biblista cattolico francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Jean Carmignac (Parigi, 7 agosto 1914 – Viroflay, 2 ottobre 1986) è stato un presbitero e biblista francese.
Presbitero dell'arcidiocesi di Parigi, esegeta, studioso dei testi biblici e traduttore dei Manoscritti del Mar Morto, seguì il corso degli studi nel Seminario Francese di Roma e presso il Pontificio Istituto Biblico. Invitato all'École biblique et archéologique française di Gerusalemme nel 1954, venne in contatto con i manoscritti della comunità essena di Qumran presso il Mar Morto, dei quali divenne uno specialista. Fu uno dei più grandi esperti del linguaggio dei rotoli del Mar Morto che studiò per anni accumulando conoscenze importanti nella lingua ebraica/aramaica del periodo inter-testamentario. Pubblicò alcune traduzioni dei rotoli.[1] Nel 1958 fondò e diresse fino al termine della sua vita la Revue de Qumran, rivista sui testi di Qumran, coadiuvato da Émile Puech a partire dal 1976.
In base ad un approfondito studio linguistico dei vangeli sinottici, durato circa vent'anni, divenne un assertore della loro primigenia stesura in lingua ebraica e non in greco come ci sono pervenuti e, quindi, della loro datazione attorno all'anno 50. Carmignac presentò questa sua tesi nel 1984, nel libro La naissance des Evangiles Synoptiques.[2]
Le tesi che Carmignac presenta in questo libro:
Al 2023, parte degli scritti era custodita presso l'Institute Biblique, non tradotta e non disponibile per la consultazione.[3]
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