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M30 (astronomia)
ammasso globulare nella costellazione del Capricorno Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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M 30 (noto anche come Messier 30 o NGC 7099) è un ammasso globulare situato nella costellazione del Capricorno.
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Osservazione

M30 si individua nella parte sud-orientale della costellazione, a circa 3,5° ad est dalla stella ζ Capricorni, un astro di quarta magnitudine; può essere individuato con facilità anche con un binocolo 10x50 in buone condizioni atmosferiche, ma il suo aspetto resta circolare e nebuloso, dato che le sue stelle non sono risolvibili. Un telescopio da 114mm e un buon ingrandimento permette di intravedere qualche astro, che diventano diverse decine con uno strumento da 200mm.[2]
M30 può essere osservato con discreta facilità da tutte le aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situata a una declinazione non eccessivamente australe: soltanto in alcune aree del Nord Europa e del Canada, nei pressi del circolo polare artico, la sua visibilità risulta difficoltosa (oltre diventa impossibile scorgerlo), mentre nell'Europa centrale appare piuttosto basso sull'orizzonte; dall'emisfero sud l'ammasso è ben visibile alto nelle notti dell'inverno australe e nella sua fascia tropicale può vedersi perfettamente allo zenit.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra luglio e novembre.
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Storia delle osservazioni
M30 è stato scoperto da Charles Messier nel 1764 che lo descrive così: "Nebulosa scoperta vicino a 41 Capricorni. Vista con difficoltà nel telescopio da 3 piedi e mezzo. Rotonda, non contiene stelle...". William Herschel fu il primo a risolverlo in stelle nel 1783 ed a classificarlo come ammasso globulare. L'ammiraglio Smyth lo descrive come un oggetto debole e pallidamente bianco, con aspetto ellittico e con concatenazioni di stelle verso nord.[2]
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Caratteristiche
Questo denso ammasso si trova a circa 26.000 anni luce dalla Terra ed ha un diametro di circa 76 anni luce; l'ammasso si sta avvicinando ad una velocità di 182 km/s. Il nucleo di quest'ammasso ha una popolazione stellare estremamente densa ed è in fase di collasso, come è successo anche in un'altra ventina di ammassi globulari della nostra Galassia, fra i quali M15, M62 ed M70.[2]
Al suo interno sono state osservate una dozzina di stelle variabili. La più brillante è una gigante rossa di magnitudine 12.1; la magnitudine media delle sue 25 stelle più luminose è invece pari a 14,63.[2]
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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