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Luigi Scozia di Calliano (2 giugno 1802 – 1877) è stato un generale italiano, veterano della prima e della seconda guerra d'indipendenza italiana, dove comandò la Brigata "Granatieri di Sardegna" durante la fasi della battaglia di Magenta e di quella di San Martino. Durante la Campagna piemontese in Italia centrale e meridionale ricoprì l'incarico di Ispettore generale dell'esercito.
Luigi Scozia di Calliano | |
---|---|
Nascita | 2 giugno 1802 |
Morte | 1877 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna Regno d'Italia |
Forza armata | Armata Sarda Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Granatieri |
Grado | Tenente generale |
Guerre | Prima guerra d'indipendenza italiana Seconda guerra d'indipendenza italiana |
Battaglie | Battaglia di Novara Battaglia di Magenta Battaglia di San Martino |
Comandante di | Accademia militare di Modena |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821)[1] | |
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Nacque nel 1802[1] all’interno della nobile famiglia dei marchesi di Calliano. Si arruolò come soldato semplice nell’Armata Sarda il 24 aprile 1820, entrando in servizio nella Brigata "Granatieri Guardie".[2] Scalò rapidamente la carriera militare, venendo promosso caporale il 1 gennaio 1821, sergente il 1 maggio, e sottotenente il 14 novembre dello stesso anno.[1] Entrato in servizio effettivo divenne tenente il 1 febbraio 1826, capitano[3] il 18 aprile 1830 e maggiore il 30 aprile 1844.[1] Partecipò alla prima fase della prima guerra d'indipendenza, venendo promosso tenente colonnello il 13 agosto 1848,[1] e poi alla ripresa delle operazioni belliche nel 1849 terminate con la battaglia di Novara. Colonnello il 5 aprile 1849, assunse il comando della Brigata "Regina" il 25 settembre 1853.[1] Promosso maggiore generale il 1 agosto 1855, assunse il comando della Brigata "Granatieri di Sardegna"[4] il 12 marzo 1859.[1] Alla testa della sua unità, assegnata alla 1ª Divisione del luogotenente generale Giovanni Durando, partecipò alle operazioni belliche nel corso della seconda guerra d'indipendenza.[4] Si distinse nel corso della battaglia di San Martino,[4] in particolare durante il combattimento di Madonna della Scoperta[4] (24 giugno), e poco prima del termine delle operazioni, il 4 luglio, lasciò il comando della brigata al generale conte Carlo Camarana. Venne elevato al rango di tenente generale il 20 ottobre dello stesso anno.[1] Durante la fasi che portarono all’occupazione portarono all’occupazione dell'Italia centrale e meridionale ricoprì l’incarico di Ispettore generale dell’esercito, e per questa attività il 29 dicembre 1861 fu insignito del titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Nel febbraio 1861 fu nominato membro della Commissione[N 1] per l’esame dei titoli degli ufficiali garibaldini che dovevano entrare le neocostituito Regio Esercito. Fu Comandante della Scuola Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena dal 1 giugno 1866 al 13 ottobre dello stesso anno. Si spense nel 1877.[1]
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