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specie di animali della famiglia Leporidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La lepre cantabrica (Lepus castroviejoi Palacios, 1976) è un mammifero lagomorfo della famiglia dei Leporidi.
Lepre cantabrica[1] | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Vulnerabile[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Euarchontoglires |
(clade) | Glires |
Ordine | Lagomorpha |
Famiglia | Leporidae |
Genere | Lepus |
Sottogenere | Eulagos |
Specie | L. castroviejoi |
Nomenclatura binomiale | |
Lepus castroviejoi Palacios, 1976 |
Veniva un tempo considerata una sottospecie (od addirittura una variante locale) di Lepus europaeus (Lepus europaeus catroviejoi): solo in tempi recenti le ricerche compiute dagli studiosi e le scoperte derivatene hanno fatto sì che la specie venisse riclassificata ed elevata al rango di specie a sé stante[3].
La specie è endemica della Cordigliera Cantabrica, in Spagna settentrionale: in particolare, la si trova nel tratto compreso fra la Serra de los Ancares e la Serra de Pena Labra.
Il suo habitat naturale è costituito dalle zone prative ad altezze attorno ai 1500 m, anche se l'animale può spingersi ad altezze superiori (fino a 2000 m) od inferiori (al di sotto dei 1300 m; questo avviene in particolare durante l'inverno, soprattutto nel caso di abbondanti nevicate). Può tuttavia frequentare anche le aree coltivate, le zone cespugliose e le rade foreste decidue.
Spesso, si possono vedere questi animali vagare fra le ceneri di incendi appiccati nella boscaglia, alla ricerca di germogli attecchiti su un terreno tanto fertile[4].
L'animale misura poco più di mezzo metro di lunghezza, per un peso medio che sfiora i 3 kg.
L'animale ha la conformazione tipica dei Leporidi: fisionomia slanciata, lunghe orecchie, zampe posteriori assai più lunghe e forti rispetto a quelle anteriori ed atte al salto. Il pelo è di colore bruno chiaro leggermente brizzolato di nero su dorso e petto e biancastro sul basso ventre, mentre la coda è nera superiormente e bianca inferiormente.
Risulta immediatamente riconoscibile dalle altre due specie di lepre che abitano la penisola iberica (Lepus europaeus e Lepus granatensis) per il colore più chiaro del pelo e le dimensioni minori di coda ed orecchie rispetto al corpo, adattamento questo tipico degli animali diffusi in climi freddi; l'esame del cranio, invece, rivela una caratteristica unica, ossia una sutura nasofrontale aperta dalla caratteristica forma a V[5].
Poco si sa delle abitudini di questa specie, soprattutto perché fino a tempi recenti essa veniva considerata una sottospecie, e pertanto fatta oggetto unicamente di studi che riguardavano la specie nel suo insieme piuttosto che le varietà locali: si ritiene tuttavia che le sue abitudini non siano molto dissimili da quelle della lepre europea, ossia si tratterebbe di animali notturni, solitari ed erbivori.
Considerando l'esiguità di spazio in cui l'animale vive (un'area di 230 km di lunghezza e meno di 40 km di larghezza), è intuibile che l'animale è fortemente suscettibile a fenomeni come il riscaldamento globale, la caccia eccessiva e la distruzione dell'habitat per far spazio ad attività od insediamenti umani[6]. Per tali motivi, l'IUCN ha deciso di classificare la specie come Vulnerabile, anche se nell'areale in cui vive è un animale assai comune e facile da vedere.
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