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Fino al 31 marzo 2012 è stato un comune autonomo che si estendeva per 80,3km²; a seguito del referendum del 25 aprile 2010 (646 voti favorevoli e 103 contrari)[senzafonte], il 1º aprile 2012 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Ludiano e Semione per formare il nuovo comune di Serravalle, del quale Malvaglia è capoluogo.
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. Presidente dell'ufficio patriziale è François Valchera[senzafonte].
Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
Piero Bianconi, Arte in Blenio. Guida della valle, S.A. Grassi & Co. Bellinzona-Lugano 1944; Idem, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I, S. A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 125-133.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 34, 41, 44, 221, 299, 405-409, 465, 468, 482, 512.
Agostino Robertini et alii, Malvaglia, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1978, 241-252.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 39, 57-61.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Maria Elisabeth Rossetti-Wiget, U. Felicino Cavargna, Giuseppe P. Rossetti, Malvaglia. Una comunità alpina nel riflesso dei suoi statuti (1755), Malvaglia by Felicino Cavargna e M. Elisabeth Rossetti-Wiget, 2007.
Maria Elisabeth Rossetti-Wiget, U. Felicino Cavargna, Giuseppe P. Rossetti, Malvaglia. Una comunità alpina riflessa nel computo delle anime (1608, 1837), Malvaglia by Felicino Cavargna e M. Elisabeth Rossetti-Wiget, 2008.
Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 211, 233, 241.