Guglielmo I di Bellême

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Guglielmo I in francese: Guillaume Ier de Bellême (970 circa – 1031) è stato un nobile normanno, signore di Bellême e poi signore d'Alençon.

Fatti in breve signore d'Alençon, In carica ...
Guglielmo I
signore d'Alençon
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Stemma
In carica1005 
1031
Predecessorefu il primo
SuccessoreGuglielmo II
Nome completoGuglielmo di Bellême
Altri titoliSignore di Bellême
Nascita970 circa
Morte1031
Dinastiacasato di Bellême
PadreIvo di Bellême
MadreGodehildis
ConsorteMatilde di Condé-sur-Noireau
FigliGuerino
Folco
Roberto
Guglielmo e
Ivo, legittimi
Sigfrido, illegittimo
Religionecattolico
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Origine

Guglielmo, secondo il monaco cristiano e scrittore, normanno, Guglielmo di Jumièges, nel suo Historiae Normannorum scriptores antiqui, era figlio del Signore di Bellême, Yves I de Bellême[1] e della moglie, Godehildis,[2][3][4] come conferma il Cartulaire de Marmoutier pour le Perche.[5][6]

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Guglielmo, alla morte del padre, Ivo, gli succedette nella signoria di Bellême.[7]
Ancora secondo il Cartulaire de Marmoutier pour le Perche, dopo la morte del padre, Ivo, Guglielmo e la madre, Godehildis, fecero una donazione alla chiesa di Notre Dame, fondata da Ivo[8]; sempre secondo il Cartulaire de Marmoutier pour le Perche, con la madre, Godehildis, Guglielmo fece molte altre donazioni a chiese ed abbazie varie[8].
Secondo le Europäische Stammtafeln[9], vol III cap. 636 (non consultate), Guglielmo fondo la chiesa di Notre-Dame-sur-l'Eau (in francese Église Notre-Dame-sur-l'Eau)[10].

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Signorie di Bellême e d'Alençon

Secondo il Extrait de la Chronique Manuscrite de Normandie, Guglielmo aveva ricevuto la signoria del castello d'Alençon dal duca di Normandia[11]; molto probabilmente lo aveva ricevuto da Riccardo il Buono, detto anche Riccardo l'Irascible, oppure dal figlio, Riccardo III.

Nel 1010 Guglielmo I di Bellême, costrui nella città di Domfront il primo castello, formato da "quattro grandi torri con fossati profondi scavati nella roccia".[12]

Nel periodo che era duca di Normandia, Riccardo III (1026 - 1028), secondo il Cartulaire de Marmoutier pour le Perche, Guglielmo fondò la chiesa di san Leonardo di Belleme[13].

Alla morte di Riccardo III, causa veleno, secondo il monaco e cronista inglese, Orderico Vitale, (Richardus III veneno, non plene biennio peracto, periit)[14], come duca di Normandia, gli succedette il fratello Roberto il Magnifico, detto anche Roberto il Diavolo, conte di Hiesmois, come conferma ancora Orderico Vitale[14].

Secondo il Extrait de la Chronique Manuscrite de Normandie, Guglielmo si rifiutò di obbedire a Riccardo, che lo convocò[11]; Guglielmo rifiutò e Riccardo si presentò davanti al castello d'Alençon e lo conquistò[11]; allora Guglielmo gli si presentò a piedi nudi, con una sella sulle spalle, facendo atto di sottomissione: Riccardo, a tal vista lo perdonò[11]. Questo avvenimento viene ricordato anche da Guglielmo di Jumièges[15] e nella Histoire des Normands[16].

Ancora secondo il Extrait de la Chronique Manuscrite de Normandie, Guglielmo, nonostante avesse ottenuto il perdono, rimase ostile a Roberto[11] e spinse i figli, Folco e Roberto ad attaccare il duca, Roberto[11]; ma nella battaglia del Blavon, subirono una sconfitta e Folco fu ucciso da un colpo di lancia[11], mentre Roberto ferito, riuscì a fuggire, mentre i loro uomini furono in gran parte uccisi[11]; questi avvenimenti sono raccontati anche nella Histoire des Normands[17]. Questo avvenimento viene ricordato anche da Guglielmo di Jumièges, che precisa che la battaglia si svolse al salto del Blavon e, che, appresa la notizia, poco dopo, Guglielmo morì[15].
Alla morte di Guglielmo, essendo morti i primi tre figli, gli succedette il quartogenito Guglielmo Talvas[11]:

Discendenza

Secondo il Extrait de la Chronique Manuscrite de Normandie, Guglielmo aveva sposato Matilde di Condé-sur-Noireau, pare discendente da Ganelone[11]. Guglielmo da Matilde ebbe cinque figli[10]:

Guglielmo da un'amante di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti ebbe un figlio[10]:

  • Sigfrido, citato nel documento no. 548 del Cartulaire de Saint-Vincent du Mans (Seginfredo filio Willelmi de Bellisimo)[20].

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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