Castelnuovo (Montenegro)
comune montenegrino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Castelnuovo[1][2][3][4][5][6] (anche Castelnuovo di Cattaro o Castelnuovo in Dalmazia; in montenegrino e serbo Herceg Novi/Херцег Нови, già Ercegnovi[6]; in veneto Castelnòvo o Castelnòvo de Càtaro; in greco-bizantino Νεόκαστρον/Neókastron) è un comune del Montenegro situato nella Dalmazia meridionale lungo la costa adriatica, all'ingresso delle Bocche di Cattaro, non lontano dal confine con la Croazia.
Castelnuovo comune | |
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(CNR, SR) Herceg Novi, Херцег Нови | |
Vista della città dal porto. | |
Localizzazione | |
Stato | Montenegro |
Amministrazione | |
Sindaco | Stevan Katić (Fronte Democratico) |
Territorio | |
Coordinate | 42°27′07″N 18°32′12″E |
Altitudine | 40 m s.l.m. |
Superficie | 235 km² |
Abitanti | 30 864 (2011) |
Densità | 131,34 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | montenegrino |
Cod. postale | 85340 |
Prefisso | +382 31 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | HN |
Nome abitanti | castelnuovesi |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Castelnuovo, con 12 739 abitanti, è capoluogo e centro principale del comune che si estende dalla penisola di Prevlaka allo Stretto delle Catene (Verige). La cittadina è un centro turistico di prim'ordine.
L'area delle Bocche di Cattaro è caratterizzata da un clima mediterraneo con estati secche e calde ed inverni miti. Castelnuovo è poi dotata di un microclima particolare, dovuto all'esposizione della città verso sud, alla vicinanza del mare aperto e all'entroterra montagnoso che impedisce il passaggio di masse di aria fredda.
Durante l'anno a Castelnuovo vi sono circa 200 giornate di sole, con una media di 10,7 ore diurne a luglio ed agosto. La temperatura media annuale è di 16,2 °C, con oscillazioni diurne di 4 °C. La temperatura media da maggio a settembre si aggira intorno ai 25 °C, il che permette una stagione balneare di quasi cinque mesi (la temperatura dell'acqua in estate è tra 22 e 26 °C).
Per quanto riguarda le precipitazioni, la media è di 1 930 mm. Il tasso di umidità dell'aria varia tra il 63% dell'estate e l'80% dell'autunno.
Oltre ad essere famosa per la salubrità del clima, Castelnuovo è un rinomato centro di cura, grazie ai fanghi marini di Igalo (igaljsko blato), leggermente radioattivi, che vengono utilizzati per numerose applicazioni terapeutiche. La città è del pari un centro termale, nota per le sue fonti (igaljske slatine).
I primi abitanti noti dei dintorni di Castelnuovo furono gli Illiri, anche se già nel V secolo a.C. la regione era ben nota ai commercianti greci. La regione fu presa dai Romani nel III secolo a.C. e rimase parte dell'Impero romano d'Occidente fino alla caduta di quest'ultimo (476); dopodiché passò per sei secoli a Bisanzio.
Risale invece al VI secolo l'arrivo delle prime popolazioni slave, che si insediarono fittamente nella regione delle Bocche, creando i primi autogoverni (Dračevica, ducato di Zeta). Successivamente venne l'epoca delle signorie Nemanjić, Vojinović e Balšići.
La città di Castelnuovo fu fondata però molto più tardi, nel 1382, col nome di Sveti Stefan ("Santo Stefano") dal bano bosniaco re Tvrtko I, che voleva crearsi un proprio porto per affrancarsi dalle città mercantili di Ragusa e Cattaro. I nomi Castrum Novum, Castel Nuovo e Herceg Novi, con cui la città è divenuta in seguito nota, sono dovuti appunto al fatto che si tratta di una delle città dell'Adriatico di più recente fondazione.
Il nome originale della città (Herceg Novi) conserva anche un riferimento al duca Stjepan Vukčić Kosača, sotto il quale Castelnuovo conobbe una grande fioritura: il titolo ducale (herceg; cfr. il tedesco Herzog) venne difatti attribuito alla città e alla provincia dell'Erzegovina (Hercegovina).
