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politico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Massimo Paolucci (Napoli, 13 dicembre 1959) è un politico italiano.
Massimo Paolucci | |
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Europarlamentare | |
Durata mandato | 1º luglio 2014 – 2 luglio 2019 |
Legislatura | VIII |
Gruppo parlamentare | S&D |
Coalizione | PSE |
Circoscrizione | Italia Meridionale |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 15 marzo 2013 – 25 giugno 2014 |
Legislatura | XVII |
Gruppo parlamentare | Partito Democratico |
Coalizione | Italia. Bene Comune |
Circoscrizione | Campania 1 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | In precedenza: PCI (1977-1991) PDS (1991-1998) DS (1998-2007) PD (2007-2017, dal 2023[senza fonte]) Art.1 (2017-2023) |
Titolo di studio | Diploma di liceo scientifico |
Nel 1977 si iscrive al Partito Comunista Italiano (PCI), dove a partire dal 1979 collabora al "Centro Diffusione de L'Unità" e ricopre l'incarico di segretario della sezione di Soccavo.[1]
In seguito al scioglimento del PCI con la svolta della Bolognina di Achille Occhetto nel 1991, aderisce alla nascita del post comunista Partito Democratico della Sinistra (PDS).
Dal 1993 al 2008 è stato ininterrottamente eletto consigliere comunale a Napoli, dove ha ricoperto gli incarichi di assessore con deleghe al traffico, ai trasporti, all'arredo urbano e alla polizia municipale nella prima giunta di Antonio Bassolino.[1]
Da sempre considerato un fedelissimo di Massimo D'Alema[2], nel 1998 aderisce alla sua svolta in chiave moderna dal PDS ai Democratici di Sinistra (DS), per unificare il PDS con altre forze della sinistra italiana e "ammainare" definitivamente il simbolo falce e martello in riferimento al comunismo, in favore alla rosa della socialdemocrazia.
Nel 2001 diventa Commissario vicario per l'Emergenza Rifiuti, Bonifiche e Acque, incarico che ricopre fino al 2004.[1]
Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato, ed eletto, alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Campania 1 tra le liste del Partito Democratico.[3]
Alle elezioni europee del 2014 si candida al Parlamento europeo nelle liste del Partito Democratico, nella circoscrizione Italia meridionale. Ottiene 118.177 preferenze è il quarto su sei eletti.[4]
Pertanto si dimette dalla carica di deputato, venendo sostituito da Anna Maria Carloni, moglie dell'ex sindaco di Napoli ed ex presidente della regione Campania Antonio Bassolino.[5]
Il 25 febbraio 2017 prende parte alla scissione dell'ala sinistra del Partito Democratico, aderendo ad Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista.[6]
Si ricandida alle elezioni europee del 2019 con la lista PD-Siamo Europei-PSE nella circoscrizione dell'Italia Meridionale: è uno dei due rappresentanti di Articolo Uno.[7] Con 58.550 preferenze si piazza in settima posizione e non viene rieletto.[8]
Con l'insediamento del governo Conte II, il 24 settembre 2019 viene nominato Capo segreteria del Ministro della salute Roberto Speranza.[9]
Il 14 aprile 2020 viene nominato dal Governo come vice-commissario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all'emergenza Coronavirus, sarà il braccio destro di Domenico Arcuri.
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