Max Pauly
Ufficiale delle SS e comandante dei campi di concentramento di Stutthof e Neuengamme Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Max Johann Friedrich Pauly, conosciuto semplicemente come Max Pauly (Wesselburen, 1º giugno 1907 – Hameln, 8 ottobre 1946), è stato un ufficiale tedesco, Standartenführer delle SS, comandante del campo di concentramento di Stutthof dal settembre 1939 all'agosto 1942 e del campo di concentramento di Neuengamme e dei relativi campi secondari dal settembre 1942 fino alla liberazione del maggio 1945[1].
Max Pauly | |
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Nascita | Wesselburen, 1º giugno 1907 |
Morte | Hameln, 8 ottobre 1946 |
Cause della morte | impiccagione |
Dati militari | |
Paese servito | Germania nazista |
Forza armata | Schutzstaffel |
Arma | SS-Totenkopfverbände |
Grado | Standartenführer (Colonnello) |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Comandante di | Campo di concentramento di Stutthof (settembre 1939 - agosto 1942) Campo di concentramento di Neuengamme e relativi campi secondari (settembre 1942 - maggio 1945)[1] |
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Biografia
Pauly nacque a Wesselburen e, durante il Processo di Norimberga, fu processato per crimini di guerra nella Curio Haus di Amburgo, dichiarato colpevole e condannato a morte con altri 11 imputati.[1] Tuttavia, non fu mai processato per i crimini commessi nel campo di concentramento di Stutthof.[2] Fu giustiziato da Albert Pierrepoint nel carcere di Hamelin l'8 ottobre 1946, tramite impiccagione.[1][3]
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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