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Oliver Twist

romanzo di Charles Dickens Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Oliver Twist
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Oliver Twist, o Le avventure di Oliver Twist (titolo orig. Oliver Twist; or, the Parish Boy's Progress), è un romanzo dello scrittore britannico Charles Dickens, pubblicato a puntate mensili sulla rivista Bentley's Miscellany, dal febbraio 1837 all'aprile 1839, con illustrazioni di George Cruikshank, ma apparso in forma di libro già nel 1838. La storia è centrata sull'orfano Oliver Twist, nato in una workhouse per donne e sfruttato come bambino-lavoratore in una ditta di pompe funebri. Dopo la fuga, Oliver giunge a Londra, dove incontra l'Artful Dodger, un ladro membro di una gang di giovani borseggiatori, guidata dal vecchio Fagin.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Oliver Twist (disambigua).
Disambiguazione – "Le avventure di Oliver Twist" rimanda qui. Se stai cercando il film del 1948 tratto da libro, vedi Le avventure di Oliver Twist (film).
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Opera tra le più celebri e influenti di Dickens, fu il primo romanzo in lingua inglese ad avere come protagonista un ragazzo[1] e uno dei primi esempi di romanzo sociale. Inedita per l'epoca fu anche la rappresentazione fortemente anti-romantica della vita quotidiana dei delinquenti e dei poveri, oltre che il crudele trattamento riservato a molti orfani alla metà del XIX secolo.[2] Attraverso un rovesciamento del romanzo di formazione e un dissacrante umorismo nero, il romanzo analizza i mali della società inglese ottocentesca: la povertà, il lavoro minorile, la criminalità urbana (spesso come ribellione alla povertà e allo sfruttamento) e l'intrinseca ipocrisia della cultura vittoriana.

Il sottotitolo The Parish Boy's Progress (lett. Il progresso del giovane parrocchiano) è un riferimento al romanzo cristiano di John Bunyan The Pilgrim's Progress (Il viaggio del pellegrino); poiché il tono di Oliver Twist lo contrappone all'ottimismo del romanzo di Bunyan, è verosimile che Dickens intendesse anche riferirsi alle parodie di William Hogarth, A Rake's Progress (La carriera del libertino) e A Harlot's Progress (La carriera della meretrice).[3]

Oliver Twist è stato il soggetto di numerosi adattamenti, sia cinematografici sia televisivi; i più celebri sono: Le avventure di Oliver Twist di David Lean del 1948; Oliver! di Carol Reed del 1968 (vincitore di ben cinque premi Oscar, compreso quello per il miglior film); il film omonimo di Roman Polański del 2005. Nel 1988 la Walt Disney Pictures realizzò un film di animazione, Oliver & Company. Un musical inglese di grande successo, intitolato Oliver!, è tratto dal romanzo.

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Trama

Riepilogo
Prospettiva

Una giovane donna trova rifugio in un ospizio per poveri, dove partorisce un figlio maschio, morendo subito dopo; la vecchia Sally, che ha assistito la sfortunata partoriente, si impossessa degli unici averi della ragazza, un medaglione e un anello. Il bambino viene battezzato con il nome di Oliver Twist e viene cresciuto, in condizioni terribili, nell'orfanotrofio, diretto dalla severa signora Mann, fino all'età di nove anni.

Gli orfani dell'ospizio sono sottoposti a spietati maltrattamenti e patiscono la fame, al punto da decidere, un giorno, dopo aver patito quasi tre mesi di digiuno, di tirare a sorte per scegliere uno di loro che, durante la cena, provi ad andare a chiedere una porzione di zuppa in più. L'ingrato compito tocca proprio a Oliver, il quale viene immediatamente sgridato, tacciato di impertinenza e malvagità, posto in cella di isolamento e concesso in adozione come apprendista a chiunque lo desideri. Oliver riesce per un soffio a evitare di diventare apprendista spazzacamino (mestiere pericolosissimo per il quale, nella realtà, all'epoca i bambini erano molto richiesti), venendo invece affidato al signor Sowerberry, un gentile ma debole impresario di pompe funebri.

