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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Loro Ciuffenna (IPA: ['ǀoɾo t͡ʃu'ffenna]) è un comune italiano di 5 862 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana. Fa parte de "I borghi più belli d'Italia".
Il comune di Loro Ciuffenna si trova nel Valdarno superiore, a circa 5 km di distanza in linea d'aria dalla riva destra dell'Arno. Il territorio, situato al margine di un antico bacino lacustre preistorico nel quale sfociava anticamente il torrente Ciuffenna, comprende il fondovalle del Ciuffenna, dove si trova il capoluogo, una serie di terreni a quota inferiore, dolcemente digradanti verso l'Arno (interessati dalle caratteristiche Balze del Valdarno) e una parte dei rilievi del massiccio del Pratomagno.
Il territorio comunale presenta caratteristiche di pregio naturalistico soprattutto a livello della fascia montana, attestate dalla designazione di un vasto sistema SIC-ZPS.[4] La macrofauna è caratterizzata da alcune specie particolarmente diffuse, quali il cinghiale, il capriolo (soprattutto alle quote più basse) e il daino, quest'ultimo sconsideratamente introdotto da qualche decennio a partire dalla Tenuta di San Rossore. Tra gli uccelli è interessante la presenza del biancone.
Il clima mostra caratteristiche fortemente variabili all'interno del territorio comunale, che dalla fascia dell'olivo raggiunge le quote più elevate di quella del faggio. Nel capoluogo la temperatura media mensile varia dai 5,3° di gennaio ai 24,1° di agosto, mentre la media annua delle precipitazioni è di 1014 mm (anni di riferimento dal 2009 al 2014).
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1050 come Loro, dal latino laurus ("alloro"), mentre Ciuffenna è il nome del torrente vicino, attestato nel 1037 come Iofinne e derivato dal nome di persona romano Clufennius di probabile origine etrusca. Il nome del torrente fu aggiunto a quello originario del paese nel 1863.
Situata lungo l'antica via di collegamento fra Arezzo e Fiesole, l'area sulla quale sorge oggi Loro Ciuffenna fu abitata anticamente dagli Etruschi, come esplicitato da Tito Livio nel XII libro della sua opera Ab Urbe Condita Libri, nonché dalla stessa toponomastica del luogo (il nome del torrente che attraversa il paese, Ciuffenna, è di indubbia provenienza etrusca, così come quello della vicina località di Gropina, probabilmente derivazione dall'etrusco Krupina).
Con la lastricazione della via consolare Cassia Vetus gli insediamenti etruschi videro un fiorire dei commerci e degli interscambi culturali che favorirono urbanizzazione e sviluppo sociale. Il progressivo abbandono dell'arteria, sostituita verso la fine del II secolo a.C. dalla più pratica e diretta Cassia Adrianea (passante per il fondovalle) produsse una generale emarginazione delle comunità sviluppatesi sulle colline, in favore dei centri più vicini alla nuova linea di comunicazione.
Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente le comunità site nell'altopiano valdarnese passarono a fasi alterne sotto Bizantini e Longobardi. Di queste dominazioni rimangono ben impressi i luoghi sacri. La prima menzione ufficiale del borgo di Loro risale ad un documento del 1059 con il quale i Conti Guidi concedevano in subfeudo il locale castello signorile al nobile Ugo, probabilmente esponente della famiglia degli Ubertini. Documenti di poco successivi dimostrano come la zona fosse oggetto di discreto interesse dei potentati locali, ivi compreso il Vescovo di Arezzo.
Nel 1293 la Repubblica Fiorentina assunse il controllo diretto del borgo e delle terre vicine. L'inserimento della comunità lorese nel dispositivo militare-commerciale di Firenze produsse un generale sviluppo urbano ed un aumento degli investimenti, operato soprattutto da ricchi cittadini fiorentini ed aretini. I primi statuti ufficiali della comunità di Loro risalgono al 1462.
La pianta d'alloro dà origine al nome del paese ed è presente nello stemma civico.
«Campo di cielo, a tre piante di alloro, sostenute da tre colline verdeggianti.[5]»
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di azzurro.[6]
Nel territorio lorese sono presenti diversi mulini ad acqua, oggi dismessi:
Lungo il sentiero CAI 39, fra questo Pratovalle e Roveraia, paese fantasma che si trova nei suoi pressi, è presente il ponte di Annibale, antico ponte la cui presenza è documentata almeno dal 1765[45] su cui è passato Annibale nel 217 a.C.[46][47]
Nei pressi di Pratovalle si trova il borgo fantasma di Roveraia. Il paese, di origine medievale, periodo in cui era presente una torre[48][49], fu sede di un'importante base partigiana durante la Seconda guerra mondiale,[50][51] motivo per cui fu distrutto per mano dell'esercito tedesco[52] e bombardato[53][54]. Fu ricostruito e in seguito abbandonato fra gli anni Sessanta e Ottanta del XX secolo. Attualmente il paese si trova in stato ruderale.[55][56][57][58]
Il vigneto storico monumentale "Vigna delle Sanzioni" si trova a 3 chilometri dal centro storico, lungo l'antica strada dei Setteponti[59], e costituisce una delle opere agrarie italiane più rilevanti degli inizi del XX secolo.[60][61][62]
Abitanti censiti[63]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 415 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
È originario di Loro il pittore manierista Carlo Portelli, di cui restano alcune opere nella chiesa di Santa Maria Assunta.
A partire dai primi anni sessanta del Novecento, il Comune di Loro Ciuffenna istituì un premio nazionale di pittura estemporanea finalizzato a valorizzare l'opera di artisti nell'arte contemporanea, solitamente patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Arezzo.[64] Tra il 1962 ed il 1974 Loro Ciuffenna ha ospitato diverse esposizioni temporanee del pittore spezzino contemporaneo Ferdinando Carotenuto (1925-2022), mentre ne custodisce tuttora una collezione.
La frazione di Pratovalle è legata ai seguenti artisti:
Il territorio comunale di Loro Ciuffenna comprende al suo interno un vario numero di frazioni.
Nel territorio comunale si contano anche numerose piccole località abitate e borgate minori quali Caneto, Diaccio alle Vacche, Fonte Bona, i Piani, il Termine, la Gubbiana, le Pennucce, Macchia del Forno, Malva, Mille Pini, Oliveto, Pian dei Lelli, Pian della Fonte, Pieravilla, Querceto, Roveraia, Sagona e Sercognano.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
27 giugno 1985 | 28 giugno 1990 | Pieraldo Vasai | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [72] |
28 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Pieraldo Vasai | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [72] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Sauro Amegli | centro-sinistra | Sindaco | [72] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Franco Bagnolesi | L'Ulivo | Sindaco | [72] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Franco Bagnolesi | centro-sinistra | Sindaco | [72] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Piero Lazzerini | centro-sinistra | Sindaco | [72] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Moreno Botti | lista civica di centro-sinistra Per Loro Ciuffenna | Sindaco | [72] |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Moreno Botti | lista civica di centro-sinistra Pratomagno sostenibile | Sindaco | [72] |
10 giugno 2024 | in carica | Andrea Rossi | lista civica Voltiamo Pagina | Sindaco | [72] |
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