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saggista e giornalista italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Luca Nannipieri (Pisa, 7 settembre 1979) è un critico d'arte, storico dell'arte e scrittore italiano[1].
Riconosciuto dalla stampa francese come uno dei critici d'arte italiani più mediaticizzati[senza fonte][2], ha tenuto conferenze nei maggiori musei italiani, tra cui Gallerie degli Uffizi a Firenze, Pinacoteca di Brera a Milano, Musei Capitolini a Roma, Parco Archeologico di Pompei, Museo Macro di Roma, Museo Mambo di Bologna, Palazzo Vecchio a Firenze, Teatro Franco Parenti di Milano, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, e in varie Accademie di Belle Arti.[senza fonte][3]
Ha fondato Casa Nannipieri Arte[4], una casa d'arte in provincia di Pisa che realizza pubblicazioni e mostre d'arte contemporanea in Italia e all'estero[5][6], da Giacomo Balla a Keith Haring.
Su Striscia La Notizia, su Canale 5, con l'inviata Chiara Squaglia, conduce la rubrica "EnigmArte", spiegando le sculture d'arte contemporanea presenti nelle città.[7]
È testimonial della Fondazione Arpa, presieduta dal tenore Andrea Bocelli, dedicata alla ricerca in campo medico e oncologico, assieme ad altri testimonial come il portiere Gigi Buffon, la cantante Noa, l'attore Paolo Conticini, l'allenatore di calcio Marcello Lippi.[8]
Laureatosi all'Università di Bologna, ha scritto di arte e cultura su periodici come Panorama, Il Giornale[9], Libero[10], Europa, QN - Il Resto del Carlino, Il Sussidiario[11], il Corriere della Sera, su magazine e riviste specializzate d'arte come Artribune e Exibart. Ha curato e condotto la rubrica "SOS Patrimonio artistico" su Rai1, al Caffè di Unomattina[12], dalla quale è stato tratto il libro "Bellissima Italia", pubblicato da Rai Libri[13]; è stato conduttore della rubrica "Capolavori rubati", da cui Skira ha tradotto il libro omonimo. Spesso è ospite e invitato come critico d'arte nei programmi di Rai1, La7, Sky Tg24, Canale5 e RaiDue.[14]
Ha incentrato nel corso degli anni la sua riflessione sul rapporto tra la persona, le comunità e il patrimonio storico-artistico. Su questo, il suo libro di riferimento, "A cosa serve la storia dell'arte" (Skira), tradotto all'estero, è stato pubblicato nella collana di volumi di Bruno Péquignot, Professore Emerito di Sociologia dell'Università Sorbonne di Parigi.[15]
Tra gli artisti moderni e contemporanei di cui si è occupato con scritti o curatele di mostre e installazioni d'arte, vi sono Giacomo Balla[16], Keith Haring[17], Gianfranco Meggiato.[18]
Sul settimanale Panorama, oltre che in tv, ha documentato il contrabbando di opere d'arte saccheggiate in Medio Oriente e Africa e rivendute tramite facebook, skype ed eBay, di cui ha scritto nei libri "L'arte del terrore" e "Arte e Terrorismo[19]
Assieme a Carla Guiducci Bonanni, che fu direttrice storica delle maggiori biblioteche italiane e Sottosegretario ai Beni culturali del Governo Dini, ha scritto il volume-conversazione La memoria è il futuro dei libri (2011, Edizioni ETS) dedicato al futuro delle biblioteche e degli archivi.
Nel 2011 ha fatto discutere l'uscita del suo volume Salvatore Settis e la bellezza ingabbiata dallo Stato, molto critico verso l'allora direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, preso come modello di un modo di concepire i beni culturali inadeguato a premiare il valore della persona.[20]
Saggi
Romanzi
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