Ipocapnia
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L'ipocapnia, chiamata anche acapnia, è uno stato di ridotta concentrazione di anidride carbonica nel sangue. L'ipocapnia è l'opposto dell'ipercapnia.
Sintomi
Tra i sintomi vi sono la riduzione della frequenza del respiro, un calo di pressione arteriosa e un'accelerazione della frequenza cardiaca, un aumento delle riserve alcaline.[1]
Cause
Vi sono rare disfunzioni corporee che inducono alla riduzione della pressione dell'anidride carbonica. L'iperventilazione ansiosa (sindrome da iperventilazione) causa ipocapnia e può portare (passando per uno stadio fugace di ipercapnia) a uno stato di alcalosi respiratoria, ovvero a una diminuzione di anidride carbonica e un conseguente sbilanciamento verso l'alto del pH; in questi casi può risultare utile la respirazione dentro un sacchetto, sebbene studi recenti sconsiglino la pratica. Anche l'uso di farmaci salicilati e di progesterone, l'insufficienza epatica, l'embolia polmonare possono essere altri motivi scatenanti l'ipocapnia.[1]
Altra causa può essere l'alcalosi respiratoria compensatoria con ipocapnia, perché l'organismo tenta di espellere, mediante l'emuntorio polmonare, acidi (ad es. acido carbonico H2CO3) sotto forma di CO2.
Effetti
L'ipocapnia è normalmente ben tollerata.[2] Nonostante questo l'ipocapnia produce alterazioni cerebrali (vasocostrizioni), disturbi visivi e ansietà.
Note
Voci correlate
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