Ko Yong-hui

Moglie di Kim Jong-il Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Ko Young-hui[1] (Osaka, 26 giugno 1952Villejuif, 24 maggio 2004) è stata una ballerina nordcoreana di origine giapponese, terza moglie di Kim Jong-il, defunto dittatore della Corea del Nord.

Biografia

Ko Yong-hui (in coreano 고용희) nacque a Osaka, in Giappone, da genitori di origine coreana.[2] Il suo nome in Giappone era Takada Hime.[3] Pare che suo padre, Ko Gyon-tek, lavorasse in una ditta tessile di Osaka gestita dal ministero della guerra.[4] Yong-hui ritornò con i genitori in Corea nel maggio del 1961 (o nel 1962 secondo altre fonti) nell'ambito di un programma di rimpatrio.[3] Nei primi anni Settanta lavorò come ballerina per la Mansudae Yesuldan, un corpo di ballo di Pyongyang.[5] Ko Yong-hui conobbe Kim Jong-il nel 1972.[5]

Dal matrimonio ha avuto 3 figli: Kim Jong-Chul, Kim Jong-un e Kim Yo-jong. Sua sorella minore ottenne asilo politico dall'ambasciata statunitense di Berna, mentre si trovava in Svizzera per prendersi cura di Kim Jong-un durante un periodo di studio che il futuro dittatore trascorse in quel paese. Quest'ultimo dopo la morte del padre è diventato leader Supremo della Corea del Nord. Si presume che Ko Yong-hui sia sepolta in Francia a Parigi dal 2004. La morte fu presumibilmente causata da un tumore al seno.[6]

Onori

In Corea del Nord ci si riferisce a Ko Yong-hui solo mediante i titoli onorifici quali "La Madre rispettata che è il più leale e fedele collaboratore del Grande Leader e Supremo Comandante", "La Madre di Pyongyang" o "La Madre del Grande Songun della Corea".[7][8][9]

Note

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