Incidenti mortali di Formula 1

lista di un progetto Wikimedia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Incidenti mortali di Formula 1

Qui di seguito vengono riportati tutti gli incidenti mortali di Formula 1. Sono citati i piloti deceduti a seguito di incidenti occorsi mentre erano alla guida di una vettura di Formula 1 e gli addetti di percorso rimasti vittime di episodi accaduti nelle gare o nei test di Formula 1 in cui stavano prestando servizio.

Voce principale: Formula 1.
Thumb
Ayrton Senna, deceduto nel Gran Premio di San Marino 1994, è tra i piloti più noti ad avere trovato la morte in Formula 1.

Piloti

Riepilogo
Prospettiva

Considerazioni storico-statistiche

Dei quarantaquattro piloti di Formula 1 morti, trentadue hanno perso la vita in conseguenza di incidenti capitati nei fine settimana di campionato, quattro in quelli delle gare non titolate e otto nello svolgimento di test privati. Alla fine della stagione 2024 l'indice di mortalità dei Gran Premi validi per il titolo mondiale, 1 125 in totale (comprese le undici edizioni della 500 Miglia di Indianapolis disputate dal 1950 al 1960 che da sole furono teatro di ben otto decessi), è dello 0,0284.

Jochen Rindt (al centro), perito nel Gran Premio d'Italia 1970, vinse post mortem il titolo iridato.

Il britannico Cameron Earl, morto il 18 giugno 1952 durante un test drive a Nuneaton, nel Warwickshire, fu la prima vittima di un'auto di Formula 1.[1] Sedici piloti sono morti negli anni 1950, undici negli anni 1960, dieci negli anni 1970 – tra i quali l'austriaco Jochen Rindt nel 1970, unico campione del mondo postumo poiché deceduto nelle qualifiche del Gran Premio d'Italia a Monza –, quattro negli anni 1980, due negli anni 1990 e uno negli anni 2010. Undici di loro erano statunitensi, dieci britannici, sette italiani, quattro francesi, tre austriaci e uno per Belgio, Argentina, Germania, Messico, Paesi Bassi, Svizzera, Svezia, Canada e Brasile.

François Cevert a bordo della Tyrrell 006 su cui trovò la morte durante il Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1973.

Il decesso dell'astro nascente francese François Cevert nelle prove del Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1973 a Watkins Glen, in un'epoca in cui queste tragedie erano più frequenti, portò a un primo ripensamento sulla sicurezza dei piloti di Formula 1: scosso da quanto accaduto all'amico e compagno di squadra, Jackie Stewart fu uno dei primi a impegnarsi attivamente contribuendo, dagli anni 1970 in poi, a rendere più sicura la categoria.[2]

Dal 1994, anno della morte nel Gran Premio di San Marino a Imola del brasiliano Ayrton Senna tre volte campione del mondo,[3] al 2015, quando perì il francese Jules Bianchi dopo nove mesi di coma per l'incidente occorsogli l'anno prima nel Gran Premio del Giappone a Suzuka,[4] la Formula 1 ha attraversato più di vent'anni senza lutti.[5]

Elenco

Piloti deceduti a seguito di incidenti avvenuti nel corso dei Gran Premi di Formula 1 validi per il titolo mondiale.

