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scrittore, giornalista e docente italiano (1975-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Matteo Bittanti, anche noto come MBF (Milano, 1975), è uno scrittore e docente italiano.
Bittanti ha ottenuto una laurea in filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, dopodiché un dottorato di ricerca in "Nuove tecnologie della comunicazione" presso l'Università IULM di Milano e un "Master of Science in Mass Communications" con specializzazione in comunicazioni sociali alla San José State University della California.[1]
Ha cominciato a lavorare presso la rivista di videogiochi Zzap!, poi con Giochi per il mio computer. Dal 2002 è il curatore della collana editoriale Ludologica - Videogames d'autore per l'editore Unicopli.[2]
Dal 2005 al 2006 è stato visiting scholar all'Università di Stanford, lavorando poi fino al 2011 allo Stanford Humanities Lab in veste di ricercatore associato. Tra il 2006 e il 2008 ha lavorato come ricercatore anche ("postdoctoral researcher") all'Università di Berkeley, conducendo studi etnografici sugli utilizzi delle nuove tecnologie da parte delle nuove generazioni.[1]
Dal 2005 insegna al California College of the Arts di San Francisco e Oakland dove tiene corsi di arte contemporanea, visual culture, media studies e game art all'interno dei programmi di laurea in Visual Studies & Critical Studies.[1]
Nel 2011 ha curato la mostra Italians do it better! con Domenico Quaranta nella sezione Fringe della 54ª Biennale di Venezia. Le opere di Bittanti (di videoarte e di arte contemporanea) sono state esposte negli Stati Uniti, in Canada, Argentina, Australia, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Scozia, Francia, Messico, Cuba e Italia. Nel 2012 fonda un collettivo chiamato COLL.EO in collaborazione con l'artista statunitense Colleen Flaherty, attivo nella produzione di opere di videoarte.[1]
Scrive regolarmente sui media digitali, arte, videogiochi, film e cultura popolare sulle riviste Wired e Rolling Stone Italia.[2]
Dal 2017 è coordinatore didattico del Master of Arts in Game Design sempre presso l'Università IULM, dove tiene anche i corsi di Comunicazione digitale e Gaming and video games.[1]. Nel 2018 fonda nella stessa università il Milan Machinima Festival, di cui sarà anche direttore artistico: è il primo festival nazionale italiano dedicato all'arte del machine cinema divenuto internazionale raccogliendo cortometraggi e documentari provenienti dal mondo intero e selezionati da una giuria composta da critici cinematografici, studiosi, videoartisti e game designer.[3][4]
Dall'anno accademico 2020-2021 Bittanti tiene anche l’insegnamento Social Change in the Digital Age nella laurea in Comunicazione d'impresa e relazioni pubbliche e Comunicazione Digitale nella laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità, entrambi all'Università IULM.
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