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Sir James Rögnvald Learmonth (Gatehouse of Fleet, 23 marzo 1895 – Broughton, 27 settembre 1967) è stato un chirurgo scozzese, pioniere della neurochirurgia[1][2].
Studiò presso la Girthon School dove suo padre, William Learmonth, era il preside, per poi passare al Kilmarnock Academy[3][4]. Dal 1913 studiò medicina presso l'Università di Glasgow[2]. I suoi studi vennero interrotti dalla prima guerra mondiale[2]. Combatté nel fronte occidentale come un ufficiale del King's Own Scottish Borderers. Alla fine della guerra raggiunse il grado di capitano[2].
Dopo la guerra, Learmonth tornò all'università[2]. Continuò la sua formazione medica a Glasgow's Western Infirmary (1921-1922)[4]. Ricevette una borsa di studiò presso la Mayo Clinic di Rochester.
Dopo il suo lavoro di ricerca negli Stati Uniti, tornò in Scozia e riprese il suo lavoro presso il Glasgow's Western Infirmary[4]. Inoltre continuò a studiare e nel 1927 conseguì il Master in Chirurgia e nel 1928 divenne un Fellow of the Royal College of Surgeons of Edinburgh[1]. Il suo lavoro di ricerca lo portò di nuovo alla Mayo Clinic per la seconda volta e lavorò lì per i successivi quattro anni[4].
Nel 1932 Learmonth ricoprì la carica di professor di chirurgia presso l'Università di Aberdeen, carica che ricoprì per i successivi sei anni[4]. Poi tenne una cattedra in chirurgia presso l'Università di Edimburgo (1939-1956)[1].
Nel 1949, Learmonth eseguì una simpaticectomia lombare su Giorgio VI per trattare la malattia vascolare del re (Malattia di Buerger)[1][5]. È stato nominato chirurgo del re in Scozia e, dopo la sua morte, come un chirurgo della regina in Scozia (1952-1960)[6].
Learmonth andò in pensione nel 1956[4]. Si trasferì a Broughton con la moglie, Charlotte Newell Bundy, che aveva incontrato e sposato nel 1925, e i loro due figli. All'inizio del 1967, Learmonth, che era un pesante fumatore, gli venne diagnosticato un cancro ai polmoni; morì nella sua casa di Broughton in quello stesso anno il 27 settembre 1967[1][4].
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