Loading AI tools
canzone di Bob Dylan del 1969 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Lay, Lady, Lay è un brano musicale composto da Bob Dylan e contenuto nel suo album del 1969 Nashville Skyline.[2] Come molte altre canzoni presenti sul disco, Dylan canta il brano con una vellutata voce da crooner, invece che con il suo abituale e caratteristico stile di voce nasale con il quale è normalmente associato.[3] Alla sua uscita la canzone riscosse un notevole successo e nel corso degli anni è diventata una sorta di standard musicale ed è stata reinterpretata da molti altri musicisti.[2][4]
Lay, Lady, Lay singolo discografico | |
---|---|
Artista | Bob Dylan |
Pubblicazione | 1969 |
Durata | 3:20 |
Album di provenienza | Nashville Skyline |
Genere | Country rock |
Etichetta | Columbia Records |
Produttore | Bob Johnston |
Certificazioni | |
Dischi d'argento | Regno Unito[1] (vendite: 200 000+) |
Bob Dylan - cronologia | |
Il brano venne fatto uscire come secondo singolo estratto dall'album nel luglio del 1969 e divenne presto uno dei più importanti successi di Dylan negli Stati Uniti, raggiungendo la posizione numero 7 nella classifica di Billboard.[5] Il singolo fece anche meglio in Inghilterra dove raggiunse la posizione numero 5 in classifica.[6] Originariamente, Dylan aveva scritto la canzone su commissione per la colonna sonora del film Un uomo da marciapiede, ma non riuscì a terminarla in tempo per essere inclusa nel film e il regista John Schlesinger usò la canzone di Fred Neil Everybody's Talkin' al posto di quella di Bob.[7][8] Successivamente Dylan offrì la canzone agli Everly Brothers, facendo loro visita nel backstage di un loro concerto newyorchese, ma Phil Everly, nonostante la carriera del duo fosse in una fase stagnante, rifiutò di incidere il brano per nulla convinto della potenzialità commerciale del pezzo.[9]
Il brano viene spesso eseguito dal vivo da Dylan ed è stato perciò incluso negli album live Hard Rain e Before the Flood.[2] La canzone compare anche sugli album Bob Dylan's Greatest Hits Vol. II, Masterpieces, Biograph, The Best of Bob Dylan, Vol. 1, e The Essential Bob Dylan.[2][10]
All'inizio Dylan era recalcitrante sul far pubblicare la canzone come singolo, diede il suo assenso solo dietro le insistenze del presidente della Columbia Records Clive Davis.[11] In seguito dichiarò di non aver mai amato troppo la canzone.[9]
Il caratteristico sound "mellifluo" del brano, ebbe origine casualmente in studio quando il batterista Kenny Buttrey chiese a Dylan che tipo di sonorità ritmica volesse per la canzone in procinto di registrarsi. Bob rispose: «Tipo quella dei bonghi», così Buttrey chiese consiglio al produttore Bob Johnston che gli suggerì di usare, oltre ai bonghi, anche un campanaccio. Buttrey trovò un campanaccio mezzo rotto e una coppia di bonghi con i quali diede origine al singolare attacco che contraddistingue l'incisione del brano.[11]
Molte versioni del brano sono state registrate da numerosi artisti nel corso dei decenni, tra gli altri:
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.