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romanzo scritto da Carlos Ruiz Zafón Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il gioco dell'angelo (El juego del ángel) è un romanzo del 2008 dello scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón, che fa seguito al best seller L'ombra del vento di cui riprende l'ambientazione e alcuni personaggi.
Il gioco dell'angelo | |
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Titolo originale | El juego del ángel |
Autore | Carlos Ruiz Zafón |
1ª ed. originale | 2008 |
1ª ed. italiana | 2008 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | gotico |
Lingua originale | spagnolo |
Ambientazione | Barcellona, 1920 |
Protagonisti | David Martín |
Altri personaggi | Isabella Gispert, Cristina, Pedro Vidal |
Preceduto da | L'ombra del vento |
Seguito da | Il prigioniero del cielo |
«Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia.»
Nella Barcellona cupa e tumultuosa degli anni venti, il giovane David Martín lavora come inserviente in un giornale locale e sogna di diventare uno scrittore. Grazie alla raccomandazione del conte Pedro Vidal, suo protettore da quando è rimasto orfano, Martín riesce a pubblicare un racconto sul giornale e il successo comincia a sorridergli.
Sempre grazie a Vidal ottiene un contratto con un piccolo editore con cui inizia a pubblicare una serie di libri intitolata La città dei maledetti con lo pseudonimo di Ignatius B. Samson. Per mantenere i ritmi richiesti dalla sua nuova carriera di scrittore professionista Martín inizia a dedicarsi solo alla scrittura chiuso all'interno della sua nuova tetra dimora, "la casa della torre", e trascurando la salute e i rapporti interpersonali. Le uniche persone con cui continua ad avere un rapporto in questo periodo sono il vecchio libraio Sempere, il suo mentore Vidal e la giovane Cristina, figlia dell'autista del conte, di cui Martín è da sempre perdutamente innamorato.
Turbato dai suoi continui mal di testa, Martín decide di andare da un medico scoprendo di avere un tumore al cervello e un solo anno di vita da vivere. Stanco di scrivere libri dozzinali sotto pseudonimo decide di lavorare per far pubblicare il primo libro col suo vero nome, dedicandovi anima e corpo. Nel frattempo, su richiesta di Cristina, riscrive segretamente le bozze del libro che il conte Vidal sta tentando di completare senza successo da vari anni. I due libri usciranno quasi contemporaneamente, ma mentre il libro di Martín sarà un clamoroso fiasco, quello da lui scritto per Vidal si rivelerà un successo di pubblico e critica. A completare la depressione di Martín arriva anche la notizia del matrimonio fra Vidal e Cristina.
Perse ormai tutte le speranze, Martín decide di cedere alla proposta dell'enigmatico editore francese Andreas Corelli che gli promette centomila franchi e la guarigione dal tumore in cambio del suo impegno per scrivere un libro che possa fungere da testo sacro per una nuova religione. Riconquistata la salute in seguito a un enigmatico sogno durante una visita alla casa dell'editore Corelli, Martín torna alla sua casa e si mette all'opera, riguadagnando anche un po' di buon umore grazie alla compagnia di Isabella, una giovane aspirante scrittrice raccomandatagli dal libraio Sempere, che inizia a vivere con lui per imparare il mestiere. L'improvvisa morte dei suoi due vecchi editori, a cui era legato da un contratto capestro, fa però capire a Martín di essere andato a finire in una situazione poco limpida, oltre a svegliare l'interesse del commissario Víctor Grandes, che inizia a svolgere indagini sul suo conto.
Anche Martín inizia a svolgere indagini sul suo inquietante "principale" Andreas Corelli e sull'avvocato Diego Marlasca, vecchio inquilino della "casa della torre", morto in circostanze misteriose dopo aver anche lui, molti anni prima, ricevuto da Corelli il compito di creare una religione. Mano a mano che l'indagine procede, Martín scopre di trovarsi al centro di un complotto ordito dal vecchio Marlasca, che in realtà è ancora vivo e cerca di ottenere salvezza per la sua anima sacrificando quella del giovane scrittore. Per centrare il suo obiettivo, Marlasca non esita a causare la morte di numerose persone attorno a Martín, fra cui il vecchio Sempere. L'amata Cristina, che nel frattempo si era separata dal conte Vidal, verrà portata alla morte dal diabolico Corelli.
Martín, ormai solo e condannato alla dannazione per aver accettato l'offerta di Corelli, riesce infine a uccidere Marlasca prima di abbandonare definitivamente Barcellona lasciando alle sue spalle la sua ex-assistente Isabella, che nel frattempo si è fidanzata con il giovane figlio del libraio Sempere. Il romanzo si chiude nel 1945 con Martín che vive su una spiaggia senza nome, condannato a un'eterna giovinezza da passare in solitudine. Qui incontra nuovamente Corelli che porta con sé una bambina che si rivelerà essere Cristina: Martín avrà la possibilità di rimediare agli errori che hanno causato la morte del suo amore, ma sarà anche condannato a vederla crescere, invecchiare e morire, mentre lui rimarrà sempre giovane.
Nel finale del libro, in una lettera, Isabella afferma di avere avuto un figlio, Daniel.
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