Oliver è vittima di nuovi maltrattamenti nella bottega del signor Sowerberry, dovendo subire le quotidiane angherie della moglie di Sowerberry senza che il marito, che tiene a Oliver, riesca a difenderlo, e dell'altro apprendista becchino con cui lavora, un giovanotto di nome Noah Claypole, che si sente in competizione con Oliver. Un giorno Noah insulta la memoria della madre di Oliver e il bambino reagisce aggredendolo e picchiandolo con rabbia; pestato e punito ingiustamente dalla moglie di Sowerberry, di nuovo senza la mediazione del marito, Oliver scappa e raggiunge a piedi Londra. Qui fa la conoscenza di un ragazzo della sua età, Jack Dawkins, detto "il Furbacchione" (Artful Dodger); egli è un borseggiatore che lavora per un anziano ed inquietante ebreo di nome Fagin, assieme ad altri ragazzi senza casa. Il Furbacchione riesce a far entrare nella banda anche Oliver, il quale partecipa a un'uscita dei ladri senza aver ancora capito la loro reale attività. Quando vede il Furbacchione scippare un anziano signore, Oliver capisce finalmente come stanno le cose; il derubato, il signor Brownlow, accusa del furto proprio Oliver, mentre Dawkins e gli altri riescono a scappare. Oliver viene processato sommariamente, ma per fortuna il libraio, che ha assistito allo scippo, testimonia in suo favore; a quel punto il signor Brownlow si rende conto che l'ingenuo bambino è innocente e decide di prenderlo con sé.

Oliver viene dunque accolto in casa dal signor Brownlow e trattato con molto affetto da costui. Un brutto giorno, mentre si trova fuori casa a sbrigare una commissione per l'anziano signore, Oliver viene rapito, con uno stratagemma, da Bill Sikes, un altro criminale di Fagin, e, controvoglia, dalla giovane Nancy, prostituta costretta a tale mestiere per poter vivere, ed ex modella compagna di Bill, che lo riportano da Fagin. Il signor Brownlow, non vedendo Oliver tornare, inizia a dubitare della buona fede del bambino, ma pubblica comunque un annuncio per ritrovarlo; si presenta così il signor Grinwing che, avendo saputo delle vicende di Oliver, lo descrive come un autentico piccolo delinquente, compromettendone la reputazione agli occhi di Brownlow; l'anziano signore, deluso, inizia nuovamente a pensare che Oliver sia disonesto e di aver fatto male a dargli fiducia. Oliver, intanto, viene costretto dalla banda a prendere parte a una rapina che ha progettato di compiere nella ricca villa dei Maylie; tuttavia l'operazione va male e Oliver rimane ferito da un colpo di arma da fuoco. Le vittime del furto, la signora Maylie e la nipote Rose, decidono di aiutare il ragazzo e prendersene cura.

Un losco individuo di nome Monks, che si rivela essere il fratellastro di Oliver, progetta assieme a Fagin di uccidere Oliver per impossessarsi di una eredità che gli spetterebbe. Nancy, che si è affezionata a Oliver anche perché ha compreso che lui è in condizioni peggiori di una prostituta come lei, ascolta le loro conversazioni e decide di intervenire per salvare Oliver.

Il signor Bumble, intanto, si è sposato con la signora Corney, la direttrice dell'ospizio, ed è proprio a lei che l'anziana Sally, in punto di morte e in preda ai rimorsi, confessa il furto commesso tanti anni prima; in questo modo, i Bumble si impossessano del medaglione d'oro e dell'anello della madre di Oliver, e per questo Monks cerca di comprare i due oggetti per distruggerli e cancellare le uniche prove della parentela fra lui e Oliver.

