album di Britney Spears del 2003 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
In The Zone è il quarto album della cantante statunitenseBritney Spears. È stato pubblicato in tutto il mondo il 12 novembre 2003 dalla casa discografica Jive Records.[30] L'album ha venduto 609000 copie nella sua settimana di uscita nei soli Stati Uniti,[31] debuttando alla prima posizione della classifica Billboard 200, e rompendo il record stabilito dalla stessa Spears (tre album tutti al primo posto), rendendola così la prima artista donna ad avere i suoi primi quattro album in prima posizione nella classifica.[32]
Con quest'album, la Spears iniziò a lavorare maggiormente sulla stesura dei testi, co-scrivendo 8 delle 12 canzoni presenti.[32] I singoli estratti da In the Zone ebbero maggior successo di quelli dell'album precedente nella classifica Billboard Hot 100: Toxic divenne il singolo della Spears con la maggior posizione in classifica da quattro anni; Everytime entrò nelle prime venti posizioni, mentre Me Against the Music e Outrageous rispettivamente nelle prime quaranta e prime ottanta. In Australia, i primi tre singoli dell'album (Me Against the Music, Toxic e Everytime) arrivarono tutti in prima posizione.[33][34][35]In the Zone divenne l'ottavo album del 2003 in termini di vendite, dopo soli due mesi dalla pubblicazione.[36]
Britney Spears, Avant, Bloodshy, Jimmy Harry, R. Kelly, Brian Kierulf, Steve Lunt, Penelope Magnet, Matrix, Moby, Josh Schwartz, Guy Sigsworth, Shepard Soloman, Mark Taylor, Trixster
Dopo il Dream Within a Dream Tour, in supporto dell'album Britney, la Spears annunciò di volersi prendere una pausa dal mondo della musica per sei mesi. Invece, il 5 novembre 2002 rivelò di aver iniziato a lavorare sul suo album successivo assieme a produttori sconosciuti.[37] Il 6 dicembre dello stesso anno, annunciò che stava lavorando col produttore statunitense Darkchild, con cui aveva già lavorato per la reinterpretazione di I Love Rock 'n' Roll. Intervistata sulla direzione musicale che avrebbe preso l'album, la Spears rispose: "Dovrebbe nascere spontaneamente da quello che provi in quel momento. ... Io sono solo in studio a lavorare e a lasciarle scorrere. Quello che verrà fuori, verrà fuori".[38] Nel gennaio del 2003, la cantante registrò tre canzoni col musicista statunitense Fred Durst[39] e col team di produzione The Matrix per altre tre.
Nel luglio del 2003, il DJ statunitense Moby parlò della canzone registrata con la Spears, Early Mornin', da lui definita "meditata e atmosferica. È molto semplice e, in mancanza di una definizione migliore, sexy".[40] Gli altri produttori coinvolti nel progetto furono 7 Aurelius, Mark Taylor e RedZone.[40] Anche Diddy annunciò di aver prodotto due canzoni per l'album.[41]
La compositrice Cathy Dennis propose alla Spears una canzone intitolata Sweet Dreams My LA Ex, che sottendeva una risposta al singolo Cry Me a River di Justin Timberlake, dopo l'invenzione dei media sul fatto che la canzone riguardasse la rottura tra Timberlake e la Spears; comunque, la Spears scartò la canzone, poi offerta a Rachel Stevens per il suo album di debutto.[42]
Il titolo dell'album (che inizialmente doveva essere "Get in the Zone")[43] deriva da una frase ricorrente presente nel singolo di lancio dell'album, Me Against the Music.
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In questo disco si nota una maggiore maturità musicale di Britney.
Innanzitutto per la varietà di generi contenuti, dal R&B, al Rap, Elettro, pop e reggaeton ed altri ancora.
Britney collabora alla produzione di testi e canzoni, essendo coautrice di nove tracce e lavorando con Madonna, Ying Yang Twins (nei duetti) e Avant, Bloodshy, Jimmy Harry, R. Kelly, Brian Kierulf, Steve Lunt, Penelope Magnet, Matrix, Moby, Josh Schwartz, Guy Sigsworth, Shepard Soloman, Mark Taylor, Trixster (come produttori).