Castelnuovo fu conquistata dai Turchi nel 1482, che la tennero (salvo una breve interruzione nel periodo 1538-1539) per ben due secoli fino al 1687 quando Gerolamo Cornaro, provveditore generale in Dalmazia per conto della Repubblica di Venezia, piegò la resistenza turca dopo un duro assedio. La città, cinta da antiche mura e divisa in un borgo inferiore ed uno superiore, divenne da allora sede di una modesta guarnigione sotto il comando di un castellano, mentre un altro gentiluomo veneziano, con il titolo di Provveditore, assunse il governo civile e giudiziario, sotto l'autorità del Provveditore generale e ordinario di Dalmazia e Albania.
Caduta la Repubblica di Venezia, Castelnuovo fu sotto dominazione austriaca fino al 26 dicembre 1805, quando con la firma della pace di Presburgo fu ceduta all'Impero russo. Il 7 luglio 1807, con la ratifica della pace di Tilsit, Castelnuovo tornò nuovamente sotto sovranità francese fino al 1813. Tra il 1813 ed il 1814 la città fu occupata dai montenegrini. Infine, col Congresso di Vienna del 1815, Castelnuovo venne assegnato, assieme a tutta la Dalmazia, all'Impero austriaco.
Il 26 giugno 1899 venne inaugurata a Castelnuovo la biblioteca serba, dedicata a San Sava.
Alla fine della prima guerra mondiale, il 7 novembre 1918 Castelnuovo venne conquistata dalle truppe serbe e successivamente assegnata al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, diventato nel 1929 Regno di Jugoslavia.
Durante la seconda guerra mondiale la città fu occupata dall'Italia fascista e annessa alla neocostituita provincia di Cattaro, suddivisione amministrativa del Governatorato della Dalmazia. Conquistata dalle truppe tedesche dopo l'armistizio, fu liberata dai partigiani jugoslavi il 28 ottobre 1944. Nel dopoguerra fu inclusa nel territorio della Repubblica Socialista di Montenegro.
Agli inizi del XIX secolo la lingua più parlata in città era l'italiano.[8] Gli italiani vennero gradualmente assimilati durante l'800, tanto da risultare appena un centinaio nel 1880.[9]
La maggior parte dei dalmati italiani lasciò la città per l'Italia dopo la Grande Guerra o dopo il 1945.
Dal censimento del 2011 risulta prevalente la comunità dei serbi col 48,9%. Seguono i montenegrini col 33,7%, poi i croati col 2,1%. Sono presenti anche 30 italiani (dalmati italiani), lo 0,10% della popolazione[10] appartenenti alla Comunità degli Italiani del Montenegro con sede a Cattaro.
Il precedente censimento del 2003 ha rilevato una maggioranza di serbi (52,45%), un 28,41% di montenegrini e un 2,45% di croati. Nel 1991, anno del censimento precedente, i montenegrini risultavano essere il 41% e i serbi il 31%.
Il comune di Castelnuovo ha 40 località[11] (alcune delle quali nella penisola di Lustizza):
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Castelnuovo è una delle maggiori destinazioni turistiche del Montenegro, pur essendo priva di larghe spiagge sabbiose (le spiagge sono di ciottoli e talvolta anche ricoperte da piattaforme di cemento). In particolare durante l'estate la città cambia volto e si trasforma da tranquillo borgo marinaro a città del divertimento e della vita notturna. Mentre prima delle guerre jugoslave la città ospitava un terzo dei turisti del Montenegro, oggi tale primato è passato alle altre località costiere di Budua e Cattaro.
Un inconveniente che si ripercuote sul turismo è la penuria d'acqua che affligge la città, al punto che deve essere importata dalla vicina Croazia.
Lo Jadran è la società pallanuotistica cittadina, fondata nel 1926, è una delle più titolate del paese. Ha più volte vinto il campionato montenegrino, quello serbo-montenegrino ed anche due campionati jugoslavi.
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