Nancy informa il signor Brownlow dei piani di Monks. Fagin, venuto a conoscenza della cosa, riferisce tutto a Bill che, in preda alla collera, uccide brutalmente la povera Nancy. Per la banda, però, ormai è finita: Fagin viene arrestato, Bill viene ucciso mentre tenta la fuga e il signor Brownlow in persona cattura Monks. Questi si rivela essere in realtà Edward Leeford, figlio di Edwin Leeford, un caro amico di Brownlow. Edwin, sposato con una donna meschina che non amava e con un figlio altrettanto malvagio, ebbe una relazione clandestina con un'altra donna, Agnes Fleming, da cui nacque Oliver. Edwin morì poco dopo, ma prima nominò Oliver unico erede di tutte le sue fortune, che tuttavia gli sarebbero spettate solo se non si fosse mai dato al crimine; in caso contrario, ogni bene sarebbe andato a Edward (da ciò derivano i suoi tentativi di trattenere Oliver, come persona su cui scaricare i crimini, nella banda di Fagin). Edward e sua madre, furiosi, non potendo rintracciare subito Oliver, cercarono vendetta sulla famiglia Fleming accanendosi sulla sorella di Agnes, che si scopre non essere altri che Rose Maylie, la quale cambiò nome e cognome dopo essere stata adottata dai Maylie in seguito alla morte dei genitori; Rose, quindi, è la zia di Oliver.

Oliver, a questo punto, avrebbe diritto a tutta l'eredità, ma il signor Brownlow lo convince a cederne comunque una parte a Monks, nella speranza che ciò lo induca a cambiare vita; Monks, invece, dopo essere emigrato in America, sperpererà in breve tempo tutto il denaro e, arrestato per debiti, morirà in prigione a causa di un attacco di epilessia. Fagin viene processato e condannato a morte, mentre i ragazzi della banda, tutti tranne il Furbacchione, iniziano a vivere finalmente una vita onesta. Oliver viene adottato dal signor Brownlow e torna a vivere con lui e Rose sposa finalmente Harry Maylie. Quanto ai signori Bumble, caduti in disgrazia dopo che la polizia ha scoperto i loro rapporti con Monks e quindi con la banda di Fagin, perdono tutto e finiscono all'ospizio, dove moriranno in povertà, anche se, probabilmente, senza subire i crudeli maltrattamenti che erano stati inflitti a Oliver.

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Personaggi principali

  • Oliver Twist: è il protagonista. Durante il racconto ha un'età compresa tra i 9 e i 12 anni. Nonostante sia maltrattato dagli adulti (si può portare ad esempio il ladro Fagin, che lo sfrutta) è buono di cuore. È un ragazzo molto debole ed orfano il che non lo aiuterà nel suo cammino; non ha un punto fisso al quale appoggiarsi per trovare conforto e amore, ma viene sempre aiutato da persone buone e gentili.
  • Signor Bumble: un messo comunale, fanatico puritano, grasso e collerico, utilizza metodi molto duri con i ragazzi indisciplinati. In seguito si sposa con la signora Corney e diviene il proprietario di un ospizio perdendo la carica di messo e collaborando con Fagin, Bill e Monks. Alla fine del romanzo finisce ospite proprio dell'ospizio per cui lavorava, morendovi.
  • Fagin: uomo di circa 70 anni, ebreo, nonostante sia un delinquente, non è l'antagonista principale, tirchio e avido, porta Oliver nel giro del furto. Viene alla fine impiccato per legge. È descritto come un uomo rugoso dai capelli rossastri e rappresenta un po' lo stereotipo dell'ebreo taccagno che ruba perché non si accontenta di ciò che ha già ma non sembra l'antagonista, poiché, per opportunismo, si comporta da ipocrita e quindi non è violento come Sikes.
  • Bill Sikes: soprannome di William, antagonista principale, è uno scassinatore rude e alcolizzato, sempre accompagnato dal cane Occhio-di-bue, che maltratta come fa con Nancy. Rapisce Oliver per conto di Fagin e lo ingaggia per fargli rapinare i Maylie. Uccide Nancy dopo aver saputo del suo tradimento e, quando cerca di scappare dalla polizia, rimane impiccato a una corda e muore insieme al cane.
  • Monks: fratellastro di Oliver da parte del padre, grazie alla sua confessione, sarà un'importante fonte di informazioni per le origini di Oliver, ma anche per quelle di Rose.
  • Signor Brownlow: anziano signore dell'alta società che ospita Oliver per qualche giorno a casa propria quando era malato. Si dimostra gentile e premuroso nei confronti di Twist e lo aiuta a smascherare i suoi nemici ladri. Farà da padre adottivo a Oliver alla fine.
  • Nancy: compagna di Sikes, fa la prostituta a suo rischio e pericolo per guadagnarsi da vivere, si dimostrerà molto più gentile con Oliver e tradirà il suo fidanzato dicendo tutto a Rose e a Brownlow. Per questo motivo viene uccisa da Sikes.
  • Rose: splendida fanciulla di diciassette anni, con due limpidi occhi azzurri, molto dolce e affettuosa. Orfana, è stata accolta in casa dalla signora Maylie quando era piccola e la chiama zia. Innamorata del giovane Harry, che sposerà, alla fine del romanzo si scoprirà essere zia di Oliver da parte di madre.
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Altri personaggi

