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nobildonna latina Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Margherita di Villehardouin (in greco: Μαργαρίτα Βιλλεαρδουίνου; 1266 – Kastro-Kyllini, marzo 1315) è stata una nobildonna bizantina, baronessa di Akova e pretendente al titolo di principessa di Acaia. Fu anche Contessa palatina di Cefalonia e Zante come moglie di Riccardo II Orsini.
Margherita di Villehardouin | |
---|---|
Baronessa di Akova | |
In carica | 1276 – marzo 1315 |
Contessa palatina di Cefalonia e Zante | |
In carica | 1299 – 1304 |
Predecessore | ignota |
Successore | Maria Comnena Ducaina |
Nascita | 1266 |
Morte | Fortezza di Chlemoutsi, Kastro-Kyllini, Elide, marzo 1315 |
Dinastia | Villehardouin |
Padre | Guglielmo II di Villehardouin |
Madre | Anna Comnena Ducaina |
Coniugi | Isnardo di Sabran (1294-1297, ved.) Riccardo II Orsini (1299-1304, ved.) |
Figli | Isabella di Sabran ? Orsini |
Religione | Cristianesimo ortodosso |
Nacque nel 1266 come secondogenita di Guglielmo II di Villehardouin, principe di Acaia, e di Anna Comnena Ducaina, figlia del despota Michele II d'Epiro. La coppia aveva già un'altra figlia, Isabella[1].
Nel 1276, suo padre la creò baronessa di Akova, assegnandole sedici dei ventiquattro feudi della regione[1].
Nel 1278 suo padre morì e il principato venne assegnato, secondo il trattato di Viterbo, a Carlo I d'Angiò, suocero di sua sorella Isabella, che ne aveva sposato il figlio Filippo. Margherita visse con la madre, che nel frattempo si era riposata, fino alla sua morte, avvenuta il 4 gennaio 1286[1].
Nel 1304, rimasta da poco vedova per la seconda volta, reclamò da sua sorella e suo cognato un quinto del principato di Acaia, ma le fu negato. Nel 1312, morta la sorella, reclamò l'intero principato, anche questa volta senza successo: il trattato di Viterbo permetteva infatti che il feudo potesse essere trasmesso a Margherita se Isabella fosse morta senza eredi, ma questa aveva lasciato delle figlie, in particolare la primogenita, Matilde, che infine divenne principessa nel 1316[2].
In cerca di sostegno, all'inizio del 1314 si recò in Sicilia, dove in pochi giorni combinò un matrimonio fra sua figlia Isabella e il principe Ferdinando di Maiorca, celebrato il 14 febbraio 1314 a Messina con grande sfarzo[2]. Dopo aver ceduto loro le sue pretese, Margherita cercò di rientrare in patria col volgere dell'estate, ma fu catturata da Nicola il Moro, bailo degli Angiò, e imprigionata nella fortezza di Chlemoutsi, un tempo appartenuta a sua madre Anna, dove Margherita morì nel marzo 1315. Sua figlia perì pochi mesi dopo, di parto[3].
Ferdinando di Maiorca cercò di reclamare l'Acaia, ma dopo un primo successo venne sconfitto e ucciso nella battaglia di Manolada del luglio 1316, permettendo così la definitiva ascesa di Matilde[4].
Margherita si sposò due volte.
Nel settembre 1294 sposò Isnardo di Sabran (morto nel 1297), da cui ebbe una figlia:[5]
Nel 1299 sposò Riccardo II Orsini, conte palatino di Cefalonia e Zante. Ebbero una figlia che morì bambina[6].
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