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specie di pianta della famiglia Apiaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il levistico o sedano di monte (Levisticum officinale W.D.J. Koch, 1824) è una pianta perenne della famiglia delle Apiaceae. È l'unica specie nota del genere Levisticum.[2]
Levisticum officinale | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Apiaceae |
Sottofamiglia | Apioideae |
Tribù | incertae sedis |
Genere | Levisticum Hill, 1756 |
Specie | L. officinale |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Apiaceae |
Genere | Levisticum |
Specie | L. officinale |
Nomenclatura binomiale | |
Levisticum officinale W.D.J. Koch, 1824 | |
Sinonimi | |
Hipposelinum levisticum | |
Nomi comuni | |
Sedano di montagna, Levistico (I) |
Viene usata come erba aromatica.
Il levistico è una pianta erbacea perenne il cui fusto eretto può crescere fino all'altezza di 2 metri. Le foglie, come aspetto e sapore ricordano quelle del sedano.
La specie è originaria dell'Iran e dell'Afghanistan.[2]
Cresce fino ai 1 800 m s.l.m., ed è una pianta molto rustica; si trova sia in terreni incolti sia in orti, e a volte rinselvatichisce.[1]
Si raccolgono le foglie da usare fresche in risotti, brodi, carni, stufati, pollo, baccalà; il seme maturo di questa pianta si usa nei liquori, nelle insalate, nelle schiacciate; l'aroma della pianta è simile a quello del sedano, ma è più gradevole. Il levistico è utilizzato come sostituto di una spezia indiana, l'Ajowan, essendo il primo più comune in Europa.
Il levistico, denominato anche "Sedano di montagna", era abbondantemente usato nella cucina dell'antica Roma. È infatti presente in molte delle ricette di Apicio, ad esempio nel De re coquinaria.
Era anche molto apprezzato dai monaci benedettini che, nel Medioevo, lo diffusero negli orti e nelle corti, soprattutto del Nord Europa dove oggi è ancora molto usato.
Ha un sapore vicino al sedano, ma con un profumo più intenso e pungente che lo rende molto gradevole.
L'infuso è indicato per i reumatismi e può essere applicato alle ferite come antisettico, o bevuto per stimolare la digestione. Il levistico è secondo solo ai capperi per contenuto di quercetina.[3]
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