attrice statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Kim Hunter, pseudonimo di Janet Cole[1] (Detroit, 12 novembre 1922 – New York, 11 settembre 2002), è stata un'attrice statunitense.
Suo padre, Donald, era un consulente d'ingegneria, e morì quando Kim aveva solo 3 anni; sua madre, Grace Lind, era una pianista[2]; aveva inoltre un fratello di 8 anni più grande di lei. La Hunter studiò all'Actors Studio e nel 1943 iniziò la sua carriera cinematografica con una parte in La settima vittima di Mark Robson[2]. Divenne nota nel 1951 quando recitò in Un tram che si chiama Desiderio di Elia Kazan, nel ruolo di Stella (già interpretato a teatro), per il quale vinse l'Oscar come migliore attrice non protagonista e il Golden Globe[2]. Tra le sue interpretazioni successive si segnalano quelle in Al centro dell'uragano (1956) di Daniel Taradash, Lilith - La dea dell'amore (1964) di Robert Rossen, Il pianeta delle scimmie (1968) di Franklin Schaffner e Un uomo a nudo (1968) di Frank Perry.
L'attrice morì a New York nel 2002, a 79 anni, per un infarto.[3]
Nel 1944 si sposò con il capitano dei Marines William A. Baldwin da cui ebbe una figlia, Kathy (1944). I due divorziarono nel 1946, e l'attrice si risposò nel 1951 con lo sceneggiatore Robert Emmett, da cui ebbe un figlio, Sean (1954), diventato musicista rock. La coppia rimase unita sino alla morte di lui, avvenuta nel 2000 per un'appendicite.
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