Un album molto variegato dal punto di vista musicale ma uguale dal punto di vista del significato delle tracce.
Nell'album infatti si parla dell'amore in tutte le sue forme: passa infatti dall'amore per la danza all'amore passionale e all'amore romantico.
Tra le tracce più importanti ricordiamo Me Against the Music (con Madonna), la hit Toxic (prodotta da Bloodshy&Avant), la sensuale Breathe on Me, la controversa Touch of My Hand (inno alla masturbazione femminile) e la romantica Everytime prodotta da Guy Sigsworth.
Il responso della critica a In the Zone fu generalmente favorevole. In accordo con Metacritic, che da un voto in scala 100 in base alle recensioni della critica, l'album ricevette un punteggio di 66, con tredici recensioni.[44]
Dall'album è stata estratta la hit Toxic, singolo che ha portato la Spears a vincere il suo primo Grammy nella categoria "Best Dance Recording".[45]
Le recensioni all'album furono miste:
Stylus Magazine diede all'album una D e ha rimproverato le scelte della Spears: "In definitiva, In the Zone soffre pesantemente della transizione di Britney da audace adolescente a donna sessualmente potente. Britney doveva incaricarsi della direzione da intraprendere nella sua carriera invece di essere prostituita senza pietà dal suo management, avrebbe dovuto essere in grado di produrre qualcosa con qualche parvenza musicale."[46]
Il The Guardian lodò le melodie dell'album e lo sforzo della Spears dando 4 stelle su 5 e scrivendo: "Al contrario dei precedenti album di Britney, In the Zone non ha alcun riempitivo e nessuna cover scadente, ma solo 57 varietà di blue-chip hit-factory pop. C'è hip-hop, deep house, R&B in stile Neptunes, l'onnipresente ritmo da Diwali e, la più importante, un sacco di Madonna".[47]
La compagnia NPR inserì In the Zone tra i 50 più importanti album del decennio,[48] elogiandone la varietà di stili musicali e la qualità della produzione, citando Toxic e Everytime come esempi rilevanti. Elogi andarono anche alla versalità della Spears come artista: "Mentre un decennio di storia di ossessione da celebrità, il voyeurismo dei paparazzi e i tentativi (in conflitto tra loro) di sessualità femminile e maternità sono scritti sul corpo della Spears, un decennio di storia fatto di pop impeccabile è scritto nel suo lavoro".[49]
Il terzo singolo, Everytime, è stato estratto nel maggio 2004, mentre in Italia viene pubblicato il 12 dicembre. Raggiunge la vetta in Australia, Irlanda, Ungheria e Regno Unito. Fu molto apprezzata dalla critica e nel mondo.
Me Against the Music (Rishi Rich's Desi Kulcha Remix feat. Madonna) – 4:31 (Britney Spears, Madonna, Christopher Stewart, Thabiso "Tab" Nikhereanye, Penelope Magnet, Terius Nash, Gary O'Brien) – Bonus track mondiale
The Answer – 3:55 (Sean Combs, Ryan Leslie) – Bonus track internazionale
Don't Hang Up – 4:02 (Britney Spears, Joshua M Schwartz) – Bonus track UK, giapponese e australiana
Nella primavera 2005, circa un anno e mezzo dopo la release dell'album, ne venne rilasciata nel mercato americano una versione DualDisc che includeva la tracklist americana da 13 tracce nel lato CD, e la stessa tracklist corredata da photogallery e accompagnata dai video musicali Toxic, Everytime e Chris Cox Megamix nel lato DVD.
L'edizione americana del DualDisc aveva il lato DVD impostato sul codice regionale 1, quindi non era visibile negli altri continenti; ma circa sei mesi dopo, in autunno, venne rilasciato anche nel mercato internazionale con la stessa tracklist dell'edizione americana, ma la confezione leggermente modificata, e il codice regionale reso ovviamente compatibile per ciascun continente.
