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pittore e incisore fiammingo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Louis Bernard o Jean Baptiste Bernard Coclers (Liegi, 5 maggio 1741 o Maastricht[1] – Liegi, 20 aprile 1817) è stato un pittore, incisore, illustratore, restauratore, mercante e collezionista d'arte fiammingo.
Figlio di Jean Baptiste Pierre Coclers[2], pittore di corte del principe vescovo di Liegi[3], fratello di G.J. Coclers e M.L. Coclers e padre di Bernard e Guillaume Coclers, fu un famoso restauratore, ma operò anche come artista e mercante d'arte[2]. Studiò inizialmente con il padre[1][3] e poi a Roma dal 1759 al 1762[1][2][3]. Oltre che nella sua città natale, operò a Maastricht, Nimega, Leida (dal 1771 al 1780 e nel 1787), Dordrecht (1783), Parigi (1787-1789 e 1798) e Amsterdam (1789-1815)[2][3].
Realizzò soprattutto ritratti e rappresentò soggetti di genere, figure e interni[2] anche in dipinti da studiolo[1]. Le sue opere presentano reminiscenze di Frans e Dirck Hals e Adriaen van Ostade, di cui può considerarsi un seguace[2], ma si ispirò anche al lavoro di Gabriel Metsu, Godfried Schalcken, Frans van Mieris il Vecchio[1][3] e Gerrit Dou[1]. Come incisore, utilizzò sia la puntasecca con mezzi morbidi, come pure tecniche più tradizionali[4]. Il suo stile è comparabile a quello di Thomas Worlidge[4].
Si formarono alla sua scuola Bernard Coclers, Maria Lambertine Coclers, Léonard Defrance e Hendrik Hoogers[2].
Fu anche collezionista d'arte e le sue raccolte furono vendute all'asta nel 1789 e nel 1816[2].
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