La regina dei tartari è un film italiano di genere peplum del 1960, diretto da Sergio Grieco.
La regina dei tartari | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1960 |
Durata | 85 minuti |
Genere | storico |
Regia | Sergio Grieco |
Soggetto | Marcello Ciorciolini, Rate Furlan |
Sceneggiatura | Marcello Ciorciolini, Rate Furlan |
Produttore | Italo Zingarelli, Anacleto Fortini |
Casa di produzione | Columbus Film (Roma) Comptoir Françaises du Film (Parigi) |
Distribuzione in italiano | Variety Film |
Fotografia | Alfio Contini |
Montaggio | Enzo Alfonsi |
Musiche | Bruno Canfora |
Scenografia | Alberto Boccianti |
Costumi | Mario Giorsi |
Trucco | Rino Carboni |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Trama
Due tribù tartare, i Balas e i Neri, si ritrovano a fronteggiarsi per conquistare la città fortificata di Kwarizim, ritenuta impenetrabile. Malock, a capo della tribù dei Neri, s'innamora di Tania, una donna guerriera alleata dei Balas, ma viene inizialmente respinto poiché è considerato responsabile dello sterminio della famiglia della ragazza.
I tentativi per entrare nella città falliscono causando la morte di Igor e suo fratello minore Chagatai. Tania decide di capitanare un ultimo assalto con i sopravvissuti delle precedenti battaglie, ma mentre stanno per soccombere interviene Malock con la sua tribù portandoli alla vittoria e riabilitandosi agli occhi della donna.
Distribuzione
Il film ottenne il visto di censura n. 32.926 del 28 settembre 1960 per una lunghezza di 2.332 metri.[1] Ebbe la prima proiezione il 5 ottobre 1960. In Francia ebbe il titolo La Reine des barbares e uscì il 29 marzo 1961.
Note
Collegamenti esterni
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