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Il castello dei Pirenei (Magritte)

dipinto di René Magritte Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Il castello dei Pirenei (Le Château des Pyrénées) è un dipinto (olio su tela, 200 × 145 cm) di René Magritte del 1959 situato nell'Museo d'Israele di Gerusalemme. Viene citata fra le opere più note e rappresentative del pittore.[1]

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Venne commissionata dall'avvocato e amico Harry Torczyner che, fra i vari soggetti proposti dall'artista, scelse quello di una roccia sormontata da un castello.[2] L'enorme macigno dell'opera è inoltre situato sopra un oceano mentre lo sfondo è dominato da un cielo nuvoloso

Secondo quanto riportato in una delle numerose lettere scritte fra i due, Magritte dichiarò che il quadro "non è esente da rigore, addirittura da durezza" riferendosi all'atmosfera che si viene a determinare per la pittura precisa e omogenea.[2] Secondo alcune testimonianze, l'opera sembra ispirarsi all'isola volante di Laputa apparsa ne I viaggi di Gulliver.[3]

La roccia dell'opera è un riferimento "alla permanenza e alla memoria che si contrappongono ad elementi mutevoli quali il mare",[1] sebbene secondo altre fonti simboleggi "la speranza che domina sul mare scuro".

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