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Prospettiva
Italiana Petroli (azienda 2019)
compagnia petrolifera italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Italiana Petroli S.p.A., fino al marzo 2019 denominata Anonima Petroli Italiana S.p.A. (API), conosciuta anche come IP Gruppo API, è un'azienda privata italiana attiva nel settore dei carburanti e dei servizi alla mobilità con i marchi API e IP. È attiva nella raffinazione e distribuzione di prodotti petroliferi raffinati. Il suo fatturato si è attestato ai 6,8 miliardi di euro nel 2018[4][5][6].
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È interamente controllata da API Holding S.p.A., fondata nel 1989[7] e posseduta al 100% dalla famiglia Brachetti Peretti; il presidente di Italiana Petroli è Ugo Brachetti Peretti[8]; l’amministratore delegato è Alberto Chiarini[9].
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
La società è di proprietà della famiglia Peretti, il cui capostipite, Ferdinando Peretti, fonda l'azienda nel 1933.
L'attività è inizialmente limitata alle Marche[7] e la sede è ad Ancona[10][11]; Peretti amplia l'attività, iniziando con la costruzione di un deposito costiero a Falconara Marittima, che nel 1950 viene trasformato in una raffineria[7].
Nel 1935, il capitale sociale dell'azienda è pari a 600.000 lire[12], salite a 1 milione nel 1939[13].

Negli anni '60 l'azienda conta circa 900 stazioni e aree di servizio[7].
Nel 2005 API acquista dall'Eni la Italiana Petroli (IP), che viene fusa per incorporazione il 10 marzo 2007. Dal 2006 ha deliberato la quotazione presso la Borsa italiana[14], ma poi non è mai sbarcata a Piazza Affari.
In seguito all'acquisizione dell'IP, API consolida la sua posizione nel mercato italiano della distribuzione di carburanti vantando all'epoca una quota di mercato che si attestava intorno all'11%[15].
Nel 2017 ha ulteriormente rafforzato la sua presenza in Italia, acquisendo dalla ERG e dalla francese Total la quota azionaria del 25,16% della raffineria SARPOM di San Martino di Trecate, il polo logistico di Roma e gli oltre 2.600 distributori di carburante della rete TotalErg S.p.A[16][17][18] (società nata nel 2010 a seguito della fusione tra ERG Petroli S.p.A. e Total Italia S.p.A.) e divenendo così il secondo operatore nel settore petrolifero italiano per volumi[19][20][21].
L’11 marzo 2019 è effettiva la fusione per incorporazione di Anonima Petroli Italiana in Italiana Petroli S.p.A.[22][23] che diventa la società che guida le operazioni industriali del gruppo.
A seguito delle due operazioni commerciali, il marchio IP è stato applicato a tutte le stazioni di servizio del gruppo, ovvero a tutti i distributori che originariamente utilizzavano i marchi Total, ERG, IP ed API.

Nel dicembre 2022 il gruppo sigla un accordo con Esso italiana per rilevarne le attività nazionali, tra cui la raffineria di Trecate[24]; l'accordo non riguarda le stazioni di servizio a marchio Esso[24], già precedentemente cedute al gruppo EG[25], alle quali comunque IP distribuirà i propri carburanti. L'acquisizione viene approvata dall'antitrust nell'agosto 2023[26].
Nel 2023 IP e Macquarie Capital lanciano una joint-venture, denominata Iplanet, per l'installazione di punti di ricarica elettrica in 510 stazioni di servizio del gruppo[27]. Nello stesso anno, l'azienda celebra i 90 anni del marchio API[28].
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Principali aziende del gruppo
Le società controllate o partecipate da Italiana Petroli sono:
- Api raffineria di Ancona Spa
- Abruzzo Costiero Srl
- Apioil UK Limited
- IP
- IP services
- IP Industrial (ex Raffineria di Roma)
- Bitumtec
- Ip food & services spa
- SARPOM
Dati economici
Il bilancio consolidato 2018 (il primo dopo l'acquisizione della TotalErg) registra un fatturato netto di 6,8 miliardi di euro, l'Ebitda (aggiustato) a 251 milioni e l'utile netto di 63,1 milioni.[29]
Loghi

- Logo storico API
- Nuovo logo API
- Logo del gruppo API in uso dal 2018 insieme al marchio IP
- Logo IP (in uso anche per la rete API dal 2019)
- Logo del brand IPlanet
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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