Ismail Kadare (AFI: [ismaˈil kadaˈɾe]; Argirocastro, 28 gennaio 1936Tirana, 1º luglio 2024[1]) è stato uno scrittore, poeta, saggista e sceneggiatore albanese.

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Ismail Kadare

Considerato uno dei più grandi scrittori albanesi,[2] durante il regime comunista è stato membro dell'Assemblea del Popolo per 12 anni (1970-82)[3] e vicepresidente del Fronte Democratico dell'Albania.[4] Ha iniziato scrivendo poesie,[5] ma fu la pubblicazione del suo primo romanzo, Il generale dell'armata morta,[6] che ne fece la figura letteraria dominante in Albania e gli diede notorietà internazionale.

Le condizioni in cui Kadare visse e pubblicò le sue opere non erano paragonabili a quelle di altri paesi comunisti europei, dove un certo livello di dissenso pubblico era tollerato; la situazione in Albania era paragonabile a quella nella Corea del Nord o nell'Unione Sovietica degli anni trenta sotto Stalin. Nonostante tutto ciò, Kadare ha usato ogni occasione per attaccare il regime nelle sue opere, per mezzo di allegorie politiche.[7][8] Più romanzi di Kadare, come Concerto alla fine dell'inverno, Il mostro e Il palazzo dei sogni, sono stati banditi dallo stato.[3][4]

Biografia

Kadare nacque ad Argirocastro, città dell'Albania meridionale, dove trascorse l'infanzia e terminò la scuola superiore. In seguito si laureò nella Facoltà della Storia e Filologia presso l'Università di Tirana.[9][10] Studiò per due anni letteratura mondiale all'Istituto Gor'kij a Mosca, ma fu costretto ad abbandonare a causa del rapporto diplomatico complicato con l'Unione Sovietica.[9][10] Tornato in patria, iniziò la sua carriera come giornalista in una rivista nota nel paese come Drita ("Luce"); in breve tempo divenne noto e passò alla direzione della rivista Les letres albanaises.[11]

Inizialmente si dedicò alla poesia, passione che aveva avuto da liceale, pubblicando varie raccolte aventi successo. Nel 1963 scrisse il primo romanzo, Il generale dell'armata morta, il quale non solo risultò la sua opera principale, ma gli diede una spinta per occuparsi soprattutto di questo genere.[2] Negli anni settanta formava un trio con altri poeti albanesi, che elevarono in alto la poesia nel paese, ma limitandosi solo nella madre patria. Nel 1990 per esprimere pubblicamente a livello internazionale la propria disapprovazione nei confronti dell'immobilità della dirigenza comunista albanese, ha chiesto e ottenuto asilo politico in Francia, dove era noto anche come Ismail Kadaré.

L'opera letteraria dell'autore, che trascorse la sua vita divisa tra Tirana e Parigi, è molto varia, ma i contributi maggiori sono nel campo della poesia e del romanzo. Kadare è considerato uno dei più grandi scrittori e intellettuali europei del XX secolo e, inoltre, come una voce universale contro il totalitarismo:[12]

«La letteratura autentica e le dittature sono incompatibili... lo scrittore è nemico naturale delle dittature.[13]»

Opere

Raccolte di poesie

  • 1954 - Le ispirazioni giovanili
  • 1957 - I sogni...
  • 1961 - Il mio secolo
  • 1964 - Perché pensano queste montagne
  • 1968 - Motivi di sole
  • 1976 - Il tempo
  • 2003 - Gocce di pioggia caddero sul vetro

Narrativa

  • 1963 - Il generale dell'armata morta
  • 1968 - Le nozze
  • 1970 - I tamburi della pioggia
  • 1971 - La città di pietra
  • 1973 - L'inverno della grande solitudine
  • 1977 - Le generazione degli Hankonati
  • 1977 - L'emblema di un tempo
  • 1978 - Il ponte a tre archi
  • 1978 - La commissione delle feste
  • 1978 - Il crepuscolo degli dei della steppa
  • 1980 - Aprile spezzato
  • 1980 - Chi ha riportato Doruntina?
  • 1980 - Sangue freddo- raccolta di novelle
  • 1981 - Il palazzo dei sogni
  • 1985 - Chiaro di luna
  • 1986 - L'anno avverso
  • 1988 - Concerto alla fine dell'inverno
  • 1990 - Il mostro
  • 1991 - L'occhio del tiranno
  • 1995 - La piramide
  • 1996 - Spiritus
  • 1996 - Le spiagge d'inverno
  • 1999 - Tre canti funebri per il Kosovo
  • 1999 - La fuga del migrante
  • 1999 - Il furto del sonno reale
  • 2001 - L'anello negli altigli
  • 2001 - La città senza pubblicità
  • 2005 - Freddi fiori d'aprile
  • 2006 - Vita, avventure e morte di un attore
  • 2007 - La figlia di Agamennone
  • 2007 - L'aquila
  • 2008 - Il Successore
  • 2008 - La cena sbagliata
  • 2009 - Un invito a cena di troppo
  • 2009 - La provocazione
  • 2009 - L'impedita - requiem per Linda B.
  • 2010 - L'incidente
  • 2015 - La bambola[14]

Saggistica

  • 1981 - Una cartella per Omero
  • 1991 - Il peso della croce
  • 1995 - Albania
  • 1996 - Dialogo con Alain Bosquet
  • 1997 - Il cugino degli angeli
  • 1998 - La nazione albanese nell'entrar del terzo millennio
  • 2000 - Tempi barbari
  • 2006 - L'identità europea degli Albanesi
  • 2006 - Amleto, il principe difficile
  • 2007 - Dante, l'inevitabile
  • 2008 - Eschilo il gran perdente
  • 2018 - Kur sunduesit grinden

Filmografia

  • 2009 - Cendres et sang
  • 2008 - Time of the comet
  • 2001 - Abril despedaçado
  • 1987 - Avril brisé
  • 1983 - Il generale dell'armata morta

Onorificenze

Onorificenze albanesi

Ordine della Bandiera nazionale - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera nazionale

Onorificenze straniere

Riconoscimenti

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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