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varietà linguistica di prestigio della lingua tagalog Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il filippino o Wikang Filipino (ISO 639-3 fil), è una varietà linguistica di prestigio della lingua tagalog ed è il nome con il quale si designa una delle due lingue ufficiali delle Filippine (l'altra lingua ufficiale è l'inglese).
Filippino Wikang Filipino | |
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Parlato in | Filippine |
Locutori | |
Totale | 45 milioni di parlanti totali (Ethnologue, 2021) |
Classifica | 44 |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto latino |
Tipo | VSO |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue austronesiane Lingue maleo-polinesiane Lingue filippine Lingue filippine centrali maggiori Tagalog Filippino |
Statuto ufficiale | |
Ufficiale in | Filippine |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | fil
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ISO 639-3 | fil (EN)
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Glottolog | fili1244 (EN)
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Linguasphere | 31-CKA-aa
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Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 Lahat ng tao ay ipinanganak na libre at may pantay na karangalan at karapatan. Mayroon silang dahilan at budhi at kailangang magtrabaho kasama ang isang espiritu ng kapatiran. | |
Il tagalog è la prima lingua per un terzo della popolazione filippina. Il suo centro diffusore è Manila, ma la lingua è ampiamente diffusa in tutto il paese.
Quando gli spagnoli giunsero nelle Filippine nel XVI secolo, nell'arcipelago non esisteva una lingua comune. Le tre maggiori lingue franche erano il tagalog, l'ilocano e il bisaya. Poiché le lingue delle Filippine sono strettamente apparentate, e dunque facili da imparare per i filippini, la maggior parte di coloro che parlavano lingue minori era bilingue. Conoscevano non solo la propria madrelingua, ma anche un'altra lingua regionale.
Il 12 novembre 1937 la prima assemblea nazionale delle Filippine approvò una legge che creava un Istituto di Lingua Nazionale, a cui affidò il compito di effettuare uno studio e una ricerca su ognuna delle lingue presenti nell'arcipelago. L'obiettivo principale era quello di stabilire quale lingua dovesse essere scelta come base per la costruzione della lingua nazionale delle Filippine. I tre maggiori contendenti erano il tagalog, il bisaya e l'ilocano.
Il 14 luglio 1936 il Surián ng Wikáng Pambansâ (Istituto di Lingua Nazionale) designò il tagalog come base per la costruzione della Wikang Pambansâ (lingua nazionale), basandosi sui seguenti fattori:
Nel 1959 alla lingua fu dato il nome di “pilipino” per dissociarla dal gruppo etnico Tagalog.[1] Più tardi, la Costituzione del 1973 fornì una nuova lingua nazionale che avrebbe sostituito il pilipino e che fu denominata "Filippino". Tuttavia, l'articolo in questione (all'articolo XV, sezione 3.2) non nomina né il tagalog né il pilipino come basi linguistiche del filippino, sollecitando invece l'Assemblea Nazionale a[2][3]
«take steps towards the development and formal adoption of a common national language to be known as Filipino»
«muovere passi verso lo sviluppo e l'adozione formale di una comune lingua nazionale conosciuta come Filippino»
Nel 1987, una nuova costituzione designò il filippino come lingua nazionale e, insieme all'inglese, come lingua ufficiale. Quella costituzione includeva diverse disposizioni relative alla lingua filippina.[4][5]
Il Republic Act 7104, approvato il 14 agosto 1991, ha creato la Komisyon sa Wikang Filipino (Commissione sulla lingua filippina; KWF), sostituendo l'Istituto di Lingue Filippine.[6]
Il 13 maggio 1992, la commissione emanò la risoluzione 92-1, specificando che il filippino è la "lingua indigena scritta e parlata a Metro Manila e negli altri centri urbani nelle Filippine utilizzata come lingua di comunicazione dei gruppi etnici".[7]
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