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tipo di tappeto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Kilim (in persiano گلیم gelim) è un tappeto senza pelo, tessuto come un arazzo, prodotto dai Balcani al Pakistan. Il kilim può essere puramente decorativo o può essere utilizzato come tappeto da preghiera. I kilim di fattura recente sono molto comuni sui pavimenti delle case occidentali.
Il termine kilim trae origine dal persiano gelim (گلیم) che significa distendere[1]. Diverse altre forme vengono usate in altre lingue, ad esempio kilim in turco; κιλίμι in greco; ćilim in bosniaco; qilim in albanese; kilim in polacco; килим (kylym) in bulgaro; kilimas in lituano; klim in curdo.
In tempi antichi non venivano prodotti soltanto tappeti con il pelo ma anche kilim.
Poiché i kilim sono molto meno resistenti dei tappeti tradizionali che hanno un pelo che protegge l'ordito e la trama, non è sorprendente che pochi di essi siano giunti a noi dal passato; è probabile che ve ne siano molto pochi con più di un secolo di vita[2]. Il più antico pezzo di cui si abbia conoscenza è un frammento trovato da M. A. Stein, esploratore archeologico, che lo trovò fra le rovine vicino a Khotan, nella regione del Turkestan corrispondente all'odierna regione cinese dello Xinjiang, presso un antico insediamento sepolto da cumuli di sabbia e risalente al periodo tra IV e V secolo. Il tessuto è quasi identico a quello dei kilim moderni, ed ha circa quattordici fili di ordito e sedici di trama per pollice. Il modello è costituito da strisce strette di blu, verde, marrone, giallo, e rosso, contenenti disegni geometrici molto piccoli.
I kilim sono prodotti intrecciando strettamente i fili di ordito e trama realizzando una superficie piana, senza peli. La maggior parte dei tessuti kilim sono "trama fronte", cioè, i fili di trama sono tirati verso il basso in modo da nascondere i fili di ordito verticali.
Quando viene raggiunta l'estremità di un confine di colore, il filo di trama viene riavvolto dal punto di confine. Così, se il limite di un campo è una linea retta verticale, si forma una fessura verticale tra le due aree di colore differenti. Per questo motivo, la maggior parte dei kilim può essere classificato come "tessuto tagliato". Le fessure sono amate dai collezionisti, in quanto producono disegni molto incisi, sottolineando la geometria dei disegni. Strategie di tessitura per evitare la formazione di una fessura, come ad incastro, producono un'immagine più sfocata.
I fili della trama, che trasportano il disegno visibile ed il colore, sono quasi sempre di lana, mentre i fili di ordito, nascosti, possono essere sia di lana che di cotone. I fili di ordito sono visibili solo alle estremità, dove emergono come frangia. Questa frangia è di solito legata in mazzetti, per garantire contro l'allentamento della trama.
I motivi dei tappeti di Ardabil sono molto simili a quelli dei tappeti caucasici, ma con più motivi e oggetti intrecciati dentro i confini. I colori sono anche più leggeri. I modelli sono prevalentemente geometrici e prevalgono i medaglioni, collegati più a forma di diamante che a forme ottagonali. Il design più riconosciuto trovato sui tappeti di Ardabil è il famoso Mahi (Herati) - un medaglione di diamanti e piccoli pesci. Alcuni tessitori moderni hanno iniziato a creare motivi geometrici rispetto al tradizionale Mahi (Herati) ed hanno aggiunto colori come il turchese e il viola al rosso più tradizionale, al rosa, all'avorio, al verde e al blu.
Un motivo molto diffuso è l'elibelinde, una figura femminile stilizzata che simboleggia la maternità e la fertilità[3]. I diversi motivi riflettono spesso il patrimonio culturale della regione in cui il kilim è stato realizzato[4][5][6]. Altri motivi esprimono il desiderio dei tessitori tribali di proteggere le greggi delle loro famiglie dai lupi con il motivo della bocca di lupo o della zampa di lupo[7][8] (turco: Kurt Aǧzi, Kurt İzi) o di proteggersi dalla puntura di uno scorpione (turco: Akrep). Diversi motivi hanno lo scopo di proteggere la famiglia del tessitore dal malocchio[9][10] (in turco Nazarlık, usato anche come motivo), che può essere diviso in quattro parti con il simbolo di una croce (in turco Haç) o scongiurato con il simbolo di un uncino (in turco Çengel), di un occhio umano (in turco Göz) o di un amuleto (in turco Muska; spesso rappresenta un pacchetto triangolare con un verso sacro). Un tale amuleto tessuto in un tappeto non è una rappresentazione dell'amuleto stesso: è in realtà un amuleto che si ritiene protegga con la sua presenza.
Altri motivi simboleggiano la fertilità, come il motivo della cassa della dote[11][12] (turco: Sandıklı) o la fertilità esplicita (turco: Bereket, [bekeket]). Il motivo dell'acqua corrente (in turco: Su Yolu) rappresenta in modo simile, letteralmente, una risorsa. Il desiderio di legare una famiglia o gli amanti può essere rappresentato con il motivo del grillo (in turco: BukaıI). Molti altri motivi simboleggiano il desiderio di fortuna e felicità, come l'uccello (in turco Kuş) e la stella o sigillo di Salomone (in turco Yildiz). Il simbolo orientale dello yin e dello yang è usato per indicare l'amore e l'unità (turco: Ashk ve Birlesim)[13].
Poiché i kilim sono spesso più economici dei tappeti con pelo, i collezionisti iniziano spesso i loro acquisti con questo tipo di manufatto. Nonostante molti percepiscano come secondario (o inferiore) il valore di questi tappeti, i kilim sono diventati sempre più tappeti da collezione, negli ultimi anni, con pezzi di qualità venduti a prezzi elevati.
Quello che alcuni percepivano come inferiorità era in realtà una diversa natura dei tappeti tessuti per uso locale rispetto ai tappeti tessuti su base strettamente commerciale. Poiché kilim non erano un prodotto di esportazione importante, non c'erano pressioni del mercato estero a cambiare i disegni, come è accaduto con i tappeti a pelo. Una volta che i collezionisti cominciarono comprender l'autentico valore della tessitura, i kilim divennero popolari. Ora, molti kilim sono tessuti solo per l'esportazione.
Forse il più noto e apprezzato, questo kilim si distingue tradizionalmente per villaggi, zone o città in cui è prodotto, come ad esempio Konya, Malatya, Karapinar e Hotamis. La maggior parte dei kilim anatolici sono tessuti con fessura. I kilim antichi più grandi sono stati tessuti in due o tre sezioni separate orizzontali di circa tre metri di larghezza a strisce lunghe, poi accuratamente cucite insieme in corrispondenza dei bordi per creare un tappeto di più ampie dimensioni. Questi pezzi sono ancora in produzione, in quantità molto limitate, da tribù di nomadi per il loro uso personale e sono comunemente noti come cicims.
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