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Inno del partito nazionalsocialista dei lavoratori tedesco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Das Horst-Wessel-Lied (Il canto di Horst Wessel), altrimenti nota col nome di Die Fahne hoch (In alto la bandiera), fu l'inno ufficiale del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) dal 1930 al 1945. Quando dal 1933 al 1945 il Partito Nazionalsocialista fu l'unico legalmente ammesso, Horst-Wessel-Lied divenne l'inno della Germania insieme alla prima strofa del Lied der Deutschen.
Horst-Wessel-Lied | |
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Disco in gommalacca di Horst-Wessel-Lied | |
Artista | |
Autore/i | Horst Wessel |
Genere | marcia militare |
Data | 1929 |
Durata | 3:21 |
Campione audio | |
"Horst-Wessel-Lied" (interpretazione del 1936) |
Il testo fu scritto da Horst Wessel e pubblicata il 29 settembre 1929 sul giornale di Goebbels, Der Angriff ("L'attacco"), e ricordava i nazionalsocialisti caduti sotto gli spari del "Fronte Rosso" e dei "Reazionari". Wessel aveva già scritto altre canzoni per la SA imitando e riprendendo consapevolmente canti comunisti diffusi anche nel gruppo paramilitare Roter Frontkämpferbund con l'intento di provocarne i membri e creare rivolte.
Dopo la sua morte avvenuta nel 1930, Wessel venne riportato ufficialmente come l'autore della musica oltre che del testo ma già tra 1930 e il 1933, numerosi critici in Germania riportarono che la musica utilizzata per il testo avesse in realtà una tradizione ben più vecchia facendo notare le somiglianze con O Store Gud, un inno religioso di origine svedese (tradotto in tedesco nel 1907 e poi in inglese negli anni Venti come How Great Thou Art) con una melodia molto simile. Ogni criticismo sul brano e ogni dubbio sulla vera autorialità da parte di Horst Wessel divenne impossibile dopo il 1933 in quanto divenne reato dopo che il nazionalsocialismo prese il potere in Germania.
La fonte più evidente della melodia e sulla melodia del Königsberg-Lied, canto dei veterani della nave Königsberg ampiamente diffuso nei Freikorps e a sua volta derivata da un canto popolare.
Nel 1936 il critico musicale tedesco Alfred Weidemann pubblicò un articolo in cui affermò di aver individuato l'origine della melodia in una composizione del 1865 di Peter Cornelius conosciuta come Urmelodie che venne definita dal suo autore come una "melodia folkloristica viennese"
Horst Wessel, nato nel 1907, a Bielefeld, era figlio di un pastore protestante, Ludwig Wessel, trasferitosi a Berlino poco dopo la sua nascita, dove il padre aveva ricevuto l'incarico di dirigere la parrocchia di San Nicola. Nel 1925 entrò a far parte della sezione berlinese delle Sturmabteilung (SA), iniziò gli studi universitari alla facoltà di diritto e venne ammesso nell'associazione studentesca Corps Normannia Berlin. Il suo nome divenne noto tra i comunisti per guidare abitualmente le SA in attacchi e rappresaglie contro di loro su ordine di Goebbels nei dintorni del Fischerkiez, all'epoca un distretto estremamente povero di Berlino.
Alienatosi dalla sua famiglia a causa delle sue simpatie politiche, Wessel si trasferì insieme alla sua fidanzata, la prostituta ventitreenne Erna Jänicke, in un stanza a Große Frankfurter Straße (oggi Karl-Marx-Allee), la cui proprietaria di casa, Elisabeth Salm, era la vedova di un membro del partito comunista. Dopo alcuni mesi, a seguito di un alterco con Wessel per degli affitti non pagati e sospettando che Jänicke lavorasse nell'abitazione in qualità di prostituta per conto di Wessel, chiese ai due di lasciare l'abitazione ma Wessel rifiutò, al che Salm chiese allora aiuto a degli amici e compagni di partito del defunto marito. Successivamente il 14 gennaio 1930, Wessel venne sparato da due membri del partito comunista, uno dei quali venne individuato in Albrecht Höhler detto Ali. Wessel morì il 23 febbraio per un'infezione contratta in ospedale. Höhler venne accusato dell'omicidio e condannato a sei anni di prigione. Successivamente alla presa al potere del Partito nazista tre anni dopo venne ucciso sommariamente da membri delle SA nel 1933.