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Alcuni membri della banda di ladri; al centro, Nancy; a destra Bill Sikes; a sinistra Fagin. Illustrazione di George Cruikshank
  • Signora Mann: si occupa della crescita di Oliver fino all'età di nove anni con metodi molto duri e severi.
  • Gamfield: spazzacamino che, bisognoso di denaro, vuole far diventare Oliver suo apprendista per intascare il denaro proposto dalla parrocchia per chi adotta il protagonista, però il giudice, capendo la natura violenta dell'uomo lo impedisce.
  • Sig. Sowerberry: primo padrone di Oliver. Costruttore di bare, ha un'ottima opinione del protagonista a differenza della moglie che lo costringerà a picchiarlo, provocando così la sua fuga da casa.
  • Noah Claypole: ragazzo con la testa grande, gli occhi piccoli e un'espressione ottusa che lavora nella bottega di Sowerberry. Quando Oliver arriva, si ingelosisce. Fuggito insieme a Charlotte, finirà per lavorare per Fagin.
  • Jack Dawkins: ragazzo avente il naso schiacciato e la fronte piatta. Indossa abiti da uomo molto lunghi e larghi e un cappello posto in testa. Fa conoscere Fagin a Oliver ed è soprannominato dagli amici "lo scaltro".
  • Fang: ufficiale di polizia giudiziaria molto crudele con gli imputati dal viso paffuto e rossastro.
  • Signora Bedwin: cameriera di Brownlow molto gentile e disponibile con Oliver, gli presta affettuose cure che lo portano alla guarigione.
  • Signora Maylie: anziana, con aspetto nobile e autoritario, dimostra affetto nei confronti del povero Oliver.
  • Harry Maylie: amico d'infanzia di Rose, innamorato di lei, che alla fine si unirà a lei nel matrimonio.
  • Dottor Losberne: medico della famiglia Maylie, aiuterà Oliver a salvarsi da un'alta febbre oltre a essere un suo grande amico.
  • Charley Bates: altro ragazzo alle dipendenze di Fagin, ladruncolo, sempre di ottimo umore e chiassoso.
  • Occhiodibue: cane di Bill Sikes che viene spesso maltrattato dal suo padrone, con cui morirà durante la fuga.
  • Signora Corney: futura moglie di Bumble e donna molto ricca, è anche dirigente della workhouse dove, a nove anni, viene mandato Oliver.
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Analisi e temi

Riepilogo
Prospettiva

Il romanzo è la prima chiara denuncia di Dickens del sistema educativo di un'Inghilterra che stava entrando, di lì a poco, nell'epoca vittoriana, nonché il manifesto della reale condizione dei ceti meno abbienti nelle grandi città, come Londra. Dickens critica molto il sistema apparentemente funzionale dell'educazione dei bambini più poveri negli orfanotrofi, dove i fanciulli sono costretti a svolgere dure mansioni senza compensi. La "ribellione" di Oliver nella sequenza della minestra, richiesta per una seconda volta, è l'esempio di rottura da parte dell'autore contro tali canoni di educazione. La denuncia contro la dilagante povertà delle città si sposta nel covo di Fagin, in cui i più poveri, privi di qualsiasi percorso educativo, sono costretti a sopravvivere come possono, spesso percorrendo "cattive strade". Nelle opere successive Dickens denuncerà anche il sistema di parte delle ricche famiglie inglesi, che offrivano la loro beneficenza ai poveri soltanto per guadagnare ammirazione nella società; ciò non accade con Oliver, in cui si instaura subito un rapporto di affetto ancestrale con il suo ricco protettore Brownlow.

