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vescovo cattolico e teologo italiano (1914-1994) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Guglielmo Giaquinta (Noto, 25 giugno 1914 – Roma, 15 giugno 1994) è stato un vescovo cattolico e teologo italiano. È stato vescovo di Tivoli e fondatore della Famiglia Apostolica Pro Sanctitate. La Chiesa cattolica gli riconosce il titolo di servo di Dio in quanto il 12 febbraio 2021 si è conclusa la fase diocesana della causa di beatificazione, che è passata all'esame della Congregazione per le cause dei santi.
Guglielmo Giaquinta vescovo della Chiesa cattolica | |
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Duc in altum | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 25 giugno 1914 a Noto |
Ordinato presbitero | 18 marzo 1939 |
Nominato vescovo | 24 settembre 1968 da papa Paolo VI |
Consacrato vescovo | 1º novembre 1968 dal cardinale Angelo Dell'Acqua, O.SS.C.A. |
Deceduto | 15 giugno 1994 (79 anni) a Roma |
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Nato a Noto nel giugno del 1914, è ordinato sacerdote il 18 marzo 1939. A Roma compie gli studi e presta il suo ministero sacerdotale. Qui il suo ministero lo porta ad approfondire in modo particolare il tema teologico della riscoperta della chiamata universale alla santità come vocazione fondamentale dell'uomo, che sarà poi affermata dal Concilio Vaticano II.
Nasce attorno a lui un piccolo gruppo di consacrate laiche, le Oblate Apostoliche [1], e il Movimento Pro Sanctitate [2]. Impegnato nel Vicariato di Roma, comincia una intensa attività di ricerca teologica e di cura pastorale. Il 1º novembre 1968 è ordinato vescovo e svolge il suo ministero di pastore nella diocesi di Tivoli, dapprima come amministratore apostolico (con il titolo di Carini) e poi, dal 1974, come vescovo ordinario; lasciò la diocesi per motivi di salute nel 1987.
Da allora si dedica completamente alla famiglia apostolica da lui fondata, la Pro Sanctitate, in cui si articolano diversi organismi coordinati dal messaggio-progetto del Massimalismo Apostolico: la Corrente del Cenacolo e l'Istituto secolare dei Sacerdoti Apostolici Sodales, l'Istituto secolare delle Oblate Apostoliche e il Movimento Pro Sanctitate (sacerdoti, consacrate, famiglie, giovani, monasteri... impegnati nella evangelizzazione della santificazione universale), gli Animatori Sociali (laici impegnati nell'animazione sociale), l'Organizzazione Fraternità Sociale (impegnata nella creazione di strutture sociali fraterne e nella creazione di una rete di fraternità).
Muore il 15 giugno 1994. Il 17 marzo 2004 il cardinale Camillo Ruini firma l'editto in vista dell'apertura della fase diocesana della causa di beatificazione.
La spiritualità giaquintiana si fonda sulla convinzione della "universale chiamata alla santità". La santità, in Giaquinta, è intesa come risposta "massima" (da dove deriva il termine "massimalismo") della creatura umana all'amore di Dio. Questa risposta è sentita come un bisogno e un dovere filiale originato dal battesimo, nonché come desiderio e anelito della propria anima. Da questo deriva anche che ogni uomo, sia esso sacerdote, religioso o laico, è chiamato ad essere santo e per questo la chiamata viene definita "universale". Inoltre la santità è una missione e una scelta di vita da proporre a tutti, come coronamento della fede cristiana: da qui la qualificazione del mandato "apostolico" e la fondazione di realtà ecclesiali che hanno identificato nella chiamata alla santità e alla fraternità il contenuto essenziale del loro annuncio e il fondamento della loro esistenza.
Di seguito l'editto della causa di beatificazione:
«omissis Uomo di Dio, dotato di grande ingegno e di iniziative eccezionali, di carattere forte e dalla volontà tenace, nella piena fedeltà al carisma sacerdotale, sempre obbediente alla Chiesa e al Sommo Pontefice, il Servo di Dio seppe infondere nei fedeli e negli appartenenti alle varie organizzazioni della “Pro Sanctitate”, da lui fondata, la sete divina, il desiderio cioè da parte di Dio di raggiungere ogni creatura con il suo amore e la sua salvezza; intuendo, nella contemplazione e nella riflessione teologica, e divulgando che nella chiamata alla santità consiste la vocazione fondamentale dell'uomo. omissis Dato in Roma, dalla Sede del Vicariato, il 17 marzo 2004.»
Il 1º giugno 2009 è stato eseguito a Chieti un oratorio sacro, per solisti, coro ed orchestra, dedicato alla figura di Guglielmo Giaquinta, dal titolo "Un sogno nel cuore: santi e fratelli nel mondo". I testi sono stati curati da Loredana Reitano e le musiche dal maestro Sante Centurione. L'evento è stato promosso dal movimento "Pro Sanctitate" di Pescara, che ha anche pubblicato un CD. Il 2014 è l'anno del centenario della nascita, numerose iniziative si susseguono in Italia e nel mondo. Per l'occasione, a Pescara, prende corpo e si realizza una docu-storia sulla vita e sul pensiero di Guglielmo Giaquinta dal titolo "La Rivoluzione dell'Amore" [3]. Il 3 ottobre 2014 questa biografia costruita con fotografie e immagini dell'itinerario umano e pastorale di Guglielmo Giaquinta, arricchita dalle letture dei suoi testi, va in scena in un teatro gremito e diventa una biografia rivolta al futuro che chiama a costruire insieme un itinerario umano e cristiano per il mondo.
La genealogia episcopale è:
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