Ulteriori informazioni Pilota, Data dell'incidente ...
Pilota Data dell'incidente Gara Circuito Sessione Scuderia
Stati Uniti (bandiera) Chet Miller 15 maggio 1953 500 Miglia di Indianapolis Indianapolis Motor Speedway Prove Kurtis Kraft
Stati Uniti (bandiera) Carl Scarborough 30 maggio 1953[6] 500 Miglia di Indianapolis Indianapolis Motor Speedway Gara Kurtis Kraft
Argentina (bandiera) Onofre Marimón 31 luglio 1954 Gran Premio di Germania Nürburgring Nordschleife Prove Maserati
Stati Uniti (bandiera) Manny Ayulo 16 maggio 1955 500 Miglia di Indianapolis Indianapolis Motor Speedway Prove Kuzma
Stati Uniti (bandiera) Bill Vukovich 30 maggio 1955 500 Miglia di Indianapolis Indianapolis Motor Speedway Gara Kurtis Kraft
Stati Uniti (bandiera) Keith Andrews 15 maggio 1957 500 Miglia di Indianapolis Indianapolis Motor Speedway Prove Kurtis Kraft
Stati Uniti (bandiera) Pat O'Connor 30 maggio 1958 500 Miglia di Indianapolis Indianapolis Motor Speedway Gara Kurtis Kraft
Italia (bandiera) Luigi Musso 6 luglio 1958 Gran Premio di Francia Circuito di Reims Gara Ferrari
Regno Unito (bandiera) Peter Collins 3 agosto 1958[7] Gran Premio di Germania Nürburgring Nordschleife Gara Ferrari
Regno Unito (bandiera) Stuart Lewis-Evans 19 ottobre 1958[8] Gran Premio del Marocco Circuito di Ain-Diab Gara Vanwall
Stati Uniti (bandiera) Jerry Unser 17 maggio 1959 500 Miglia di Indianapolis Indianapolis Motor Speedway Prove Kurtis Kraft
Stati Uniti (bandiera) Bob Cortner 19 maggio 1959 500 Miglia di Indianapolis Indianapolis Motor Speedway Prove Cornis
Regno Unito (bandiera) Chris Bristow 19 giugno 1960 Gran Premio del Belgio Circuito di Spa-Francorchamps Gara Cooper
Regno Unito (bandiera) Alan Stacey 19 giugno 1960 Gran Premio del Belgio Circuito di Spa-Francorchamps Gara Lotus
Germania (bandiera) Wolfgang von Trips[9] 10 settembre 1961 Gran Premio d'Italia Autodromo nazionale di Monza Gara Ferrari
Paesi Bassi (bandiera) Carel Godin de Beaufort 1º agosto 1964 Gran Premio di Germania Nürburgring Nordschleife Prove Porsche
Regno Unito (bandiera) John Taylor 7 agosto 1966[10] Gran Premio di Germania Nürburgring Nordschleife Gara Brabham
Italia (bandiera) Lorenzo Bandini 7 maggio 1967[11] Gran Premio di Monaco Circuito di Monte Carlo Gara Ferrari
Francia (bandiera) Jo Schlesser 7 luglio 1968 Gran Premio di Francia Circuito di Rouen-Les Essarts Gara Honda
Regno Unito (bandiera) Piers Courage 21 giugno 1970 Gran Premio d'Olanda Circuito di Zandvoort Gara De Tomaso
Austria (bandiera) Jochen Rindt 5 settembre 1970 Gran Premio d'Italia Autodromo nazionale di Monza Qualifiche Lotus
Regno Unito (bandiera) Roger Williamson 29 luglio 1973 Gran Premio d'Olanda Circuito di Zandvoort Gara March
Francia (bandiera) François Cevert 6 ottobre 1973 Gran Premio degli Stati Uniti d'America Watkins Glen International Qualifiche Tyrrell
Austria (bandiera) Helmuth Koinigg 6 ottobre 1974 Gran Premio degli Stati Uniti d'America Watkins Glen International Gara Surtees
Stati Uniti (bandiera) Mark Donohue 17 agosto 1975[12] Gran Premio d'Austria Österreichring Prove March-Penske
Regno Unito (bandiera) Tom Pryce[13] 5 marzo 1977 Gran Premio del Sudafrica Circuito di Kyalami Gara Shadow
Svezia (bandiera) Ronnie Peterson 10 settembre 1978[14] Gran Premio d'Italia Autodromo nazionale di Monza Gara Lotus
Canada (bandiera) Gilles Villeneuve 8 maggio 1982[15] Gran Premio del Belgio Circuito di Zolder Qualifiche Ferrari
Italia (bandiera) Riccardo Paletti 13 giugno 1982 Gran Premio del Canada Circuito di Montréal Gara Osella
Austria (bandiera) Roland Ratzenberger 30 aprile 1994 Gran Premio di San Marino Autodromo Enzo e Dino Ferrari Qualifiche Simtek
Brasile (bandiera) Ayrton Senna 1º maggio 1994[16] Gran Premio di San Marino Autodromo Enzo e Dino Ferrari Gara Williams
Francia (bandiera) Jules Bianchi 5 ottobre 2014[17] Gran Premio del Giappone Circuito di Suzuka Gara Marussia
Chiudi

