Koobi Fora
Sito archeologico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Koobi Fora è un'area archeologica situata in Kenya, che si estende per circa 1.120 chilometri quadrati nei pressi del lago Turkana[1].
Koobi Fora | |
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Civiltà | Preistorica |
Localizzazione | |
Stato | Kenya |
Scavi | |
Data scoperta | 1968 |
Mappa di localizzazione | |
L'area è tra le più importanti al mondo per gli studi sull'evoluzione umana, oltre che per la numerosità dei fossili ritrovati, anche per l'evidenza della compresenza, tra 1.9 e 1.2 milionidi anni fa, di diverse specie di ominidi, quali l'Homo habilis, l'Homo erectus e il Paranthropus boisei.
Il termine, inizialmente utilizzato per indicare i primi siti di scavo, indica ora un'ampia regione oggetto di molteplici campagne di scavo archeologicihe, susseguitesi nel tempo. Oggi la regione è divisa in aree di raccolta dei fossili (es. Area 102, 103, 140, ecc.); all'interno delle aree di raccolta dei fossili sono compresi i siti archeologici (ad esempio, FxJj 1, FxJj 10, ecc.) e le località paleontologiche di ominidi, che di solito prendono il nome dal numero di repertorio assegnato ai fossili ritrovati.[2]
Koobi Fora fu, per così dire, scoperta dall'alto nel 1967, da Richard Leakey che ne intuì le potenzialità archeologiche sorvolando l'area su un volo di ritorno dall'estuario dell'Omo a nord del Lago Turkana. Condotta una prima escursione esplorativa nel 1968, Leakey organizzò la prima campagna di scavo sistematica dal 1969 al 1975.[3] Koobi Fora si dimostrò rapidamente un sito estremamente produttivo[4], tanto che dal 1973 l'area è protetta come parte del Parco nazionale di Sibiloi.
Già nel 1969 furono rinvenuti diversi fossili di ominidi, tra cui il cranio molto ben conservato di Paranthropus boisei, repertato come KNM-ER 406 , nonché il frammento di cranio KNM-ER 407 appartenente alla stessa specie, e vari strumenti litici della cultura olduvaiana[5].
Nel 1971 fu scoperta la mascella inferiore di un omide, reperto KNM-ER 992, che nel 1975 fu individuato come olotipo dell'Homo ergaster, e nel 1972 fu scoperto il teschio KNM-ER 1470, che in seguito fu identificato come un olotipo di Homo rudolfensis[6]. Nel 1973 furono scoperti due crani di Homo habilis ( reperti KNM-ER 1805 e KNM-ER 1813)[7][8]e due anni dopo, nel 1975, fu la volta di una calotta cranica, repertp KNM-ER 3733, di Homo erectus, il primo fossile della specie scoperto a Koobi Fora[9].
Nel 2007, vicino al villaggio di Ileret, sono state scoperte circa 100 impronte fossili risalenti a 1,51-1,53 milioni di anni fa attribuite all'Homo erectus. Queste impronte scoperte dimostrano che l'Homo erectus aveva sia una struttura del piede che corrispondeva essenzialmente a quella degli esseri umani moderni, sia una locomozione eretta e bipede, comparabile a quella dell'uomo moderno[10][11].
Il sito è importante anche per i fossili faunistici che vi sono stati ritrovati; ad esempio alcuni taxa della famiglia Giraffidae originano da questi fossili[12].
I livelli stratigrafici di Koobi Fora vengono suddivisi in due sezioni. Alla prima appartengono i sedimenti più antichi, risalenti a circa 1,8 milioni di anni fa, che contengono manufatti di fabbricazione umana, come schegge e ciotoli, del tipo Olduvaiano, associati a resti di animali (ippopotamo, gazzella, porcospino)[13].
La seconda sezione presenta una cronologia più recente compresa tra circa 1,6 e 1,25 milioni di anni fa, e in essa sono stati ritrovati manufatti del tipo Olduvaiano, come choppers[13].
A Koobi Fora sono stati rinvenuti anche numerosi resti fossili umani, tra cui quelli appartenenti al più antico Homo habilis conosciuto.[senza fonte]
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