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dio mesopotamico dello zodiaco, delle stelle e delle constellazioni. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Laḫmu, anche conosciuto come Lakhmu, Lache, Lumasi e Lammasu è un dio della mitologia accadica ed è la personificazione dello zodiaco, delle stelle e delle constellazioni.[1][2]
Laḫmu, che significa "signore delle stelle" o "costellazione", è il nome di una divinità protettiva e benefica e primogenito di Apsû e Tiāmat.[3] Lui e sua sorella Laḫamu sono i genitori di Anšar, padre del cielo e Kišar, madre della terra, che ha dato il natali agli dei del pantheon della Mesopotamia.[3]
Laḫmu è raffigurato come un uomo barbuto con una fascia rossa — di solito con tre fili — e da quattro a sei riccioli sulla sua testa e sono anche raffigurati come mostri, ognuno dei quali racchiude una specifica costellazione.[3] Laḫmu custodiva le porte del tempio di Apsû e di Enki ad Eridu.[4] Insieme a Laḫamu, inoltre, è una delle divinità primordiali descritte nel poema Enūma eliš.[3]
L'archeologo William Albright affermò che il simbolo cuneiforme Beit-Ninurta può essere letto Beit-Laḫmu.[5]
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