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Lingua punjabi
lingua indeuropea appartenente alla famiglia delle lingue indo-iraniche Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La lingua punjabi (con grafia inglese) o panjābī (con grafia indostana), anche nota come pangiabi, pangiàbico, pengiabi o pengiabico,[1] è la lingua del gruppo etnico dei panjābī, parlata nelle regioni del Panjāb, in India (Panjab indiano) e Pakistan (Panjab pachistano). La pronuncia panjābī della lingua è [paɲɟaːbiː] e in alfabeto gurmukhi si scrive ਪੰਜਾਬੀ. In alfabeto shahmukhi si scrive invece پنجابی.
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Al 2022, il panjābī occidentale (Lahnda) è parlato da 98 milioni di parlanti totali, mentre quello orientale (Charda) conta 40,7 milioni di parlanti totali (gran parte dei parlanti sono nativi)[2].
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Lingua ufficiale
È una delle 22 lingue ufficialmente riconosciute dall'allegato VIII della Costituzione dell'India.[3] È lingua ufficiale di Delhi,[4] Haryana,[5] e del Punjab.[6]
Classificazione
È una lingua indoeuropea appartenente alla famiglia delle lingue indoiraniche.
Grammatica
Il punjabi è una lingua tonale, e morfologicamente è una lingua indo-ariana. L'ordine delle parole è di tipo Soggetto Oggetto Verbo (SOV).
Note
Voci correlate
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Collegamenti esterni
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