Loading AI tools
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
I maragatos (sing.: maragato) sono un gruppo etnico di origine sconosciuta[1][2][3][4][5][6] che ha il suo centro di diffusione nel nord-ovest della Spagna, in particolare nella zona attorno alla città di Astorga[5][6], nella Provincia di León (Castiglia e León).
Popolo tradizionalmente nomade[3], discende forse dalle popolazioni berbere che invasero il Paese tra il VII e l'VIII secolo[1][2][3][4][5][6], ma è stata ipotizzata anche una possibile origine celtica[1][2][3][4].
Maragatos | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Maragatos nel loro costume tradizionale. | |||||||||||
Luogo d'origine | Castiglia e León | ||||||||||
Lingua | Spagnolo, dialetto maragatu | ||||||||||
Religione | Cristianesimo | ||||||||||
Gruppi correlati | Berberi (?), Cartaginesi (?) Celti (?) | ||||||||||
Distribuzione | |||||||||||
| |||||||||||
I maragatos sono riusciti a mantenere intatte le loro tradizioni grazie all'isolamento dal resto della società ed evitando i matrimoni "misti".[1][2][3][4][5][6]
Dal loro nome deriva quello della comarca La Maragatería, anticamente chiamata La Somoza.[2]
Discendenti dei maragatos si ritrovano - in seguito alle emigrazioni - anche in Sudamerica (Argentina, Brasile, Cuba, Messico, Uruguay e Venezuela).[7]
L'etimologia del termine maragato(s) è incerta, ma sono state formulate le seguenti ipotesi:
L'ipotesi più probabile è tuttavia quella che derivi dal termine mer(i)cator, ovvero "mercante", in riferimento alla principale attività di questo popolo, termine che sarebbe entrato in uso non prima del XIV secolo.[1][2]
Secondo il monaco benedettino Sarmiento, i maragatos discenderebbero da popolazioni cartaginesi di origine semita, giunte in Spagna prima della dominazione romana.[1]
In seguito, durante l'occupazione romana, queste popolazioni, dedite al commercio, sarebbero state fatte oggetto di persecuzioni e, per questo motivo, sarebbero state costrette a fuggire verso le montagne nei dintorni di Astorga.[1]
Secondo lo studioso arabista Dozy, i maragatos sarebbero invece discendenti da una parte delle popolazioni berbere che, sotto il regno di Ferdinando I, si sarebbe insediate nei dintorni di Astorga accettando la religione cristiana, a differenza della maggior parte di quella popolazione, che aveva invece fatto ritorno in Africa.[1]
Alcuni studiosi, tra cui Genaro Blanco Cela (in: Los aborigenes de la Maragatería) ed Eduardo Saavedra, ne hanno invece ravvisato delle similitudini con gli usi e costumi dei Bretoni.[1]
I maragatos erano in origine dediti soprattutto al commercio di pesce e del carbone proveniente dal sud.[2] Per praticare i loro commerci, utilizzavano inizialmente le antiche vie romane, in particolare la via tra Astorga e Burgos o tra Astorga e Lugo, che percorrevano con dei muli.[2]
Le loro rotte cambiarono in seguito a seconda dell'attività, prediligendo comunque sempre il nord della Spagna (Galizia, Asturie e Cantabria)[2] ed includendo anche Madrid, quando quest'ultima diventò capitale della Spagna[2].
Parte dei maragatos emigrò in Argentina e fondò nel XVIII secolo località quali Carmen de Patagones, Mercedes de Patagones (l'attuale Viedma), San Julián e Puerto Deseado.[8]
La principale attività dei maragatos consiste ora nella vendita di prodotti artigianali[3].
Attività tradizionali erano invece l'agricoltura e l'allevamento.[9]
I prodotti realizzati dall'agricoltura e dall'allevamento servivano principalmente per il sostentamento delle famiglie ed erano raramente destinati alla vendita.[9]
In origine i maragatos abitavano nelle cosiddette casas de sobrera, coperte da tetti di paglia.[2]
Più recente è invece la casa arriera, una sorta di fattoria, entrata in uso a partire dal XVIII secolo e che presenta un grande patio centrale.[2][3]
Questo tipo di abitazione aveva dimensioni differenti a seconda dell'importanza sociale del suo proprietario.[2]
Il tipico strumento di questo gruppo etnico è il flauto maragato.[10]
Il piatto tipico dei maragatos è il cocido maragato, una zuppa contenente da sette sino a dieci tipi diversi di carne, ceci e cavoli.[3]
Ricorrenze tipiche dei maragatos sono La Covada, La boda e La fiesta del arado.[2][3]
La covada è/era un'antica tradizione maragata che ha/aveva luogo dopo una nascita: in occasione della covada, ha/aveva luogo uno scambio di ruoli tra i neo-genitori, con il neo-papà che si prende(va) cura del figlio, ricevendo le congratulazioni dei parenti, e con la neo-mamma che si occupa(va) dei lavori di casa, dell'allevamento, ecc.[11]
Il termine covada deriva forse dal latino cubare, che significa "fare da guardia al letto durante un parto".[11]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.