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sacerdote, insegnante, scrittore e cantante castrato italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Marzio Erculei (Otricoli, marzo 1627 – Modena, 5 agosto 1706) è stato un presbitero, musicista e cantante castrato italiano.[1][2]
Figlio di Giovanni Fausto e Doralice (il cui cognome da nubile era forse Cifassini), fu battezzato il 21 marzo 1627 nella chiesa collegiata di S. Maria Assunta a Otricoli.
Studiò al Collegio Germanico-Ungarico di Roma, dove cominciò la sua formazione musicale probabilmente sotto la guida di Giacomo Carissimi.[2] Dopo gli studi, fece brevemente parte della cappella del Duomo di Milano.[2] Entrò al servizio come soprano castrato a Modena presso la cappella della corte di Francesco I d'Este a partire dal 1651.[2] In quel periodo partecipò a varie rappresentazioni, fra cui Gli amori d'Alessandro con Rossane del 1654 (nella parte di Oristilla).[2] A seguito dello scioglimento della cappella nel luglio 1662 da parte della Duchessa Laura Martinozzi, allora reggente del Ducato, chiese e ottenne di rimanere al servizio della corte modenese come "musico ecclesiastico", con uno stipendio però inferiore al precedente[1].
Interpretò il ruolo principale nell'oratorio Il battesimo di San Valeriano martire, con musica di Alfonso Paino, eseguito nel 1665 al collegio San Carlo[2].
Nel 1674 cercò senza successo di ottenere un canonicato nel Duomo di Modena. Con la fine della reggenza della duchessa Laura Martinozzi e l'ascesa al potere di Francesco II d'Este, Erculei non riuscì a mantenere la sua posizione di «musico ecclesiastico» della corte estense, e dal 1674 per il resto della sua vita insegnò canto ai seminaristi e ai giovani studenti della scuola della congregazione religiosa della Beata Vergine e di S. Carlo, avendo tra gli allievi i musicisti Antonio Maria Pacchioni, Rinaldo Bertoni e Francesco Montecchi.
Grazie all'intercessione del duca Rinaldo d'Este, nel 1694 ottenne l'incarico di cappellano ducale della basilica della Santa Casa a Loreto.
Nel gennaio 1702 era ritornato a vivere al collegio San Carlo a Modena, dove morì il 5 agosto 1706.[1][2]
Le opere di Marzio Erculei sono legate principalmente all'insegnamento del canto ecclesiastico, attività da lui svolta nel collegio di San Carlo a Modena per vent'anni circa.
Nella raccolta di mottetti La pace dei numeri di Sisto Reina è incluso un Peane mariano ad instanza del sig. d. Marzio Erculeo musico del Serenissimo di Modona d'incerto autore (Gaudete gentes iam plaudite omnes), mottetto a tre voci e basso continuo. Questo brano viene attribuito allo stesso Erculei dal The New Grove Dictionary of Music and Musicians, mentre il Dizionario biografico degli italiani sostiene che non esistano prove perché possa essergli attribuito.[1][2]
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