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Ippolito (mitologia)
personaggio della mitologia greca, figlio di Teseo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ippolito (in greco antico: Ἱππόλυτος?, Hippolytos) è un personaggio della mitologia greca. Fu un principe di Atene.
Nella mitologia romana viene identificato con Virbio [1].
Genealogia
Figlio di Teseo[1][2][3] e di Antiope[3][4] o Ippolita[3][5] o Melanippe[3][5] o Glauce[5].
Secondo la versione di Virgilio, sposò una donna di nome Aricia e divenne il padre di Virbio[6], mentre secondo altri autori latini è Ippolito stesso a essere identificato con Virbio.[7][1]
Mitologia
Riepilogo
Prospettiva
L'insieme della leggenda di Ippolito è formato da un'iniziale opera di Euripide che ne racconta la prima vita e dalle aggiunte di altri autori (greci e romani) che lo riportano in vita e lo spostano dalla Grecia all'Italia.
L'Ippolito Coronato

La versione più nota della sua leggenda è quella tramandata dall'Ippolito Coronato che racconta di un giovane che fu orgoglioso della propria verginità e che scelse di vivere casto e di dedicarsi esclusivamente al culto di Artemide ed alla caccia.
Questa sua scelta offese Afrodite che decise di punirlo facendo sì che la sua matrigna (Fedra) s'innamorasse di lui e che, dopo il suo rifiuto, si suicidasse lasciando al marito (Teseo, padre di Ippolito) un biglietto dove lo accusava di averla violentata[8].
Per questa accusa e per il dolore del padre per la perdita di Fedra, Ippolito fu esiliato dalla città e mentre conduceva il suo carro per andarsene, l'arrivo di un grosso toro fece spaventare i suoi cavalli che, imbizzarriti, lo fecero cadere a terra e lo trascinarono facendolo sbattere contro le rocce[8].
Agonizzante, Ippolito fu allora condotto a Trezene. Allora Artemide, la dea cui Ippolito era devoto, rivelò a Teseo la verità circa l'inganno di Fedra, Teseo raggiunse il figlio e fu da lui perdonato prima che questi spirasse.
Dall'Attica al Latium
Per desiderio di Artemide[1], Ippolito fu resuscitato da Asclepio[9][10][11] e una volta ritornato in vita rifiutò di perdonare il padre e si trasferì nel Latium nei pressi di Aricia, dove portò il culto di Artemide e ne divenne il re[11].
Artemide cambiò poi il suo nome in Virbio[12].
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Evocazioni artistiche

Letteratura
- Ippolito velato - Tragedia di Euripide
- Ippolito coronato - Tragedia di Euripide
- Phaedra - Tragedia di Seneca
- Hippolyte - Tragedia di Robert Garnier
- Phedre et Hippolyte - Tragedia di Nicolas Pradon
- Phedre - Tragedia di Jean Racine
- Hippolyte et Aricie - Tragedia lirica di Simon-Joseph Pellegrin (musicata da J.-P. Rameau)
- Fedra - Tragedia di Gabriele D'Annunzio
- Il Ramo d'Oro - scritto di James George Frazer
- Phaedra's Love - Opera teatrale di Sarah Kane
- Dialoghi con Leucò - opera letteraria di Cesare Pavese
Musica
- Hippolyte et Aricie - Opera musicale di Jean-Philippe Rameau
- Ippolito e Aricia - Opera musicale di Tommaso Traetta
- Fedra - Opera di Ildebrando Pizzetti (dalla Tragedia di G. d'Annunzio)
- Ippolito e Aricia - Opera musicale di Rudolf Zumsteeg
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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