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Ritratto del crudele Bill Sikes

Il personaggio di Oliver incarna i valori di un nuovo eroe per Dickens: un reietto della società che riesce a trovare il suo futuro grazie ai propri espedienti e all'aiuto di gente di buon cuore. Tale tematica del nuovo gentleman inglese sarà presente in altri romanzi dell'autore, specialmente in David Copperfield. Il ragazzo Oliver segue una sorta di parabola di purificazione facendo un percorso studiato della Provvidenza divina, dallo stato iniziale di miseria ed esilio da tutti fino alla fine, rosea e soddisfacente presso la villa del signor Brownlow. Il percorso adottato da Dickens è stato considerato "conservatore e vittoriano", perché è fortemente intriso dei tipici valori cristiani del protestantesimo e della parabola della conversione e del ritrovo del protagonista che all'inizio è disperso nella strada del male e del peccato.

La visione dickensiana dei personaggi è ancora concentrata su un piano binario, ossia il gruppo dei Buoni e quello dei Cattivi, e ciascun personaggio appartenente alla sua cerchia è fortemente carico di tali connotati, a partire innanzitutto dal nome. Infatti Dickens attribuisce a ciascun nome composto dei messaggi per il lettore sulle qualità e sul destino già intuibile del personaggio. Dunque nel romanzo ogni personaggio buono sarà descritto con le migliori qualità e bellezze fisiche, mentre i cattivi saranno raffigurati con i peggiori vizi e le più aberranti connotazioni fisiche. Un esempio è Fagin, rappresentato come la personificazione del Diavolo, e Sikes, descritto come un mostro dagli istinti violenti e bestiali.

Lo stile di Dickens è ricco di pathos e di metafore, spesso religiose, nonché di passaggi dal patetico al gioioso, dal triste al melanconico, non offrendo mai un andamento lineare, ma sempre ricco di particolari. Inoltre è molto presente l'ironia, specialmente contro i personaggi cattivi della storia.

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Edizioni italiane

  • trad. di Giambattista Baseggio, Milano, Tipografia e libreria Pirotta e C., 1840.
  • trad. di Silvio Spaventa Filippi, Firenze, Battistelli, 1919; Firenze, La nuova Italia, 1928; Milano, Sonzogno, 1933; trad. rivista da Patrizia Schisa, Torino, Einaudi, 1977-2021; Milano, Fabbri, 1985.
  • trad. di Ida Lori, Milano, Bietti, 1926.
  • a cura di Augusta Grosso Guidetti, Torino, UTET, 1934.
  • a cura di Francesco Perri, Genio, 1947.
  • trad. di Estella Manisco, Roma, Ed. Corso, 1948.
  • trad. di Maria Ettlinger Fano, Milano, Aldo Corticelli, 1949, 1956 (illustrazioni di Angelo Bioletto)
  • trad. di Maria Silvi, illustrazione di Libico Maraja, Milano, Baldini & Castoldi, 1953.
  • trad. di Ugo Dettore, Milano, BUR, 1953; Introduzione di Attilio Brilli, Milano, BUR, 1981.
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Copertina della prima edizione inglese in volume
  • trad. di Frida Ballini, Milano, Fabbri, 1954
  • trad. di Giuseppe Mina, Milano, a cura di Felicina Rota, Milano, Mursia, 1966
  • a cura di Daniela Rigoiaz, Torino, Edizioni dell'Albero, 1966
  • trad. di Bruno Oddera, Presentazione di Masolino D'Amico, ill.ni di Cesare Colombi, Collana Libri da leggere, Milano, Mondadori, 1987; con uno scritto di Graham Greene e introduzione di Gilbert Keith Chesterton, Oscar Mondadori, 1996; con illustrazioni di Paolo Martinello, Classici Illustrati, Mondadori, 2004
  • trad. di Maria Luisa Cesa Bianchi, Milano, Aldo Peruzzo Editore, 1986.
  • trad. di Rossana Guarnieri, illustrazioni di Gianni Renna, Milano, Fabbri, 1987; tavole di Carlo Jacono, Novara, De Agostini, 1990; Postfazione di Antonio Faeti, Milano, Fabbri, 2002; Novara, De Agostini, 2010.
  • a cura di Margherita Giromini, illustrazioni di Emanuela Biancuzzi, Firenze, Giunti, 2001.
  • trad. di Mario Martino, Roma, Newton Compton, 2005.
  • trad. di Walter Nella, Collana Classici tascabili, Milano, Dalai, 2011, ISBN 978-88-607-3952-0.
  • trad. Bruno Amato, UEF. I Classici, Milano, Feltrinelli, 2014.
  • trad. Giovanna Minniti, Risfoglia Editore, 2021, ISBN 978-88-321-1981-7.
  • trad. di Livio Crescenzi e Mattia Maglione, Collana Classici, Fidenza, Mattioli 1885, 2023, ISBN 978-88-626-1902-8.

