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Le Suore Mantellate Serve di Maria, dette di Pistoia, sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla M.S.M.[1]
La congregazione sorse a opera di Elena Rossi (di Firenze, in religione suor Maria Filomena) e di Marianna Ferrari (di Sambuca Pistoiese, in religione suor Maria Giovanna), terziarie dei Servi di Maria: su invito del parroco Evangelista Colti e della popolazione del luogo, il 4 ottobre 1861 si stabilirono a Treppio dove assunsero la direzione della scuola.[2]
Alle due terziarie si unirono rapidamente altre compagne che andarono a formare la nuova comunità che, nel 1866, ricevette le prime regole redatte dal servita Raffaele Tonini, priore del convento della Santissima Annunziata di Pistoia.[2]
Nel 1867 Enrico Bindi, vescovo di Pistoia, concesse un primo la comunità di terziarie e il 16 novembre 1868 Giovanni Angelo Maria Mondani, priore generale dei Servi di Maria, aggregò la congregazione all'ordine.[2]
Le terziarie, dette in origine dell'Addolorata, nel 1873 avevano già adottato il nome di Mantellate Serve di Maria. Nel 1876 le religiose aprirono la prima filiale a San Piero di Agliana e nel 1878 un'altra a Bertalia. La casa generalizia fu trasferita a Pistoia nel 1892.[2]
Le suore estesero presto il loro apostolato dall'istruzione della gioventù femminile alla cura degli infermi e nel 1889 le prime suore infermiere della congregazione iniziarono a prestare servizio nell'ospedale di Montebelluna. Le prime case all'estero furono aperte a partire dal 1913 negli Stati Uniti d'America e poi, dal 1922, nello Swaziland. L'espansione in Italia fu rallentata dallo scoppio della prima guerra mondiale, durante la quale molte scuole furono trasformate in ospedali militari.[3]
Nel corso degli anni, numerose congregazioni di Serve di Maria si fusero con le Mantellate:[4] nel 1910 quella di Viareggio, fondata nel 1853 da Maria Giuliana Lecci sotto la guida di Antonio Maria Pucci;[5] nel 1911 quella di Saluzzo, fondata come monastero nel 1859 da Paola Cheto e da Elisabetta Tardini;[6] nel 1912 quella di Livorno, fondata nel 1865 da Teresa Bianchetti;[7] nel 1921 due comunità di terziarie francescane di Seano;[4] nel 1922 quella di Bologna, staccatasi da Pistoia nel 1889;[8] nel 1924 quella di Ascoli Piceno, fondata da Anna Centini attorno al 1740;[9] nel 1955 le Missionarie parrocchiali di Maria Immacolata, fondate a Valencia nel 1934 da Valeriano Costa Pérez;[10] nel 1965 quella di Firenze, derivate da una comunità di mantellate le cui origini si fanno risalire all'opera di Giuliana Falconieri.[11]
La congregazione ricevette il pontificio decreto di lode l'11 febbraio 1909 e le sue costituzioni ottennero l'approvazione definitiva il 28 febbraio 1920.[3]
Le suore si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù, all'assistenza all'infanzia, alla cura degli orfani e degli infermi, al servizio nei seminari, alle missioni.[3] La loro spiritualità è quella di vivere "l'umile servizio con e come Maria"; promuvono la devozione alla passione di Gesù e ai dolori di Maria e riservano un particolare culto all'Eucaristia, in memoria di santa Giuliana Falconieri.[3]
Oltre che in Italia, sono presenti in Spagna e negli Stati Uniti d'America;[12] nel 1961, in occasione del centenario dell'istituto, la sede generalizia è stata trasferita da Pistoia a Roma.[4][1]
Alla fine del 2015 la congregazione contava 319 religiose in 40 case.[1]
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