Loading AI tools
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La poesia lirica galiziano-portoghese (trovadorismo in portoghese; trobadorismo in galiziano) si sviluppò nel medioevo, principalmente tra il XII e il XIV secolo,[1] scritta in galiziano-portoghese, la lingua primitiva da cui deriveranno successivamente il portoghese e il galiziano moderni.[2] Anche se la maggior parte dei poeti, dei quali si possiedono riferimenti, provenivano dalla Galizia e dal Portogallo settentrionale, la lingua galiziano-portoghese della poesia lirica venne coltivata comunque da una moltitudine di poeti di altri luoghi della penisola iberica (l'esempio più notevole è rappresentato da Alfonso X il Saggio, autore delle Cantigas de Santa Maria, ugualmente in galiziano-portoghese), arrivando ad essere una lingua fondamentale nella lirica colta della Castiglia dei secoli XIII e XIV.
Due dei generi principali, le cantigas de amor e le cantigas de escarnio, traggono la loro origine dalla letteratura dei trovatori provenzali. Mentre in altri luoghi, come in Catalogna o in Lombardia, i trovatori locali utilizzarono l'occitano come lingua di espressione poetica, nel nord-ovest della penisola iberica i poeti erano propensi ad impiegare la loro lingua volgare, il galiziano-portoghese. Tuttavia, adattarono la tematica, la metrica e le convenzioni specifiche della poesia trobadorica, con leggere variazioni. Esistono inoltre numerosi provenzalismi nelle cantigas de amor e cantigas de escarnio che evidenziano la loro origine provenzale.
L'influenza provenzale proviene principalmente da tre vie:
Un problema distinto è quello che riguarda l'origine delle cantigas de amigo, che non hanno precedenti nella lirica provenzale. Dato che sono poste in bocca a donne, sono state relazionate con le jarchas mozarabiche. Si è parlato di una tradizione folclorica che potrebbe risalire a epoche molto antiche e alcune attestazioni frammentarie sarebbero le jarchas (raccolte da poeti arabi ed ebrei) e le cantigas de amigo (raccolte e coltivate dai trovatori galiziano-portoghesi); Inoltre bisogna aggiungere, probabilmente, le chansons de toile e le frauenlieder (in tedesco, cantigas de amigo), come referenti extra-peninsulari che testimonierebbero una tradizione pan-europea.
Esistono varie proposte che consentono di descrivere l'evoluzione della lirica galiziano-portoghese, a seconda della maggiore attenzione che si presta al contesto storico o all'evoluzione propriamente letteraria.
1) Dal 1189, data probabile della composizione più antica conosciuta, fino al 1232, anno in cui il re Ferdinando III di Castiglia andò in pellegrinaggio a Santiago di Compostela. È una fase di influsso provenzale, nella quale predominano le cantigas de amor.
2) Dal 1232 al 1325, allorché muore il re poeta Dionigi del Portogallo. È l'epoca di maggiore splendore della lirica galiziano-portoghese, soprattutto alla corte dei re castigliani Ferdinando III e Alfonso X, e in quella di Dionigi del Portogallo, nipote del Re Saggio. In quest'epoca, verso il 1280, viene compilato il Canzoniere di Ajuda e anche le Cantigas de Santa María.
3) Dal 1325 fino al 1354, data della morte di Pietro del Portogallo, conte di Barcelos, figlio di Dionigi. Molto probabilmente è in quest'epoca che si redigono il Canzoniere Colocci-Brancuti e quello della Biblioteca Vaticana.
Esistono tre canzonieri principali che raccolgono le composizioni della lirica galiziano-portoghese. Tra questi il più antico è il Canzoniere di Ajuda, compilato possibilmente verso il 1280. Gli altri due sono copie molto più tardive, per cui sono considerate apografe: il Canzoniere Colocci-Brancuti (anche conosciuto come Canzoniere della Biblioteca Nazionale) e il Canzoniere della Biblioteca Vaticana. Entrambi furono copiati in Italia ai principi del XVI secolo, ma presumibilmente dovrebbero far riferimento a un codice precedente, compilato forse da Pietro del Portogallo, conte di Barcelos nella prima metà del secolo XIV. Il Canzoniere di Ajuda raccoglie solo cantigas de amor; negli altri sono rappresentati i tre generi principali (de amor, de amigo e de escarnio) e offrono composizioni risalenti a una data posteriore.
A questi tre canzonieri bisogna aggiungere due pergamene comprensive di notazione musicale:
Il monumento più importante della lirica religiosa in galiziano-portoghese sono le Cantigas de Santa Maria, di Alfonso X il Saggio (il quale non fu sicuramente l'autore di tutti i componimenti poetici, ma solo di alcuni). Questa opera, composta da 427 cantigas, è giunta fino ai noi in quattro codici diversi: due si conservano nella Biblioteca di El Escorial, un altro nella Biblioteca Nazionale di Madrid, e il quarto nella Biblioteca Nazionale di Firenze. I primi tre conservano anche la musica delle cantigas, che sono state interpretate e registrate in numerose occasioni.
I poemi lirici galiziano-portoghesi ricevono il nome generico di cantigas. Tuttavia, esistono vari sottogeneri ben differenziati. Nel canzoniere Colocci-Brancuti viene compresa un'arte de trovar nel quale si menzionano quattro generi differenti:
Questi quattro generi possono in pratica ridursi a tre, poiché le differenze tra le cantigas de escarnio e le cantigas de maldecir sono minime.
La forma delle cantigas galiziano-portoghesi è la conseguenza di una sintesi tra la tradizione provenzale e quella autoctona; il risultato è una produzione più omogenea di quella, anche se con piccole distorsioni come l'impossibilità di un isosillabismo costante dovuto al peso della tradizione orale. Il ricorso generico caratteristico della lirica galiziano-portoghese è il parallelismo, che si manifesta in maniere molto differenti.
Il numero di versi che presentano di solito oscilla da sei a sette; in quelle di tre, di frequente, il terzo verso si ripete come ritornello alla fine di ogni strofa.
Tecnicamente, la concatenazione strofica risulta essenziale per lo sviluppo tematico delle composizioni. Si possono distinguere, a questo proposito:
Rispetto alla relazione inter-strofica, le rime si possono ripetere in diversi modi dando luogo a distinti tipi di strofe:
Altri ricorsi strutturali sono
A differenza della cultura trovadorica provenzale (principalmente aristocratica), la lirica galiziano-portoghese ha assimilato molti elementi di carattere popolare, per cui tra i suoi artisti si possono trovare sia servitori che re.
Conformemente alla terminologia dell'epoca, si possono distinguere i seguenti tipi di poeti e artisti:
Si conservano composizioni di circa 170 autori (trovadores) (anche se per molti di loro si conosce solo il nome) tra cui:
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.