Vocals: Britney Spears
Orchestra: Algozee, Tumbi
Keyboards: Steve Anderson, DaCorna Boyz, Kendall D. Nesbitt
Multi-instruments: Avant Arranger, Bloodshy, Moby
Background vocals: Britney Spears, B.U.D., Blackcell, Courtney Copeland, Kara Dioguardi, Roxanne Estrada, Emma Holmgren, Jennifer Karr, R. Kelly, Kyron Leslie, Penelope Magnet, Matrix, Emma Roads, Chyna Royal, Wizardz of Oz, Ying Yang Twins
Background vocals, Multi-instruments: Roy "Royalty" Hamilton, Chris "Tricky" Stewart
Guitar, Keyboards: Jimmy Harry, Brian Kierulf
Guitar: Henrik Jonback, Donnie Lyle, Josh Schwartz
Bass: Thomas Lindberg
Personale di produzione
Producers: Britney Spears, Avant, Bloodshy, Jimmy Harry, R. Kelly, Brian Kierulf, Steve Lunt, Penelope Magnet, Matrix, Moby, Josh Schwartz, Guy Sigsworth, Shepard Soloman, Mark Taylor, Trixster, Diddy
Production Coordination: Vanessa Letocq
Engineers: Avant, Bloodshy, Chris Fudurich, Andy Gallas, Abel Garibaldi, Brad Gilderman, Brian Kierulf, Sean Magee, Matrix, Sean McGhee, Ian Mereness, Moby, Pablo Munguia, Josh Schwartz, Mark "Spike" Stent, Rich Tapper, Mark Taylor, Brian "B Luv" Thomas
Assistant Engineers: J.D. Andrew, Steve Bearsley, Tom Bender, Blackcell, Josh Copp, Cathy Dennis, Matt Furnidge, Rob Haggert, Vance Hornbuckle, Charles McCrorey, Jason Mlodzinski, Andrew Nast, Jonas Ostman, Jason Rankins, Tim Roberts, Rich Tapper, David Treahearn, Seth Waldmann, Nathan Wheeler, Jong Uk Yoon, Antony Zeller
Digital Editing: Avant, Bloodshy, John Hanes, Brian "B Luv" Thomas, Paul PDub Walton, Dan Yashiz
Mixdown Producer: Serban Ghenea
Mixing: Niklas Flyckt, Mick Guzauski, R. Kelly, Matrix, Sean McGhee, Mark "Spike" Stent, Mark Taylor
Remixing: Rishi Rich
Editing: Sean McGhee
Programming: Steve Anderson, Avant, Bloodshy, Abel Garibaldi, Jimmy Harry, Brian Kierulf, Ian Mereness, Moby, Chris "Tricky" Stewart
Mastering: Tom Coyne
Arrangers: Avant, Bloodshy, Roy "Royalty" Hamilton, Jimmy Harry, Steve Lunt, Penelope Magnet, Chris "Tricky" Stewart
String Arrangements: Ed Alton, Janson & Janson
Instrumentation: Guy Sigsworth
Conductor: Janson & Janson
Pro-Tools: Dug Hanes, John Hanes
Vocal Producers: Penelope Magnet, Trixster
Vocal Engineers: Brian Kierulf, Mark "Spike" Stent, Brian "B Luv" Thomas, Mike Tucker
Vocal Editing: Brian Kierulf, Mike Tucker
Vocal Arrangement: Penelope Magnet, Trixster
Design: Jackie Murphy
Photography: Patrick Demarchelier, Ranjit
Stylists: Ray Brown, Lori Goldstein, Mary Alice Stephenson
Tra tutti gli album di Britney Spears, In the Zone è quello che, a discapito del successo riscosso dei vari singoli estratti, ha avuto minor impatto nella classifica italiana: è rimasto nella top 20 per una sola settimana, alla posizione numero 16, che è la più bassa raggiunta da un album della Spears al suo debutto in Italia.[51] L'album è stato più fortunato a livello di vendite a lungo termine: è certificato disco d'oro nel Bel Paese, superando così in quanto a copie Femme Fatale e Britney Jean.
Ulteriori informazioni Classifica (2003), Posizione massima ...
IFPI Norsk platebransje, su ifpi.no, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 26 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2007).
Australian Recording Industry Association, Australian Albums Chart, su australian-charts.com, Australian Charts, 30 novembre 2003. URL consultato il 17 luglio 2009.
Recording Industry Association of New Zealand, New Zealand Albums Chart, su charts.org.nz, New Zealand Charts, 14 aprile 2004. URL consultato il 17 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).