Prima della morte di Wessel, Joseph Goebbels, futuro Ministro della propaganda del Terzo Reich, aveva tentato di creare delle figure di "martiri nazisti" per scopi propagandistici, il primo di essi fu un membro delle SA chiamato Hans-Georg Kütemeyer, il cui cadavere venne ritrovato in un canale poche ore dopo aver presenziato a un discorso di Hitler allo Sportpalast il 17 novembre 1928. Goebbels tentò di far passare la sua morte come un omicidio politico organizzato dai comunisti seppur le prove fornite dalle indagini dimostrarono che fu in realtà un suicidio. Con l'aggressione a Wessel, Goebbels trovò una figura più adatta a rivestire il ruolo di martire per la causa nazista e contribuì alla mitologizzazione della sua vita e a renderlo una figura di propaganda ancora prima della sua morte. Goebbels ebbe occasione di visitare Wessel in ospedale e incontrare sua madre da cui trasse elementi per la sua biografia rappresentandolo come un "sognatore idealista" che aveva tentato di salvare una prostituta dalla strada e che era rimasto vittima di nemici politici.
Wessel era ricoverato all'ospedale St.-Josef di Berlino dove i medici erano riusciti a salvarlo e a fermare l'emorragia pur non riuscendo a rimuovere un proiettile dal cervelletto, nonostante ciò le condizioni di Wessel si stabilizzarono e riuscì a tornare a casa ma morì il 23 febbraio per le conseguenze di una infezione contratta mentre era in ospedale. A seguito della sua morte Goebbels definì propagandisticamente la vita di Wessel unendo elementi reali e di finzione al fine di trasformarlo in un martire per il partito e dichiarò la marcia Horst-Wessel-Lied (il canto di Horst Wessel Song) come inno ufficiale del partito nazionalsocialista venendo eseguita al suo funerale. Il funerale di Wessel avvenne il primo marzo 1930 divenendo uno dei primi venti propagandistici di massa del nazismo e, contrariamente a quanto riportato da fonti naziste, senza alcun attacco alla processione funebre. Da quel momento il canto divenne abituale durante le parate della SA.
Secondo lo storico austriaco Oliver Rathkolb la canzone venne creata con lo scopo di creare una versione nazista de L'Internazionale.
Con la salita al potere di Hitler nel gennaio del 1933, l'Horst-Wessel-Lied divenne ufficialmente un simbolo nazionale nel maggio di quell'anno e divenne anche una sorta di secondo inno nazionale tedesco.
Nel 1939 Adolf Hitler ordinò che Il canto dei tedeschi fosse eseguito in un tempo relativamente lento,[1] in modo che fosse una melodia che consacrasse la Nazione, e che fosse immediatamente seguito dall'esecuzione del Canto di Horst Wessel, che doveva essere invece eseguito con un tempo più veloce, come una canzone di lotta rivoluzionaria. Questa combinazione prese il nome di Lieder der Nation (Canti della nazione); di norma veniva eseguita la prima strofa di ciascuno dei due brani.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta della Germania nazista, l'esecuzione del Horst-Wessel-Lied (ed inizialmente anche del Lied der Deutschen) venne proibita. Suonare o cantare il brano in pubblico è tuttora illegale secondo il codice penale della Repubblica Federale di Germania (articoli 86 ed 86a).
«1. Die Fahne hoch!
Die Reihen fest (/dicht/sind) geschlossen!
SA marschiert
Mit ruhig (/mutig) festem Schritt
2. Die Straße frei
Den braunen Bataillonen
Die Straße frei
Dem Sturmabteilungsmann!
3. Zum letzten Mal
Wird Sturmalarm (-appell) geblasen!
Zum Kampfe steh'n
Wir alle schon bereit!
4. Die Fahne hoch!
Die Reihen fest (/dicht/sind) geschlossen!
SA marschiert
Mit ruhig (/mutig) festem Schritt
«1. In alto la bandiera,
i ranghi ben serrati!
Le S.A. marciano
con passo calmo (/coraggioso) e sicuro.
2. Sgombra [sia] la strada
per le Camicie Brune!
Sgombra [sia] la strada
per gli uomini delle squadre d'assalto!
3. Per l'ultima volta
si suona la carica (/l'appello)!
Per la lotta
siamo tutti già pronti.
4. In alto la bandiera,
i ranghi ben serrati!
Le S. A. marciano
con passo calmo (/coraggioso) e sicuro.
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