Altri piloti della massima formula deceduti a seguito di incidenti avvenuti al di fuori delle gare titolate.

Ulteriori informazioni Pilota, Data dell'incidente ...
Pilota Data dell'incidente Gara o luogo del test Circuito Sessione Scuderia
Regno Unito (bandiera) Cameron Earl 18 giugno 1952 Nuneaton MIRA Test ERA
Belgio (bandiera) Charles de Tornaco 18 settembre 1953 Modena Aerautodromo di Modena Test Ferrari
Italia (bandiera) Mario Alborghetti 11 aprile 1955 Gran Premio di Pau Circuito di Pau Gara Maserati
Italia (bandiera) Eugenio Castellotti 14 marzo 1957 Modena Aerautodromo di Modena Test Ferrari
Stati Uniti (bandiera) Harry Schell 13 maggio 1960 BRDC International Trophy Circuito di Silverstone Qualifiche Cooper
Italia (bandiera) Giulio Cabianca 17 febbraio 1961 Modena Aerautodromo di Modena Test Cooper
Messico (bandiera) Ricardo Rodríguez 1º novembre 1962 Gran Premio del Messico[18] Autódromo Hermanos Rodríguez Prove Lotus
Regno Unito (bandiera) Bob Anderson 14 agosto 1967 Silverstone Circuito di Silverstone Test Brabham
Svizzera (bandiera) Jo Siffert 24 ottobre 1971 Brands Hatch Victory Race Circuito di Brands Hatch Gara BRM
Stati Uniti (bandiera) Peter Revson 22 marzo 1974 Midrand Circuito di Kyalami Test pre-gara Shadow
Francia (bandiera) Patrick Depailler 1º agosto 1980 Hockenheim Hockenheimring Test Alfa Romeo
Italia (bandiera) Elio De Angelis 14 maggio 1986[19] Le Castellet Circuito Paul Ricard Test Brabham
Chiudi

Addetti di percorso

Nel corso degli anni sei addetti di percorso sono morti in pista durante quattro gare e un warm up. È ricordato per la straziante dinamica e fatalità l'incidente accaduto al Gran Premio del Sudafrica 1977 dove Frederik Jansen van Vuuren, un diciannovenne addetto di gara come pompiere, mentre stava attraversando il tracciato di Kyalami con un estintore per prestare soccorso a Renzo Zorzi, fu investito da Tom Pryce a 270 km/h: il giovane morì sul colpo e l'estintore colpì al capo Pryce uccidendolo a sua volta all'istante.[20]

In precedenza la guardia Richard Huttner e il segnalatore Manfred Schaller erano morti nel warm up del Gran Premio d'Austria 1975 in seguito all'incidente mortale di Mark Donohue.[21] Al Gran Premio d'Italia 2000 il volontario CEA Paolo Gislimberti fu colpito da una ruota staccatasi dall'auto incidentata di Heinz-Harald Frentzen.[22][23] Nel Gran Premio d'Australia 2001 un altro pneumatico, volato via dopo scontro tra le macchine di Jacques Villeneuve e Ralf Schumacher, uccise Graham Beveridge.[24] Infine al Gran Premio del Canada 2013 Mark Robinson fu travolto dalla gru mobile usata per rimuovere la vettura di Esteban Gutiérrez.[25]

Note

Bibliografia

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.