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Les Festes vénitiennes
opera di André Compra Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Les Festes vénitiennes ("Le feste veneziane"), titolo oggi spesso trascritto con la grafia moderna di Les Fêtes vénitiennes,[1] è un'opéra-ballet del compositore francese di ascendenza italiana André Campra. Essa si articola in un prologo (talora successivamente omesso, abbreviato o sostituito) e tre (poi quattro o cinque) entrées (atti), tutti su libretti di Antoine Danchet, e fu data in prima assoluta dall'Académie Royale de Musique al Théâtre du Palais-Royal di Parigi, il 17 giugno 1710. Secondo l'uso del tempo, essa fu messa originariamente in cartellone con la semplice definizione di "ballet",[2] ma rappresenta in effetti uno dei più importanti e fortunati esempi del nuovo genere operistico che gli studiosi avrebbero chiamato opéra-ballet e che stava allora affermandosi sulla scena parigina.[3]
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Caratteristiche e vicenda storica
Riepilogo
Prospettiva
All'inizio del XVIII secolo il pubblico dell'Opéra di Parigi andava dimostrandosi sempre più insofferente nei confronti del menu operistico proposto dal Teatro, fatto quasi invariabilmente di tragédies lyriques collocate nel solco maestro tracciato e consolidato da Lully e Quinault nei decenni precedenti.[4] In tale situazione la novità rappresentata dall'opéra-ballet, con le sue ambientazioni e i suoi personaggi di stampo realistico, e con i suoi intrecci comici, venne vista come la possibile alternativa. Lo schema del nuovo genere operistico, poi, era estremamente flessibile: ogni entrée, come venivano chiamati gli atti, aveva trama e personaggi indipendenti, e le varie entrées erano legate tra di loro soltanto da un tenuissimo, evanescente, filo conduttore (nel caso de Les festes vénitiennes, ad esempio, l'ambientazione veneziana).[3]
L'opera di Campra e Danchet si rivelò fin dall'immediato molto popolare e, tramite una sorta di approccio per tentativi ed errori, fu sottoposta ad un processo di continue revisioni, con la sostituzione di vari atti e con l'aggiunta di nuovi, allorquando sembrava che qualcuno di essi o l'opera nel suo complesso stessero perdendo punti nell'interesse del pubblico.[4] Tra giugno e dicembre Campra e Danchet lavorarono su un totale di due prologhi e otto[5] entrées e l'opera rimase in cartellone per molte decine di rappresentazioni, avendo già raggiunto la cinquantunesima il 14 ottobre, quando le venne data un'organizzazione su un prologo, abbreviato, e quattro entrées[6] (che dovevano poi diventare cinque nel successivo mese di dicembre).
Dopo il successo senza precedenti del 1710-1711, l'opera fu ripresa regolarmente nell'arco di una cinquantina d'anni, sia pure con ulteriori modificazioni nell'assetto delle entrées (1712, 1713, 1721, 1731-1732, 1740, 1750-1751 1759), e fornì dell'ottimo materiale esecutivo su cui misurarsi, a praticamente tutti i maggiori artisti che si trovarono a calcare le scene dell'Opéra nello stesso periodo di tempo.[7] Al momento della sua uscita di repertorio, aveva raggiunto il numero ragguardevole di circa trecento spettacoli.[8]
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Roles
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Note
Bibliografia
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Collegamenti esterni
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