Edizioni ridotte

  • trad. di Laura Torretta, Signorelli, 1932.
  • trad. di Ada Marchesini Gobetti, Paoline, 1951; con illustrazioni di Mario Tonarelli, 1953.
  • trad. di Aurelia Nutini, illustrazioni di Piero Bernardini, Firenze, Marzocco, 1951; Giunti, 1966; Aurora, 1994.
  • trad. di Adriana Lisso, Carroccio, 1953.
  • trad. Ugo Dettore, a cura di Marisa Jacotti Semeraro, Introduzione di Luigi Castigliano, Brescia, La Scuola, 1970.
  • a cura di Deda Pini, Ed. A. e G. M., 1953; Ozzano Emilia, Malipiero, 1955.
  • trad. di Emma Mozzani, Conte, 1954.
  • trad. di Maria Pilla, Favero, 1958.
  • a cura di Arturo Carbonetto, Firenze, La nuova Italia, 1964, insieme con David Copperfield
  • trad. di Emilio Servolini, illustrazioni di Remo Squillantini, Firenze, Salani, 1965.
  • a cura di Daniela Rigoiaz, Torino, Edizioni dell'Albero, 1966.
  • trad. di Maria Bartolozzi Guaspari, Bologna, Capitol, 1968.
  • a cura di Giannina Facco, EMP, 1977.
  • trad. di Fedora Dei, illustrazioni di Cesare Colombi, Collana La rosa d'oro, Milano, Mondadori, 1984.
  • a cura di Margherita Pantaleo, Firenze, Bulgarini, 1989.
  • versione per bambini di Mia Peluso, illustrazioni di Raffaella Zardoni, Milano, Mursia, 1989.
  • a cura di Anna Proutière, illustrazioni di Tanit Le Vavasseur, Lito, 1990.
  • a fumetti, (autore della sceneggiatura Claudio Nizzi, autore dei disegni Carlo Boscarato), "Il Giornalino", n.30 del 22 luglio 1992
  • a cura di Paola Colombati, illustrazioni di Cosimo Musio, Dami, 1993.
  • a cura di Pier Mario Fasanotti e Aldo Berti, Archimede, 1997. (Oliver Twist - un ragazzo abbandonato riuscirà a salvarsi?)
  • trad. di Anna Allocca, illustrazioni di Ian Andrew, Novara, De Agostini, 2000.
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Adattamenti teatrali, musicali, cinematografici e televisivi

Ulteriori informazioni Anno, Media ...
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Marie Doro, quando la parte di Oliver era di regola interpretata da giovani attrici
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Jackie Coogan, uno dei primi attori bambini a interpretare il ruolo di Oliver Twist
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Clive Revill è Fagin nel cast originale americano del musical Oliver! nel 1963
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Altri media

Fumetti

  • Oliver Twist - fumetto francese del 2014 edito da Tunué realizzato da: Loïc Dauvillier (sceneggiatura), Olivier Deloye (disegni), Jean-Jacques Rouger (colore), e Isabel Merlet (colore).

Note

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Bibliografia

Voci correlate

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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