Jean Béraud nacque a San Pietroburgo con la sorella gemella Melania, poiché suo padre, scultore, lavorava probabilmente alle opere della cattedrale di Sant'Isacco. Nel 1853 suo padre morì e il giovane Béraud rientrò a Parigi con la madre, Geneviève Eugénie Jacquin, e le tre sorelle[1].
Dopo gli studi al liceo Condorcet di Parigi, seguì la via dell'arte e fu allievo di Léon Bonnat all'École des beaux-arts. Fu ammesso al "Salon" per la prima volta nel 1872, ma conobbe il successo solamente nel 1876, grazie al suo quadro Il ritorno dalla sepoltura.
Divenne quindi uno dei principali pittori e testimoni della vita parigina durante la Belle Époque, ma realizzò anche circa 200 ritratti.
Nel 1890 fondò la "Société nationale des beaux-arts", assieme a Rodin, Joseph Meissonnier e Puvis de Chavannes, e ben presto ne fu eletto vicepresidente.
Béraud fu un attento osservatore. Il suo stile è caratterizzato da un vivo realismo, che gli permise di rappresentare con acume e talvolta con fine ironia l'ambiente ovattato della borghesia parigina, i piccoli mestieri, l'ambientazione dei bistrot e le scene quotidiane nelle strade della città.
Béraud fu uno dei testimoni di Marcel Proust nel duello svoltosi a Meudon contro Jean Lorrain nel febbraio del 1897 a causa di un articolo giudicato ingiurioso su Les Plaisirs et les Jours[2].
Ricevette le insegne di Cavaliere della Legion d'Onore nel 1887, per poi essere promosso Ufficiale nel 1894.[3]
Béraud non si sposò mai e non ebbe figli. Mori a Parigi all'età di 86 anni e venne sepolto nel Cimitero di Montparnasse, Divisione 1.
Disegni
Portrait de Jean Baffier , Museo du Berry, Bourges