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filosofo, professore universitario, economista, giurista Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ludwig Joseph Brentano (Aschaffenburg, 19 dicembre 1844 – Monaco di Baviera, 9 settembre 1931) è stato un economista e politico tedesco.
Lujo Brentano nacque in una famiglia tedesca cattolica di origine italiana, all'interno della quale troviamo diverse figure di spicco del mondo intellettuale tedesco: tra gli zii paterni vi erano Clemens Brentano e Bettina von Arnim, mentre il fratello maggiore era il filosofo e filologo Franz Brentano.
Dopo aver frequentato il ginnasio ad Augsburg e Aschaffenburg, Brentano studiò presso le università di Dublino, Münster, Monaco di Baviera, Heidelberg (Dr. iur., 1866), Würzburg, Göttingen (Dr. phil., 1867) e Berlino (abilitazione in scienze politiche, 1871, conseguita sotto la guida di Adolph Wagner[1]). Durante tale periodo fu membro dell'associazione studentesca AGV München, facente parte della Sondershäuser Verband. Fu docente presso le università di Breslavia (1872-1882), Strasburgo (1882-1888), Vienna (1888-1889), Lipsia (1889-1891) e infine Monaco di Baviera (1891-1916). Sposò nel 1874 Valeska Erbreich (13 gennaio 1851-28 ottobre 1918) con cui ebbe una figlia, Sophie (1874-1956). Brentano ebbe anche una relazione con la scrittrice Irene Forbes-Mosse.
Brentano appartenne al gruppo dei cosiddetti Kathedersozialisten, gruppo di socialisti riformisti; fu inoltre membro fondatore della Verein für Sozialpolitik nonché uno degli esponenti più significativi della Scuola storica tedesca.
A partire dal 1898 Brentano pubblicò articoli di politica sociale ed economica sul giornale di Theodor Barth, Die Nation; dal 1901 iniziò una simile collaborazione con il settimanale Die Hilfe di Friedrich Naumann. Nonostante non avesse ancora aderito al alcun partito Brentano esercitò una significativa influenza sull'Associazione Liberale di Barth e sull'Associazione Nazional Sociale di Naumann. Assieme a Gerhart von Schulze-Gaevernitz ebbe un ruolo importante nel processo di fusione tra i due gruppi avvenuto nel 1903 che diede vita ad un moderno partito di massa, del quale egli entrò a far parte.
Nel 1914 Brentano fu tra i firmatari del Manifesto dei Novantatré; in seguito si dissociò tuttavia da tale iniziativa. In occasione del suo settantesimo compleanno Brentano venne omaggiato con una Festschrift.[2] In seguito alla Rivoluzione di novembre Brentano collaborò brevemente con il governo di Kurt Eisner.[3] In occasione del suo ottantesimo compleanno il suo allievo Joseph Eßlen gli dedicò la sua opera Politik des auswärtigen Handels (1925). Nel 1928 Brentano ricevette l'Ordine di Massimiliano per le scienze e le arti. Lujo Brentano morì il 9 settembre del 1931 a Monaco di Baviera, venendo sepolto secondo le sue volontà nel lotto di famiglia presso il cimitero vecchio di Aschaffenburg.
L'importanza storica di Brentano risiede nel ruolo avuto nella definizione del concetto di economia sociale di mercato nonché nell'influenza direttamente esercitata su diverse future figure di rilievo della Repubblica Federale Tedesca (tra questi Theodor Heuss, il quale fu suo studente e ebbe Brentano quale relatore della propria tesi di dottorato). Tra gli altri studenti di Brentano troviamo inoltre futuri personaggi di spicco del mondo accademico quali Arthur Salz, Robert René Kuczynski, Werner Hegemann e Hans Ehrenberg. Il giapponese Fukuda Tokuzō (1874-1930, studente di Brentano tra il 1898 e il 1901, in seguito professore presso l'Università Hitotsubashi e l'Università Keio), trasmise il pensiero di Brentano in Giappone, utilizzandolo in chiave antimarxista nello studio delle scienze sociali; nel contesto giapponese fu significativo il suo dibattito con Kawakami Hajime sulla natura del capitalismo.
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