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vescovo cattolico tedesco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Johannes Baptist Przyklenk, noto anche con il nome portoghese di João Batista Przyklenk, (Scheuerfeld, 30 dicembre 1916 – Indaiatuba, 3 maggio 1984), è stato un vescovo cattolico e missionario tedesco.[1]
Johannes Baptist Przyklenk, M.S.F. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Pascam ut vitam habeant | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 30 dicembre 1916 a Scheuerfeld |
Ordinato presbitero | 8 dicembre 1940 |
Nominato vescovo | 1º giugno 1962 da papa Giovanni XXIII |
Consacrato vescovo | 29 luglio 1962 dal vescovo Franz Hengsbach (poi cardinale) |
Deceduto | 3 maggio 1984 (67 anni) a Indaiatuba |
Johannes Baptist Przyklenk nacque a Scheuerfeld il 1º dicembre 1933 e crebbe nel quartiere Rotthausen della città di Gelsenkirchen.[1][2]
In giovane età entrò nella congregazione dei Missionari della Sacra Famiglia e nel 1938 venne inviato come missionario in Brasile.[3] Studiò teologia al Collegium Maximum dei gesuiti a São Leopoldo.[2]
L'8 dicembre 1940 fu ordinato presbitero in Brasile. Insegnò in un collegio religioso e fu vicario cooperatore a Santo Ângelo e a Passo Fundo. Conseguì la licenza in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Nel 1947 fu eletto segretario generale della sua congregazione e prese residenza nella casa generalizia a Roma.[1]
Il 1º giugno 1962 papa Giovanni XXIII lo nominò vescovo di Januária. Ricevette l'ordinazione episcopale il 29 luglio successivo nella basilica di Santa Maria Consolatrice degli afflitti a Kevelaer dal vescovo di Essen Franz Hengsbach, co-consacranti il vescovo di Hildesheim Heinrich Maria Janssen e il vescovo ausiliare di Münster Heinrich Tenhumberg.[1]
Partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II. Si spese affinché il Concilio esortasse tutti i credenti, non solo i sacerdoti, a leggere costantemente le Sacre Scritture. Il suo suggerimento fu accolto da tre teologi del Concilio - Alois Grillmeier, Otto Semmelroth e Joseph Ratzinger - e trovò attuazione nella costituzione Dei verbum.[4]
Il 1º marzo 1976 papa Paolo VI lo nominò vicario apostolico della Norvegia Settentrionale. Il 18 marzo dell'anno successivo lo stesso pontefice lo nominò nuovamente vescovo di Januária.[1]
Il 20 luglio 1983 papa Giovanni Paolo II accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi.
Morì mentre partecipava a un incontro della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile a Indaiatuba il 3 maggio 1984 all'età di 67 anni. La sua salma, trasferita a Januária, fu vegliata da migliaia di persone e poi venne tumulata nella cripta della cattedrale di Nostra Signora dei Sette Dolori, edificio realizzato durante il suo episcopato.[1]
La genealogia episcopale è:
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