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prostituta irlandese, vittima di Jack lo Squartatore (1863-1888) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Mary Jane Kelly (Limerick, 1863 – Londra, 9 novembre 1888) era una prostituta irlandese, nota per essere stata la quinta e ultima vittima canonica del serial killer Jack lo squartatore.
Si prostituiva nei sobborghi di Londra e più precisamente nel quartiere di Whitechapel. Aveva 25 anni all'epoca della sua morte e viveva in povertà al n° 13 di Miller's Court, una traversa di Dorset Street.[1] Secondo i rapporti di Scotland Yard del tempo, era alta 1,70 m, aveva capelli biondo/rossi (per questo motivo era soprannominata Ginger), pelle chiara e occhi azzurri. Era descritta come una donna formosa e molto attraente.[2]
Il passato di Mary Kelly non è documentabile. In base alle testimonianze di Joseph Barnett, che fu per qualche tempo il suo compagno, la Kelly sarebbe nata a Limerick, in Irlanda, nel 1863. La sua famiglia si spostò in Galles quando era ancora bambina, dove Mary Kelly imparò il gallese. Il padre si chiamava John Kelly ed era un fabbro. La donna aveva sette fratelli, fra cui Henry Kelly, che prestò servizio nell'Esercito britannico, e una sorella. Secondo Barnett e una compagna di stanza, la signora Carthy, la famiglia della Kelly era abbastanza benestante e lei era stata un'ottima studentessa e una brava artista.[3]
Nel 1879 la Kelly sposò un minatore, un certo Davies (rimasto poi ucciso nel 1882 in un'esplosione in miniera), ma non esiste documentazione ufficiale al riguardo. Dal 1882 al 1884 la donna abitò da un cugino a Cardiff; qui dovette essere ricoverata in ospedale per otto o nove mesi. Pare che proprio a Cardiff abbia iniziato a prostituirsi.[3]
La Kelly lasciò Cardiff per Londra nel 1884. Visse in Francia con un cliente per un paio di settimane ma tornò velocemente in Inghilterra perché non amava l'ambiente francese. Barnett incontrò la Kelly la prima volta l'8 aprile 1887 e iniziarono a convivere il giorno dopo. Egli provò a lavorare come scaricatore di porto, ma a causa degli scarsi guadagni la donna tornò a prostituirsi. Barnett terminò la convivenza con la Kelly una settimana prima della sua morte ma continuò a farle visita.[4]
La mattina di venerdì 9 novembre 1888, verso le 10:45, il padrone di casa di Mary Jane Kelly, John McCarthy, mandò il suo assistente, Thomas Bowyer, a riscuotere l'affitto: la Kelly era in debito di diverse settimane. Bowyer bussò alla sua porta ma non ricevette risposta, così attraverso una finestra (il cui vetro era rotto a causa di un precedente litigio tra la donna e il convivente) infilò un braccio e scostò la tenda per guardare all'interno. Vide, supino sul letto, il corpo della Kelly orrendamente straziato, sicché, inorridito, il ragazzo corse a chiamare aiuto.[11]
Bowyer avvertì l'ispettore Walter Beck e il sergente Edward Betham e il corpo di Mary Jane Kelly venne esaminato dai medici Thomas Bond e George Bagster Phillips. La gola era squarciata, il viso completamente sfigurato fino al mento, i seni e le orecchie le erano stati asportati e posti sul comodino insieme allo stomaco e ai polmoni, gli intestini erano arrotolati intorno alle mani e sparsi per il letto, la vagina le era stata asportata e buttata ai piedi del letto, i tessuti ed i muscoli sugli arti inferiori erano stati asportati. Il pericardio le era stato aperto e il cuore era sparito. Dalle testimonianze della Prather e della Lewis, l'ora presunta dell'omicidio fu stabilita alle 4:00.[12] Il 19 novembre 1888, Mary Jane Kelly venne sepolta al St. Patrick's Roman Catholic Cemetery, in località Leytonstone, Londra.[11]
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