Keiichirō Hirano
scrittore giapponese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Keiichirō Hirano (?, 平野 啓一郎, Hirano Keiichirō; Gamagōri, 22 giugno 1975) è uno scrittore giapponese.
Nato a Gamagōri, prefettura di Aichi nel 1975 e cresciuto a Kitakyūshū, si è laureato in legge all'Università di Kyōto[1].
Ha esordito nel 1998 con il romanzo Nisshoku, bestseller con oltre 400000 copie vendute, vincendo a soli 23 anni (tra i più giovani premiati) il prestigioso Premio Akutagawa[2] ispirandosi nei suoi primi scritti ai classici come Yukio Mishima[3].
In seguito ha pubblicato numerosi romanzi e alcune opere di saggistica oltre a raccolte di interviste e i suoi libri sono stati tradotti in varie lingue[4].
Membro dal 2008 della giuria del Mishima Yukio Prize[5], nel 2005 ha vissuto per un anno a Parigi come Ambasciatore Culturale[6] e nel 2014 è stato nominato Cavaliere dell'Ordine delle arti e delle lettere[7]. Nel 2018 ha vinto il Premio Yomiuri-bungaku con Aru otoko, da cui è stato tratto un film nel 2022.
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