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tipologia di legionario romano in epoca repubblicana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gli hastati (talvolta in italiano astati, dal latino hastati, ossia coloro che erano "dotati di hasta") erano legionari romani che formavano la prima linea da battaglia nelle legioni manipolari della Roma repubblicana, seguiti dai più esperti principes e triarii.
Hastati | |
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Manipolo di hastati (e velites) secondo Polibio | |
Descrizione generale | |
Attiva | IV - I secolo a.C. |
Nazione | Civiltà romana |
Tipo | fanteria |
Dimensione | 1.200 fanti per legione |
Guarnigione/QG | accampamento romano |
Equipaggiamento | spada, pilum, scudo ovale ed elmo |
Patrono | Marte dio della guerra |
Comandanti | |
Comandante attuale | Centurione |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Gli hastati (come i principes ed i triarii) avevano l'obbligo di portare un'armatura completa (detta panoplia),[1] che era costituita da:
«astati spargunt hastas: fit ferreus imber»
«li astati lanciano le aste: si scatena una pioggia di ferro»
Primi nello scontro "corpo a corpo" con il nemico, lanciavano dapprima l'asta (da 15-20 passi dal nemico) e poi si avventavano, serrando le file, con la spada in pugno. Ecco come descrive il primo scontro Tito Livio:
«Quando l'esercito aveva assunto questo schieramento, gli hastati iniziavano primi fra tutti il combattimento. Se gli hastati non erano in grado di battere il nemico, retrocedevano a passo lento e i principes li accoglievano negli intervalli tra loro. [...] i triarii si mettevano sotto i vessilli, con la gamba sinistra distesa e gli scudi appoggiati sulla spalla e le aste conficcate in terra, con la punta rivolta verso l'alto, quasi fossero una palizzata... Qualora anche i principes avessero combattuto con scarso successo, si ritiravano dalla prima linea fino ai triarii. Da qui l'espressione latino "Res ad Triarios rediit" ("essere ridotti ai triarii"), quando si è in difficoltà.»
I triarii, dopo aver accolto hastati e principes, serravano le file ed in un'unica ininterrotta schiera si gettavano sul nemico.[12]
Mentre hastati e principes, per le loro caratteristiche legate all'armamento ed alle modalità di combattimento, erano votati all'attacco, i triarii, seppur veterani dotati di grande esperienza anche individuale, erano destinati alla difesa. A loro era affidata l'ultima resistenza per sopravvivere.[13]
In quel periodo la coscrizione era legata al censo e ogni soldato doveva procurarsi l'equipaggiamento a proprie spese. Gli hastati, fra le tre linee di fanteria pesante, avevano minori possibilità economiche rispetto ai principes ed ai triarii. Erano quindi i più giovani e meno ricchi fra i soldati romani.[14] Per questo - oltre che per esperienza e abilità - scendevano in battaglia in prima linea.
Attorno alla metà del IV secolo a.C., durante la guerra latina, all'interno della legione veniva usata la formazione a manipolare (dal latino manipulus). La legione a sua volta era divisa in tre schiere:
La nuova organizzazione dell'esercito romano descritta da Polibio è da datarsi al principio della seconda guerra punica (218-202 a.C.). I fanti erano ora suddivisi in quattro categorie, in base alla classe sociale, equipaggiamento ed età:[20]
Gaio Mario abolì la differenza fra astati, principi e triari riformando la legione manipolare nella coorte legionaria. Diede a tutti lo stesso equipaggiamento e la stessa arma da lancio, il pilum.
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