Maurice Garin
ciclista su strada e pistard italiano naturalizzato francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Maurice-François[1] Garin (pron. fr. AFI: mo.ʁis.fʁɑ̃.swa ɡa.ʁɛ̃) (Arvier, 3 marzo 1871 – Lens, 19 febbraio 1957) è stato un ciclista su strada e pistard italiano naturalizzato francese. Professionista dal 1893 al 1911, vinse la prima edizione del Tour de France nel 1903 e due Parigi-Roubaix. Era fratello di César e Ambroise Garin.
Carriera
Riepilogo
Prospettiva

Maurice-François Garin nacque ad Arvier, nella frazione Chez-les-Garin, dove ben 7 famiglie portavano questo cognome[2], figlio di Maurice-Clément Garin e Maria Teresa Ozello[3]. A quattordici anni emigrò con la sua famiglia in Francia, svolgendo la professione di "ramoneur" (spazzacamino) e assumendo poi la nuova cittadinanza per ragioni lavorative;[4] con il tricolore transalpino conquistò molte delle sue vittorie.
Un documento datato 23 gennaio 1905 e trovato negli archivi del municipio di Châlons-sur-Marne (dal 1995 Châlons-en-Champagne) ricostruisce la vicenda della nazionalità: gli annali del ciclismo riportano come alla maggior età avesse optato per la cittadinanza francese, ma in realtà fu naturalizzato solo nel 1901;[5] Garin gareggiò quindi come cittadino italiano per due terzi della sua carriera.
Fu tra i protagonisti dell'epoca eroica del ciclismo, con vittorie nelle corse di lunga durata. Dopo essersi classificato terzo alla prima edizione della Parigi-Roubaix nel 1896 (dietro al tedesco Josef Fischer e al danese Charles Meyer), la vinse per due anni di seguito, nel 1897 e 1898. Si aggiudicò anche corse di minor prestigio, come la Parigi-Brest-Parigi del 1901 e la Bordeaux-Parigi del 1902.
Il suo anno di gloria fu il 1903, con il successo nel primo Tour de France, corso fra il 1º luglio e il 19 luglio. Oltre alla tappa inaugurale, vinse altre due tappe, su un totale di sei. Nel successivo ripeté l'exploit dell'anno precedente, ma fu squalificato insieme agli altri tre in testa alla classifica (compreso il fratello César, classificatosi terzo) per aver preso il treno durante la corsa. Squalificato per due anni, riprese poi a correre, ed a 40 anni chiuse decimo la Parigi-Brest-Parigi.
È stato sepolto nel cimitero di Sallaumines[6].
Palmarès
Pista
Strada
- Dinant-Namur-Dinant
- Prix d'Avesnes-sur-Helpe
- Guingamp-Morlaix-Guingamp
- Paris-Mons
- Paris-Le Mans
- Liège-Thuin
- Paris-Cabourg
- Parigi-Roubaix
- Paris-Royan
- Tourcoing-Béthune-Tourcoing
- Parigi-Roubaix
- Tourcoing-Béthune-Tourcoing
- Valenciennes-Nouvion-Valenciennes
- Douai-Doullens-Douai
- 1ª tappa Tour de France (Montgeron > Lione)
- 5ª tappa Tour de France (Bordeaux > Nantes)
- 6ª tappa Tour de France (Nantes > Parigi)
- Classifica generale Tour de France
Piazzamenti
Grandi giri
Classiche
Riconoscimenti

- Inserito tra le Gloire du sport;
- Un monumento gli è stato dedicato a Arvier, suo paese natale, nella rotonda al bivio per Léverogne[7];
- Una via di Aosta porta il suo nome.
- Un velodromo a Lens,[8] poi distrutto per la costruzione del museo del Louvre-Lens.[9]
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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