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rugbista a 15 inglese (1941-2021) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
John Vivian Pullin (Aust, 1º novembre 1941 – Bristol, 5 gennaio 2021) fu un rugbista a 15 internazionale per l'Inghilterra, tallonatore del Bristol e capitano della nazionale nei primi anni settanta del XX secolo, nonché titolare in due tour dei British & Irish Lions.
John Pullin | |||||||
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Dati biografici | |||||||
Paese | Regno Unito | ||||||
Altezza | 182 cm | ||||||
Peso | 96 kg | ||||||
Rugby a 15 | |||||||
Union | Inghilterra | ||||||
Ruolo | Tallonatore | ||||||
Ritirato | 1978 | ||||||
Carriera | |||||||
Attività di club[1] | |||||||
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Attività da giocatore internazionale | |||||||
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1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito | |||||||
Statistiche aggiornate al 23 febbraio 2021 | |||||||
Pullin trascorse l'intera carriera rugbistica nelle file del Bristol, ed esordì in Nazionale inglese nel corso del Cinque Nazioni 1966 in una classica, contro il Galles. Fino al 1976, a eccezione dell'edizione 1967, fu presente in tutti i tornei delle Cinque Nazioni, vincendo quello del 1973. Proprio a tale vittoria è legato uno degli episodi più significativi della carriera di Pullin e del rugby britannico: in quel periodo le tensioni politiche generate dai troubles in Irlanda del Nord avevano provocato lo slittamento di numerose competizioni; lo stesso torneo Interbritannico di calcio non era stato disputato; dopo il Bloody Sunday (30 gennaio 1972) e il conseguente attentato incendiario all'ambasciata britannica a Dublino, i rugbisti britannici ricevettero lettere minatorie e i giocatori di Galles e Scozia si rifiutarono di disputare le loro gare esterne in Irlanda (mentre l'Inghilterra disputò il suo match casalingo contro gli irlandesi a Twickenham).
Nel 1973, invece, toccò agli inglesi giocare a Dublino: alcuni giocatori si rifiutarono (Nigel Horton, di professione agente di polizia, Peter Larter, ufficiale della Royal Air Force e potenzialmente a rischio), ma comunque l'Inghilterra, capitanata da Pullin, decise di recarsi in Irlanda a disputare il suo incontro, e per questo motivo, una volta entrata nello stadio, ricevette una standing ovation di cinque minuti. Nonostante la sconfitta per 9-18 John Pullin rilasciò una dichiarazione nel dopopartita che divenne famosa: «Non avremo giocato un granché, ma almeno a giocare ci siamo venuti»[1]. Per la cronaca, il Cinque Nazioni 1973 fu vinto a pari merito da tutte e cinque le contendenti, con una vittoria e tre sconfitte ciascuno: fu l'unico caso nella storia.
A completamento della carriera internazionale di Pullin vi sono anche 7 incontri disputati in altrettanti test match ufficiali dei British Lions nei loro tour del 1968 in Sudafrica e del 1971 in Nuova Zelanda; si ritirò nel 1978 dopo 17 stagioni al Bristol, con 296 incontri disputati e 11 mete marcate[2].
Agricoltore di professione, al termine della sua attività sportiva nel 1978 si dedicò a tempo pieno alla sua fattoria di Aust, nei pressi del Severn Bridge[3]. È morto il 5 febbraio 2021 in ospedale a Bristol[3]; le cause del decesso, attribuite a una malattia contro cui Pullin lottava da tempo[3] non sono state rese note.
Una sua biografia, uscita nel 2019, porta come titolo la sua frase più famosa, At Least We Turn Up, del dopopartita di Dublino nel 1973.
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