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costumista e attrice statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Irene Lentz, conosciuta come Irene (Baker, 8 dicembre 1900 – Los Angeles, 15 novembre 1962), è stata una costumista e attrice statunitense: usò nella sua carriera il solo nome di battesimo. Dopo il suo matrimonio con lo scrittore Eliot Gibbons (fratello del celebre scenografo Cedric Gibbons), usò talvolta anche il nome di Irene Gibbons.
Nata nel Montana, Irene Lentz cominciò la sua carriera cinematografica nel 1921 con un piccolo ruolo di attrice in un film di Mabel Normand, diretta da F. Richard Jones. Il regista e la giovane Irene iniziarono subito una relazione molto lunga che, alla fine, sfociò nel matrimonio. Ma, neanche dopo un anno dalle nozze, nel 1930, Jones moriva di tubercolosi. Dal suo debutto fino al 1925, Irene girò otto film, la maggior parte dei quali prodotti da Mack Sennett. L'ultima sua prova come attrice la diede nel 1925 in La vedova allegra di Erich von Stroheim, ma fu solo in un ruolo di comparsa.
Negli anni trenta, Irene iniziò a disegnare costumi per il cinema. Rimasta vedova, aveva aperto un piccolo negozio di abbigliamento per cui disegnava lei stessa i modelli. Il suo stile ebbe successo e i negozi Bullocks Wilshire, che servivano una clientela estremamente facoltosa tra cui si contavano molte stelle del cinema, le chiesero di lavorare per loro. Ben presto, anche alcune case cinematografiche richiesero la sua collaborazione. Il suo primo lavora come costumista fu in Goldie Gets Along, dove vestì Lili Damita[1]. Ma fu con Ginger Rogers che Irene ebbe, nel 1937, la sua grande occasione quando le disegnò i costumi per il film Voglio danzar con te. Da quel momento, diventò una delle costumiste più conosciute di Hollywood e tra le tante stelle che vestì si ricordano Constance e Joan Bennett, Hedy Lamarr, Claudette Colbert, Carole Lombard, Ingrid Bergman e Loretta Young.
Lavorando per il cinema, conobbe - e sposò - Elliot Gibbons, fratello di Cedric, il capo divisione della direzione artistica della MGM, il più importante e influente scenografo di Hollywood. Nel 1942, Louis B. Mayer, il capo della MGM, la mise sotto contratto come Executive Designer, carica che ricoprì fino al 1949[2]. Nel 1946, disegnò gli abiti di Lana Turner per Il postino suona sempre due volte e, nel 1948, ottenne una candidatura agli Oscar per La moglie ricca.
Il 15 novembre 1962, meno di un mese prima del sessantaduesimo compleanno, la Lentz prese una camera all'undicesimo piano del Knickerbocker Hotel di Los Angeles sotto falso nome. Si gettò dalla finestra del bagno, finendo su un'estensione del tetto 8 piani più sotto. Aveva lasciato delle righe scritte per famiglia ed amici, per il marito ammalato e per l'hotel, scusandosi per i fastidi che il suo suicidio avrebbe causato.[3] Secondo i suoi desideri ivi espressi, fu sepolta vicino al suo primo marito, il regista F. Richard Jones, nel Forest Lawn Memorial Park di Glendale.[4]
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